04:37, 28 febbraio
Beh, ve l'avevo detto, no? Che non avrei chiuso occhio quella notte.
D'altronde, c'era da aspettarselo, con tutti quei pensieri che mi frullavano nella testa chi sarebbe riuscito ad addormentarsi?
Inoltre, in quelle ore passate al buio a fissare il soffitto, appena provavo a chiudere gli occhi mi si presentava davanti l'orribile scena che avevo visto la mattina prima: spero non sia uno di quei traumi che ti rovinano il resto della tua vita e che ti fanno passare le tue notti insonni, ma sembra davvero essere uno di quelli.
Ho provato a cercare il sonno alle 23, quando mi sono preparato per andare in camera e per aspettare mezzanotte, pensando che la sola sensazione che quel maledetto giorno era passato mi avrebbe fatto sentire meglio.
Invece, vedere che il giorno era passato non mi fece nessun effetto, e continuai per ore a cercare invano di riposare, non dico dormire, ma almeno "rilassare la mente".
Che sembrava dovesse esplodere da un momento all'altro per tutti i pensieri che facevano fatica a starci dentro, tant'è che a volte dovetti dargli voce, come per dargli una vita e un senso.Provai a distrarmi cercando di leggere un crime, ma diciamo che non era proprio il momento giusto per quel genere di libro, allora mi alzai e andai a cercarne un altro.
Ne trovai uno che doveva essere nella libreria da quando mi ero trasferito: trattava dei più grandi enigmi della storia e forse mi sarebbe servito a concentrarmi su qualcos'altro, ma invece niente, ogni parola che leggevo entrava e usciva dalla mia testa perché la mente era altrove, mi rimase impresso soltanto un evento di quando un aereo sparì dal nulla, ma del resto niente riuscì a distrarmi dal giorno precedente.
Così eccomi qua, a fissare il soffitto tormentato dai ricordi appena chiudo gli occhi.
Non avevo mai provato una sensazione simile, in un certo senso potrei dire di essere soprattutto spaventato, spaventato da tutto ciò che è successo, e spaventato per quello che succederà.
Quei messaggi, quella chiamata e quella domanda stranissima, nascondevano qualcosa, questo é poco ma sicuro.
Andiamo, non é normale che riceva una chiamata da uno sconosciuto che mi chiede se sono al lavoro e mi dice di stare attento al camion dei rifiuti, e ancora non ho capito cosa avrei dovuto notare in esso, e 2 minuti dopo, quando torno all'ufficio, trovo mio figlio e l'ex di mia moglie morti?
Inoltre, credo anche che siano stati uccisi proprio durante la mia telefonata, o finché aspettavo il misterioso camion.
Si, dico "siano stati uccisi" perché anche se Dustin ha avuto un infarto, qualcosa deve averglielo pure provocato.
Non aveva alcun problema di cuore o altro, quindi deve essere stato qualcuno o qualcosa.
E infine, chi mi aveva telefonato o lo sconosciuto che aveva visualizzato il mio video su instagram, erano la stessa persona? Ed erano collegati con gli omicidi?
Stavano cercando di crearmi confusione, di farmi perdere tempo, o stavano cercando di... incastrarmi.
Mi venne un colpo quando lo pensai, e quando iniziai a ragionarci sopra, mi resi conto che quel pensiero aveva sempre più senso.
Era più che logico, chiunque sia stato doveva incastrare qualcuno, e quel qualcuno doveva essere una persona che sarebbe potuta essere nelle circostanza quella mattina.
Chi può aver organizzato tutto ciò, però, deve essere qualcuno che sapesse della mia pausa mattutina.
Ciò significa che é stato uno dei miei colleghi??
No, calmiamoci, non può essere, erano tutti in ufficio gli altri, però... c'era sempre la gente che quel giorno era a casa.
O mio dio, non posso credere che possa essere stato uno di loro.
Ma come facevano a sapere che sarei uscito comunque, anche se il bar era chiuso?
Certo potevo uscire per prendere aria, però... no, c'erano troppo dubbi, devo prendere in considerazione solo le cose certe.
E, di quel che so, l'unica cosa certa (al 99%) é che chi lo ha chiamato é collegato con gli omicidi, e che voleva coinvolgermi o distrarmi, o entram...
Quasi mi alzo dal letto quando sento dal nulla la suoneria del mio telefono, che con lo schermo acceso illumina l'intera stanza.
Vedo che è mia madre, voleva sapere come stessi visto che aveva notato il mio recente accesso a whatsapp e visto che anche lei, come mi sarei immaginato, non riusciva a prendere sonno. Le dissi che stavo "bene" per modo di dire, che stavo pensando molto (anche più del dovuto) ma che avrei provato a dormire, per tranquillizzarla.
Mi sorpresi invece quando misi il telefono nel comodino e di colpo mi addormentai, svegliandomi solo alle 7:00 al suono della sveglia.
Come feci ad addormentarmi, non lo so nemmeno io, forse il sonno aveva semplicemente spento momentaneamente i pensieri almeno per un po'.
Sopraffatto da un'enorme sensazione di vuoto a ogni passo, mi affretto a cambiarmi e a fare colazione: Lucy non si fa mai attendere, ed è una di quelle persone che alle 5:00 del mattino é già sveglia e pronta per una nuova giornata.
É molto attiva e vuole sempre fare mille cose ogni giorno, infatti ha tantissimi hobby: va a giocare spesso a tennis, sta seguendo lezioni di una nuova lingua, fa ogni giorno alcune miglia in bici, e il tutto anche con il suo lavoro.
Eppure non si lamenta mai ed é sempre disponibile con tutti.
Sarebbe arrivata a momenti e feci appena in tempo a lavarmi i denti che mi suonò il campanello.
Solo nel momento in cui tocco la maniglia ricordo di aver dimenticato una cosa: L'ALLARMEEE!
Ma ormai era troppo tardi, e la canzone era partita a tutto volume nella casa, alternata da forti vibrazioni.
La spengo subito digitando il codice e faccio entrare mia cugina: le si legge in faccia che è divertita per la mia sbadataggine, ma mi lascia solo un leggero sorriso e ci scambiamo uno stretto abbraccio che mi fa ricordare di nuovo quanto sia importante la famiglia.
Lei é sempre stata la mia forza, sapeva ogni volta come tirarmi su il morale e farmi tornare il sorriso nei momenti no: questa volta però era diverso, era un bruttissimo momento anche per lei, lo sapevo, perciò in qualche modo dovevamo tirarci su entrambi, solo con la nostra presenza.
Iniziamo a mangiare due calde croissant alla marmellata che Lucy aveva appena preso al panificio venendo verso casa mia, e per tutto il tempo parliamo soltanto di ieri.
Oh, dimenticavo, lei é moooolto attenta ai dettagli, quindi le racconto per filo e per segno, specificando sempre l'orario e dove mi trovavo, quello che avevo fatto e visto.
Mi chiede anche dei post che avevo visto attorno all'orario degli omicidi, ma l'unico che mi ricordavo era quello di Cameron, dove mostrava la grandinata avvenuta due ore prima circa di quelle 10:27.
In quel momento vedo un segno di confusione sul suo viso; lei conosceva Cameron perché abita nella stessa via dei suoi genitori, che era a sua volta la via di casa sua.
-Ma quando ha postato questo video?
-Alle 10:25, ma perché?
-Robert, io ho videochiamato i miei ieri a quell'ora circa, e non grandinava affatto.
-Beh, sì ma magari ha postato dopo il video e...
-No, mia madre mi ha detto che, nonostante il brutto tempo nella città, nella loro zona non aveva mai grandinato quel giorno.
-Questo significa solo una cosa: non era in casa quella mattina.
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Omicidio a Brooklyn
Mistero / ThrillerCom'è possibile che la tua vita cambi da un momento all'altro? Come una semplice dimenticanza più crearti così tanti problemi? Come ho fatto a passare da un semplice lavoratore al sospettato principale di un omicidio? Un'avventura affascinante, con...