EXTRA: Andrea/1

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[Mercoledì pomeriggio 3/07/2019]

"Eddaiiii! Ma perché no!"

"Andrea...", mamma sospira, stanca, accaldata. Si è legata i capelli in una coda, per fare i piatti, dopo mangiato. "Ti ho già detto che non posso stare appresso ai tuoi capricci, oggi, che devo..."

"Se mi rispondi almeno una volta, invece di..."

"Basta, Andrea, insomma!" Oh, oh... mamma è proprio arrabbiata.

"Ti ho già risposto! E anche papà, ieri sera! Non m'interessa se i tuoi compagni hanno tutti o meno il telefonino! E poi il tuo amico di scuola, Giulio, come hai visto, l'ha avuto perché ha fatto undici anni! Ti abbiamo già detto che l'avrai quando inizierai le medie, ma continua così e te lo scordi!"

"Ma che cambia ora a settembre, uffaaa!", insisto. Proprio non lo capisco, e resto convinto che allora dato che non mi vogliono rispondere su questo è perché mi stanno prendendo in giro, mi dicono che me lo daranno più in là, come dice papi, ma non è vero, mentono sempre gli adulti.

"Basta! Va' di là, gioca ora, perché tra poco viene Lucy, lo sai".

"Non mi vuoi rispondere perché sei una bugiarda, ecco perché!", sbotto, arrabbiato.

"Ehi! Non ti permettere!", mi sgrida mamma. "Guarda, Andrea, certe volte... proprio te le cerchi, veramente!" Oh oh... non vorrà... mamma sta a lavare i piatti, vedo che posa quello che ha in mano, si toglie i guanti di gomma gialli, nooo, bruttissimo segno! Comincio a indietreggiare, ma sbatto contro la sedia vicino alla tavola dove abbiamo mangiato (solo io e lei, papi anche oggi non ce l'ha fatta a venire, uffi, nemmeno in estate riesce a venire), ma mamma se ne accorge e...

"Vieni qua!"

"Nooo!"

Mamma ha preso il cucchiaio quello cattivo, quello che tiene in mezzo agli altri, c'è una brocca accanto ai fornelli bianca e azzurra con tutti i cucchiai di varie forme e dimensioni, ma questo è quello più grande, più lungo e grosso, e mamma lo usa solo per darmele sul culetto, certo non per cucinare.

"Vieni qui ti ho detto! Non cominciare come al solito a costringermi a inseguirti per casa!"

"Nooo mamiii ti prego non voglio le sculacciate daiii!" mi metto a frignare, ma mi sono bloccato, tengo gli occhi fissi su mamma, dietro di me c'è il tavolo, non so come muovermi, ho paura che magari urto qualcosa e cade e... peggioro la situazione.

"Ti avevo avvertito", dice mamma, avvicinandosi col cucchiaio.

"Nooo!", mi lagno, mentre porto meccanicamente una mano dietro, a pararmi il sedere, tanto lo so che finisce che me le dà! Allora... mi volto in un secondo, vedo di capire se ho la via libera, mi sono incastrato tra il tavolo della cucina e il frigo vicino, ma... "Noooo lasciamiii!" Mamma è stata più veloce, mi ha preso per il polso, mentre mi guardavo dietro!

"Togli la mano!", mi sgrida, mentre io tengo il braccio a proteggermi il sedere. E poi giusto ora ho addosso i pantaloncini leggeri! Odio l'estate da questo punto di vista, il caldo mi costringe a stare con vestiti leggeri e poi, stando più tempo in casa, rischio sempre di prenderle! Almeno, mamma non mi abbassa i pantaloncini e le mutande, però fa male uguale, come se me le dà sulle mutande.

"Nooo!", urlo, tenendo fermo il braccio sul sedere, a proteggermi.

"Andreaaa!" mi sgrida ancora mamma. "Guarda che non ci metto nulla a prenderti di peso e metterti sulle mie gambe!" Nooo! Non voglio prendere un'altra sculacciata sulle sue gambe... poi ormai... mi abbassa sempre gli slip!

"Noo mamii daii! Scusa scusaa non insisto più!"

"Guarda che lo dico a papi, così quando torna stasera te le dà pure lui!"

Le nuove regole di papà (vol. 3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora