diciotto

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"Andrea Cambiaso, io ti giuro quanto è vero che mi chiamo Vittoria Isabel Motta se non mi dici chi è la nuova donna della tua vita io ti rompo un crociato!"
esclamò, vedendo i ragazzi entrare nella sala comune della Continassa.

La pausa caffè tra un allenamento e l'altro è sempre necessaria

"Da quando hai il secondo nome?" domandò spaesato il terzino, osservando la sua amica sottecchi

"Da quando sono nata?" domandò retorica, lasciando la matita vicino alla sua calcolatrice scientifica, per poi osservare a braccia conserte il ragazzo, che alzò le spalle

"Avanti, sto ancora aspettando una risposta" disse, mentre i ragazzi che erano fermi li assistevano divertiti alla scena.

Che poi, non erano tutti. Erano si e no 5 o 6
"Veniva con me alle superiori, poi però ho fatto il coglione e ci siamo lasciati. Ora anche lei è a Torino e ci siamo rivisti ultimamente.
Mi odia, sto provando a togliermela dalla testa"
spiegò, pur di far star zitta la sua amica

Che poi, in realtà, Andrea sapeva bene che a breve sarebbe scoppiato e che sarebbe andato a parlare proprio con la piccola del gruppo

"L'hai tradita?" domandò la mora, abbassando il tono, nel momento in cui lui prese posto di fronte a lei, chiedendo a Gatti di fargli un caffè ristretto

"No, è una cosa più complicata di questo. Credimi, vorrei spiegartelo, ma non riesco a parlarne"

"Tu la amavi" mormora tra se e se, vedendo il ragazzo annuire, con le labbra serrate

"La amo ancora, ma lei non vuole vedermi o ascoltarmi" dice, vedendo la ragazza fare un sorrisino innocente.

Vittoria gli strinse la mano, sorridendogli sincero
"Tra te e Nico? come va?" domanda per cambiare discorso

"Va bene, mi sento una persona diversa da quando sto con lui" parla la mora, osservando il suo amico

"Si vede" comincia, notando l'aria confusa della ragazza "Che ci tenete uno all'altra, che ci credete, che volete proteggervi.
È molto bella questa cosa, siete molto belli"
continua poi, vedendola fare un piccolo sorriso

"Parli del diavolo" disse poi ridendo, vedendo il ragazzo entrare nella sala con i capelli umidi e la maglietta letteralmente appiccicata al corpo

"Non te lo mangiare con gli occhi però" commentò sottovoce, notando gli occhi della sua amica

"Ciao amore!" esclamò contento il ragazzo, avvicinandosi ai due e stampando un piccolo bacio sui capelli alla sua ragazza

"Tutto bene?" domanda la mora, sistemandosi di nuovo i capelli

"Alla grande" dice sincero, prima di staccarsi per andare a prendersi un succo dal mini frigo che c'è nella sala

"Vado in campo, ci vediamo quando finiamo" il terzino se ne va, salutando la sua amica, per poi sparire dietro la porta

Il suo posto viene occupato presto dal suo ragazzo, che la guarda, passandole un po' del suo succo pesca e mango
"Grazie, non dovevi" dice, osservandolo mentre le regala un sorriso

"Come non dovrei portarti a cena stasera?" domandò, attirando la sua attenzione più di quanto già non l'avesse fatto

"Come?" chiese confusa e con il cuore accelerato,  osservandolo

"Ti porto a cena fuori stasera, non voglio sentire le solite storie" commentò velocemente, prima di alzarsi per avvicinarsi a lei

"Come mi devo vestire?"

"In qualsiasi modo tu ti vesta stasera, sarai sempre la più bella del mondo"
I sorrisi sui loro volti parlavano per entrambi

"Adesso devo andare!" esclamò, chinandosi per baciarla delicatamente
"Passo a prenderti per le 8"
la mora annuì, salutandolo con la mano mentre usciva dalla sala

𝑀are 𝐶almo | N. SavonaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora