venticinque

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Quando Vittoria arrivò a casa di Nicolò, al suo posto, ad aprire la porta trovò una ragazza - anzi, una donna - con i capelli corvini e un sorriso smagliante.

Per un momento la preoccupazione la colpì profondamente.
L'altra, accortasi di questa cosa, le tese la mano
"Chiara, piacere"

La guardò un secondo con sospetto
"Sono la sorella di Nico" disse ridendo, comprendendo il pensiero dell'altra

"Oddio, perdonami" disse mortificata, stringendole la mano

Mise piede dentro casa e si guardo un secondo intorno, ormai aveva familiarizzato talmente tanto con quella casa che aveva lasciato lì un paio di cose sue, così, in caso di evenienza

"Così tu sei la famosa Vittoria" disse sorridente, sedendosi al tavolo di fronte a una tisana

"Famosa non penso, però si sono io" pronunciò timida, rimanendo rigida nonostante il sorrisino sul volto

"Fidati, in casa nostra sei molto famosa... da una paio di mesi ormai"

Vittoria ridacchiò
"Non sapevo vi parlasse di me" dice sfilandosi il giubbotto di pelle e prendendo posto accanto a lei

"Dalla mattina alla sera, a me almeno.
Anzi, mi chiedevo quando ci avrebbe fatte conoscere" commenta

Sospirò leggermente, per poi impiantarsi sul viso un sorriso
"Si, me lo chiedevo anche io in realtà
Mi ha sempre parlato bene di te, ma non pensavo mi avesse detto di venire qui e che non l'avrei trovato"

"Oh no, lui non sa che sono qui" commenta solamente, mantenendo la sua aria tranquilla e disinvolta

"Come sei entrata?" domandò curiosa

"Ho la copia della chiave. Quando venne a vivere qui io lo accompagnai e feci la copia della chiave"

Aprì la bocca sorpresa
"Quindi è una sorpresa questa?" domanda

"Si" disse sospirando "Ci siamo visti a inizio ferragosto l'ultima volta" commenta ancora

Annuì con un piccolo sorriso
"Vuoi una tisana? Fuori fa freschetto"

Con un sorriso acconsentì alla sua proposta, per poi sentirla continuate a parlare
"Come ti piace la tisana? Nico ha la scorta"

"Zenzero e Limone, a meno che non le ha finite" dice ancora, affiancandola in cucina

"Sono le tue preferite?" domanda.
Sorride per confermarlo, mentre l'acqua si scalda

"Le comprammo l'unica volta che andammo a fare la spesa insieme"

"Nicolò che fa la spesa non me lo perderei per nessun motivo al mondo"

Stavano ridendo, talmente tanto prese a conoscersi che neanche si accorsero del ragazzo tornato a casa

Nel momento in cui le vide insieme gli cadde la borsa dalla mani

Rimase a bocca aperta quando le vide così vicina e così in sintonia
"Che ci fai qui?" chiese sorpreso, mentre stringeva tra le sue braccia sua sorella

"Sorpresa!" esclama mentre ancora sono abbracciati
Intenerita, Vittoria scattò una foto e rimase a fissarla qualche secondo

"Scusate" disse con le guance rossastre, quando si accorse che i due la stavano osservando

"Ormai lei l'hai conosciuta, è Vittoria ed è beh, la mia ragazza" la indicò velocemente, mentre la fissava in maniera intenerita

Era la prima vera  volta che lui la presentava come la sua ragazza, era ancora strana come cosa per lei

Si sistemó una ciocca di capelli dietro l'orecchio e li osservò mentre lasciavano insieme la cucina

Parlavano animatamente, erano belli da vedere due fratelli così amici
"A questo punto io me ne vado, penso vogliate passare del tempo in famiglia"
commentò, finendo la sua tisana

Chiara sorrise osservando Nicolò che andava verso di lei.

Lui le prese il viso tra le mani, passando i pollici sulle guance
"Tu sei di famiglia"

"Tranne te e chiara nessuno mi conosce della tua famiglia, poi avrete tanto da dirvi e in poco tempo. Stasera hai una partita da giocare" commentò poi

"Tu sei di famiglia" rimarca il concetto, fissando la mora negli occhi.

A quel punto, ipnotizzata, decise di restare.
Si rilassò sorridendogli prima che lui le lasciasse un minuscolo bacio sulle labbra.

"Che carini" sentirono dire da Chiara, notando che aveva il cellulare tra le mani.

Le loro intanto erano incrociate, si sorridevano.

"Questa la devi mettere per forza Nico, guarda come siete belli"

Osservata la foto con due sorrisoni sui volti, i due si convinsero
"Ma quando lo direte di stare insieme?" domanda poi curiosa

Si guardarono
"Non lo so, quando se la sente lei" disse Nicolò

"Non lo so, quando se la sentirà lui" commentò lei

Vista l'allucinante coordinazione con cui l'hanno detto, la mora scoppiò a ridere
"Fate proprio ridere" disse ridendo

Nicolò la mandò amorevolmente a quel paese, poi la videro lasciare il salotto
"Ma dove vai?" domandò il ragazzo, confuso e curioso

"A farmi la doccia! Dopo cinque ore di viaggio sono un po' stanchina" dice ridendo, salutando i due con la testa appena affacciata dal corridoio

"Come vuoi!" esclama ridendo il ragazzo, per poi voltarsi verso la sua fidanzata

"Allora!" esclama sorridendo, mentre prende posto sul divano con lei sulle sue gambe
"Come ti sembra?" domanda

"Sembra simpatica, per quel che ci ho parlato"

"Lei non vedeva l'ora di conoscerti, ma pensavo che ti avrei detto amore c'è mia sorella a torino e vuole conoscerti, non che vi avrei trovato insieme nella cucina di casa mia" dice ridendo, osservandola mentre sorrideva

"Metodi alternativi e dove trovarli!" esclamò ridendo, accarezzandogli i capelli

"Sei pronto per stasera?" domandò, dopo un secondo passato a guardarlo incantata

"Prontissimo, me lo sento proprio" dice ancora, osservando il sorriso della sua ragazza
"Spero di giocare" alzò le spalle

"Non so niente" alzò le mani "Da quando sto con te non mi dire niente niente" dice ridendo

"Papà Motta sempre al top" dice ridendo, dandole un bacio a stampo "Scemo" rispose ridendo, dandogliene un altro

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⏰ Ultimo aggiornamento: 4 days ago ⏰

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𝑀are 𝐶almo | N. SavonaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora