[Papà] [Sabato pomeriggio 6/07/2019]
Non passa molto tempo da quando mi son riunito agli altri. Non ci sono stati altri accenni a quanto accaduto: se lo sculaccione educativo, come l'ha definito il mio vicino, è inusuale da vedere in spiaggia, rimproveri, capricci e strepiti sono la norma.
Riccardo, poco dopo, viene a comunicarci che si allontana: s'incontrerà con non meglio precisati amici, poco più avanti, ma promette di tornare presto, specificando che questi "amici" sono solo di passaggio. Mi chiedo se tra essi vi sia Samu, il mio studente, mi piacerebbe rivederlo a un mese dalla fine della scuola, ma non voglio intromettermi, dato che si tratta di mio figlio.
Mi lascio catturare dalle chiacchiere tra i vicini, a un certo punto, nella peggiore ora possibile – son le tre e mezza, ma manca poco affinché, be', solo Luca ormai, possa andare a fare il bagno, mentre gli altri attendono in punizione – compaiono, totalmente inattesi, Paolo e Chiara, con al seguito i figli. Accaldati e sovraccarichi di roba, si soffermano brevemente vicino al nostro consesso, Chiara specialmente, mentre Paolo procede in direzione della sua cabina, poco oltre la nostra. Un urlo di giubilo si leva dal nostro ombrellone, poco lontano: i gemelli son contenti di vedere i loro amici, e di esser salvati dalla punizione.
Tommaso, Alessio e Fabio. Un altro esercito di maschietti, che negli anni hanno seminato il panico, unendosi ai miei quattro monelli. Il grande, però, non c'è: dovrebbe esser già alle superiori, e magari ha pensato bene di smarcarsi dalla famiglia, preferendo gli amici. Del resto, a quest'ora, sembra strano che arrivino solo adesso... e infatti, non son venuti per restare, e questo spiega il malumore dipinto sui volti dei due minori, Alessio e Fabio, nemmeno un anno di differenza, a metà strada, per età, tra i gemelli e Giulietto, una collocazione felice, che ha fatto sì che i miei figli riuscissero a stare insieme.
Mentre mia moglie trattiene la mamma dei ragazzi, che poi lancia un ordine ai figli, aiutare il papà a mettere a posto le loro cose, sdraio e via dicendo, mi alzo e raggiungo Giacomo, offrendomi di aiutarlo. Mi spiega che sono di passaggio, solo per lasciare tutto l'occorrente, da domani, però, inizieranno a venire regolarmente, oggi troppi impegni, e pure il grande che ha costretto la famiglia a organizzarsi sulla base dei suoi impegni. "Benvenuto all'Inferno", scherzo, battendogli una mano sulla spalla, alludendo alla vita da genitori con figli ormai adolescenti. Poi, mi rivolgo ai miei figli. "Dai, ragazzi, date una mano".
"Ma no, lasciali, dai, che fa caldo", insiste Paolo, i capelli biondi, chiarissimi, freschi di taglio, la pelle bianca e già arrossata, almeno, quella del viso, le spalle; i figli son già colorati, forse tra attività sportive o il grest, che se ricordo bene, sono soliti frequentare, sono stati molto all'aperto, al sole. I gemelli, comunque, non si fanno pregare, aiutano i loro amici, e pure il piccolo, pur di trattenersi con loro e portare avanti la conversazione.
"Certo che crescono in fretta!", commenta Paolo, guardando i miei ragazzi. Potrei dire la stessa cosa dei suoi. Fabio e Alessio, da piccini, si somigliavano parecchio, al punto da esser scambiati per gemelli, distinguendosi, peraltro, dal grande. Tommaso ha preso dal padre, ed è l'unico a possedere, almeno che io ricordi, la stessa tonalità di capelli biondi, gli occhi chiari; gli altri due hanno preso più dalla madre, almeno per i colori, più caldi e scuri. Ora, però, hanno assunta una distinta fisionomia. Fabio, il piccolo, mantiene le sue rotondità infantili, il faccino da strapazzare, gli occhi innocenti, propri di una persona dal temperamento mite. Il più grande, simile, per carattere, impulsività e irascibilità, a Luca, si è slanciato, allungandosi e staccando il fratellino.
"E devi vedere Tommaso com'è cresciuto", aggiunge Paolo. "E quanto s'è fatto irrispettoso e intrattabile".
"Non mi dici nulla di nuovo", rido. "Ma non vi trattenete nemmeno un'oretta?"
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Le nuove regole di papà (vol. 3)
Aktuelle LiteraturItalia, 2019. Papà ha deciso di stravolgere la vita di famiglia, sottoponendo i suoi quattro figli a un regime di limitazioni, regole, castighi e punizioni corporali. A modo loro, i ragazzi si sono adattati al nuovo regime, cambiando le loro abitudi...