due

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Vittoria era a casa, faceva la guardia alle sue due sorelline più piccole. Solitamente lei e Sophia si alternavano, ma in quei giorni la secondogenita aveva diversi grilli per la testa e alla maggiore serviva un briciolo di tranquillità, quindi si offrí volontaria.

Si era anche presa un giorno di pausa dallo studio, strano ma vero.

Rispose alla chiamata di Marika, una delle sue amiche più care.
"Andiamo a ballare stasera? C'è l'ingresso gratis"

Non è che non le andasse, semplicemente sapeva come andassero queste cose
"Dai Ví, non vieni con noi da un sacco di tempo"
abbozzò un sospiro

"A che ora?" domando, sentendola esultare

"Alle 9.30 partiamo, ma non sappiamo ancora chi ci porta!" esclama

"Guido io" commenta, sentendola esultare di nuovo dalla felicità "Vieni a prepararti da me?" domandò, andando a spegnere il televisore, dato che le due piccoline dormivano

Sonoramente contenta, la sua amica chiuse la chiamata, lasciando così il tempo alla mora di andare a farsi una doccia veloce prima del suo arrivo.

Scrisse velocemente a Kenan.
Il turco non ci credeva che avesse accettato l'invito.
Tutte le volte in cui loro avevano provato a portarla con loro nelle serate che avevano organizzato lei aveva rifiutato, a sapere che servivano due preghiere della sua migliore amica non ci avrebbero pensato due volte a chiamarla per dirle di convincerla

Con i capelli bagnati e un abbigliamento abbinato a caso, la ragazza si avvio di nuovo al salone, dove suo padre troneggiava sui divano

"Hola papà!" parlò sorridendo, passandosi ancora l'asciugamano sui capelli bagnati

"Ciao tesoro" la salutó, navigando tra i canali alla ricerca di qualcosa di interessante

"Stasera vado a ballare, tra poco viene Kika a prepararsi qui con me"

"Chi guida?" domanda, girandosi velocemente

"Io, tranquillo che non bevo, o se bevo lo reggo" 
cercò di rassicurarlo, mentre prendeva una bottiglia d'acqua dal frigo

"Cerca di stare il più attenta possibile"
erano le uniche parole che le diceva ogni volta.
Tra di loro c'era un rapporto di fiducia reciproca, nata durante il tempo

Sorrise a suo padre, sentendo poi citofono suonare

Dall'altro lato della città, Nicolò Savona aveva appena preso posto al tavolino del bar in compagnia di Samuel, per farsi un caffè

"Non so tu, ma oggi io sono più stanco del solito" mormorò il più grande, con tono flebile

"Si, oggi è stato particolarmente inflessibile" rispose ridendo proprio Nicolò mentre la cameriera si avvicinava per prendere le loro ordinazioni

Ordinati i due caffè macchiati i due furono nuovamente soli, quindi poterono continuare a parlare in pace
"Ma secondo te, qualcun'altro oltre noi riuscirà a costruire con Vittoria un legame come quello che ha con Kenan?" domandò il minore, lasciando l'altro sconvolto

"Da quello che ho capito, lei è molto riservata, quindi legarci non è facile. Con Kenan evidentemente c'è stata fiducia sin da subito, quindi non hanno fatto fatica a legarsi. Poi alla fine la maggior parte di noi le sono amici, anche se non come lo è Kenan" rispose, osservandoli
"Ma perché ti interessa?"

"Così, semplice curiosità" rispose, per poi vedere una notifica di Instagram in cui lo taggavano in una storia

Dopo averla repostata, posó giù il telefono, continuando a parlare della partita e altre cose

[ ... ]

Arrivate al locale, Vittoria caricò tutto ciò che non serviva nella borsetta brillantinata che aveva scelto

"siamo arrivate" scrisse a papà, mentre camminava con le sue amiche, poi mise il telefono in borsa

Entrarono abbastanza velocemente in realtà e non rimasero sorprese nel vedere che prima della 10:30 il locale era già abbastanza pieno
"Alle 3 e mezza ci vediamo all'ingresso, chiaro?" domando

"Ma se stiamo tutte insieme!" esclama silvia, con un sorrisino sulle labbra

"Non puoi sapere se una di noi si pacca qualcuno, è sempre meglio avvisare" disse ridendo, vedendola alzare un pollice

In men che non si dica l'aria della festa si insinuò potentemente nelle ragazze, facendo sì che riescano a scatenarsi come meglio potessero sulle note delle loro canzoni reggaeton preferite

Ben presto, come Vittoria già sospettava, Isa e Rebecca sparirono probabilmente con qualcuno, Veronica era fuori a fumare e insieme rimasero solo lei e Marika, che decise si avvicinarono al bancone

"Due bellezze come voi cosa prendono?" domandò esuberante il barista, osservando le due ragazze

Vittoria alzò gli occhi al cielo già scocciata per il suo atteggiamento "Un Quattro bianchi alla fragola e un Angelo Azzurro"
urla la sua amica, facendosi sentire dal barista

Mentre preparava i cocktail, Vittoria fissava il barista con fare quasi maniacale.
Con tutto ciò che si sentiva in TV la sua paura più grande era ormai quella di essere drogata e poi violentata.
Per questo, ogni volta, era lei ad accompagnare le sue amiche al banco

Presi i bicchieri, il barman rivolse loro un sorriso viscido che fece allontare le due a gambe levate
"Che tipo strano" disse la sua amica, strappandole un sorriso

"C'è di peggio" mentre ridevano partí 4k.
Le due cominciarono a muoversi in maniera più sensuale - complice l'alcool - attirando così gli sguardi di due ragazzi che si avvicinarono a loro, cominciando a ballarci insieme

Mentre Marika e un moro aveva da poco cominciato a baciarsi, Vittoria e l'altro dal ciuffo biondinor ballarono ancora, strappandosi dei sorrisi a vicenda

In maniera incerta, dopo poco anche loro due cominciarono a baciarsi, dopo un po' di tempo però Vittoria si staccò, riprendendo a ballare

La cosa sicura è che l'indomani mattina avrebbe affrontato gli allenamenti con gli occhiali da sole.

Passarono con loro il resto della serata, decidendo di aver fatto troppo quando alle 3.25 si accorsero dell'orario

A fatica si avvicinarono all'ingresso, schiacciate dalla miriade di gente che c'era.
Per fortuna trovarono le loro amiche, così non avrebbero aspettato più di tanto

Salite in macchina, Veronica Isa e Rebecca, sedute sui sedili posteriori erano cadute in un sonno profondo causato probabilmente dai bicchieri che insistentemente si erano scolate, mentre davanti, le due chiacchieravano

Lasciate velocemente le loro amiche, si avviarono a casa Motta e superato velocemente Thiago che dormiva pesantemente sul divano, arrivarono nella camera della mora.

"Pensi che Kenan sia libero?"

"Aspettavo solo che mi facessi questa domanda!" esclamò contenta Vittoria, alla ricerca del suo struccante e di una maglia che stesse bene alla bionda

"Tu non sei seria!" disse sorpresa, mentre scioglieva i capelli

"Sono serissima invece" dovrebbe dirglielo che anche lui le ha parlato di lei? Nah, meglio non commettere errori
"Magari scrivigli se ci può venire a prendere domani mattina, così attacchi bottone" le suggerisce passandole il telefono

"Si ma non starà dormendo?" domanda

"Domani papà ci sveglia quando scende, devo comunque andare con lui al centro. Che ci accompagna lui o ci viene a prendere Kenan non cambia"

"Io ti detesto Vittoria Motta" sussurrò ridendo, sbloccando il telefono per scrivere al turco.
Marika era il suo numero di emergenza, ecco perché tutte le persone a lei più stretta avevano il suo numero

"Sisi, ringraziami dopo" inviato il messaggio le due ragazze crollarono in un sonno profondo

𝑀are 𝐶almo | N. SavonaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora