~ Lei era una donna pericolosa. Una di quelle che si travestirebbe da Capouccetto Rosso, pur di incontrare il lupo.
Al suono della campanella, tutti gli studenti sfrecciarono fuori dalle aule passando velocemente davanti a Bryan. Il ragazzo, seduto su uno dei divanetti in corridoio, sapeva benissimo del perché tutti gli studenti si gettarono contro il proprio armadietto.
Ogni studente tirò fuori un biglietto bianco piegato su sé stesso. Su di esso era raffigurata una maschera nera e in cima, al centro del foglio, con una scritta in argento glitterato c’era un nome: Evelyn Brown.
Il giorno dopo, infatti, sarebbe stato il compleanno della ragazza che, come ogni anno, avrebbe organizzato una super festa e tutti gli studenti non aspettavano altro che quel momento.Bryan, come tutti gli altri infatti, ricordò perfettamente ogni festa svolta dalla ragazza. Festa in tema anni 50, in tema spiaggia, tema favole, pigiama party dove, c’erano talmente tante persone che, chiunque andasse in bagno trovava una persona addormentata nella vasca. Evelyn aveva organizzato diverse feste a tema, ma il preferito di Bryan era sicuramente quello dell’anno precedente: pirati. Vedendo la decorazione sul bigliettino che tutti stringevano nelle proprie mani, il ragazzo capì che questa volta la festa sarebbe stata in maschera.
«ragazzi è qui.»
Il ragazzo si voltò alla sua destra e vide i suoi tre amici andargli contro. Kevin iniziò a correre verso la sua direzione, si buttò addosso a Bryan stringendolo in un abbraccio per poi tirargli uno schiaffetto sulla testa.
«perché non ci hai permesso di intervenire? Il preside ha esagerato molto.»
Il ragazzo si mise davanti all’amico a braccia conserte attendendo una risposta.
«eravamo già nei casini e poi, tu avresti dovuto essere l’ultimo a rispondergli dato che l’ha colpito fortemente al naso.»
Andrew si sedette accanto a Bryan guardandolo. Il ragazzo sapeva perfettamente che l’amico quando lo fissa così voleva solo capire come stesse.
Andrew, infatti, era un tipo da poche parole, odiava chiedere vocalmente alle persone come stessero e odiava soprattutto farsi vedere come un tipo dolce. Ormai erano anni che si era costruito la maschera del ragazzo forte che non cede davanti a niente, più volte aveva anche cercato di togliersela, ma ormai essa faceva parte di lui.
Bryan gli sorrise affermando che, nonostante ciò che era successo, andava tutto bene e così ricevette una pacca sopra la spalla dall’amico accanto a lui.
«mi dispiace avervi coinvolti anche questa volta in una rissa.»
Il tono della voce di Ivan suonò triste e dispiaciuto. Il ragazzo mise entrambe le mani nelle tasche dei suoi jeans scuri e abbassò lo sguardo.
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~ Moonlight
FantasyImmagina risvegliarsi in un bosco, senza sapere: chi sei, da dove vieni, chi sia la tua famiglia, come ci sei arrivata lì. Non ricordi neanche come ti chiami, come ti sia ferita e dove fosse la tua casa. È proprio quello che succede a Selene Sanche...