Zia sta male

64 12 60
                                    

A/N: PICCOLO AVVERTIMENTO: Ci sono delle parti che potrebbero risultare... disgustose o disturbanti per alcuni lettori.

Se siete sensibili al vomito ed a cose così... mi dispiace. Potete saltare il capitolo, se volete. Non ve lo consiglio, ma non so che dirvi.

Non ci sono scene troppo "troppo", ma non si sa mai.

Intanto vi ho avvertiti.

——————————————–———

27 dicembre

Caro Diario,

Già di prima mattina la mamma si è mostrata di buon umore ed ha deciso di prepararmi la colazione.

Non te l'ho detto, ma ho dormito a casa.

Avrei voluto dormire da zia per prolungare la giornata passata insieme, ma secondo lei avrei dovuto dormire a casa dato che la mamma era più felice del solito.

In più da zia c'era Julia, non volevo rovinasse l'atmosfera.

Mentre mi imburrava le fette di pane, mamma si è tagliata con il coltello e quando mi sono offerta di aiutarla mi ha urlato contro.

Poco dopo, però, sembra essersi resa conto dell'accaduto e si è scusata dandomi un bacio sulla fronte.

Avendo avuto paura che fosse finito del sangue nella mia colazione, ho smesso di mangiare e sono andata a casa di zia.

Non credo di aver mai visto un disastro peggiore di quello che mi aspettava una volta lì.

La casa era completamente in disordine, c'erano vestiti ovunque e piatti sporchi da lavare.

Ho fatto un giro della casa in cerca di zia o di Julia.

Mia cugina era sparita, non c'era traccia di lei e probabilmente era uscita, dato che già appena entrata avevo notato che mancavano le sue scarpe e la sua giacca.

Ho fatto un altro paio di giri, per poi notare che la porta del bagno era socchiusa.

Che zia fosse lì dentro? Probabile.

Quando ho aperto la porta, volevo urlare, ma sono rimasta immobile a fissare il corpo immobile della zia che giaceva sul pavimento.

Uno strano liquido circondava la sua testa, finendo nei capelli ed aveva una striscia secca di qualunque cosa fosse che partiva dall'angolo della bocca per poi finire per terra, tuffandosi in quello schifo.

Gli occhi della zia erano vitrei e fissavano il soffitto.

Aveva i polsini della felpa macchiati di rosso, così come i palmi delle sue mani ed il pavimento sottostante.

Accanto a lei, si trovata un barattolo di farmaci aperto, con accanto alcune pillole che erano rotolate fuori.

<<Zia...>> È stato tutto quello che sono riuscita a sussurrare dopo aver passato dieci minuti a fissare la scena, prima di correre via per chiamare la mamma.

Quindici minuti dopo, stavano già trasportando zia dentro l'ambulanza grazie ad una specie di piccolo lettino.

Prima che mi vedesse qualcuno, però, ho preso il barattolo di medicine e me lo sono messo in tasca.

Non so perché l'ho fatto, è estremamente anti igienico e non avrei dovuto, ma il mio corpo ha agito da solo.

Non mi piace mentire, non lo faccio mai, ma se nessuno mi chiede se ci fosse un barattolo di farmaci non devo rispondere di no, quindi non mentirei.

Ho chiesto a mamma se zia sarebbe stata bene e lei mi ha risposto di sì senza neanche guardarmi.

Spero che zia stia bene.

In biblioteca potrò fare ricerche su quel barattolo di medicine, ma per il momento devo tenerlo stretto e non dire a nessuno che lo sto tenendo io.

Dato che Julia non può stare a casa da sola e non può stare da nonna per ovvi motivi, starà da noi per un po'.

Ho cercato di oppormi in tutti i modi, ma alla fine mamma mi ha costretta a farla dormire con me nel mio letto.

Puzza.

Ad ogni modo, oggi sono stata così distratta dalla storia della zia che non ho avuto il tempo di tempestarti di stickers.

Con "impegnata" intendo stare seduta sul divano tutto il giorno riflettendo sull'accaduto mentre mamma camminava nervosamente avanti ed indietro, cercando di contattare papà.

Spero che tu capisca, ma sono sicura che lo farai.

A domani, ora devo proprio dormire, anche se non so quanto io ci possa riuscire con Julia accanto a me che continua a scalciare.

Buona notte.

:)

A/N: disturbante? :^

Comunque, ci tenevo a ringraziarvi per le duemila e passa letture, non sono poche!

Grazie <3

Diario di una bambina di sei anniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora