Caro Diario

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8 settembre

Caro Diario,

mi chiamo Maya ed ho sei anni. Spero che almeno tu possa ascoltarmi, dato che nessuno qui sembra disposto a farlo.

Mia nonna mi ha detto che sono una bambina sveglia e che sono brava con le parole, perciò mi ha regalato questo diario dicendomi che avrei dovuto scriverci tutti i miei pensieri e quello che mi sarebbe capitato durante il giorno.

Non ho capito molto bene il perché, ma io mi fido di lei, perché mi dà sempre buoni consigli, come quella volta che c'era il sole ma lei mi fece comunque prendere un ombrello. Alla fine servì.

I miei genitori dicono che sono diversa dagli altri bambini perché ho una padronanza maggiore delle parole e dei numeri. Non so bene cosa significhi, a me viene naturale fare tutto quel che faccio.

Lo sai che ho anche un gatto? Si chiama Pesca, è una gattina bianca di tre anni. Le voglio molto bene!

A te, Diario, cosa piace?

Io adoro i numeri e la matematica, i libri, i gatti e le barbie. Le ho contate, ne ho dodici, fra quelle mie e quelle della mia mamma che possedeva quando era piccola.

Lei lavora a casa, quindi sta sempre al computer e a volte io pranzo da zia perché mamma non ha tempo per cucinare.

Mio papà invece lavora fuori casa e torna per cena.

Ancora non ho capito che lavoro faccia, ma non credo guadagni tanto.

Lo sai che fra poco inizierò la prima elementare? Spero di farmi tanti amici quest'anno!

Sarò in classe con Becky, la mia migliore amica. Non vedo l'ora!

Ho una cugina che va in seconda media, mi dice sempre che per me le elementari saranno un gioco da ragazzi perché sono intelligente.

Io la ringrazio sempre per il complimento ma sembra sempre che il suo tono non sia amichevole.

Sembra un tono sarcastico, ma dice pur sempre una cosa carina, no?

Talvolta mi picchia e mia mamma se la prende con me perché dice che non le devo rompere.

Non capisco perché mamma si dovrebbe arrabbiare con me!

Una volta Julia, mia cugina, mi ha pure rotto una bambola, quindi io le ho dato un pugno rompendole il naso.

I miei genitori mi hanno tolto i libri e la televisione per una settimana.

Mia zia diceva che non dovevo preoccuparmi perché la mia era stata una reazione normale e che non ero seriamente intenzionata a farle del male.

Sinceramente non mi ero neanche accorta di averle fatto male, dopo il pugno il suo naso aveva fatto crack ed aveva iniziato a sanguinare.

Julia aveva fatto una faccia strana, come quella che fanno i bambini quando assaggiano il limone. Ma io no. A me piace il limone, perciò non capivo perché stesse reagendo in quel modo con quella faccia tanto contorta.

Mi dovetti scusare con Julia, ma lei non mi perdonò e disse che non mi avrebbe più rivolto la parola.

Quella sera, però, infranse la sua promessa chiedendomi di aiutarla con i compiti di matematica.

E questo, caro Diario, era tutto per oggi.

Domani mi ricorderò di scriverti di nuovo, non ti preoccupare! Non sentire la mia mancanza, mi raccomando!

(P.S. ti piacerebbe essere chiamato con un altro nome o ti va bene "Diario"?)

:)

Diario di una bambina di sei anniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora