<<Esattamente Madame Poncet. Voi, per la precisione, siete i cinque finalisti. C'è qualcun altro che ricorda qualcosa?>> La donna parve divertirsi nell’ osservare i loro sforzi. Un altro uomo, sulla quarantina, prese la parola. Biondo, con tratti nordici, si espresse anch’egli in inglese: <<Ricordo poco o nulla, ma di una cosa sono certo, c'è stata una grande esplosione e un forte boato. Poi del fumo. Ecco questo lo ricordo bene.>> <<Corretto, Herr Kirchmaier.>> <<Fantastico.>> A prendere la parola fu una ragazza, bionda dall’ accento italiano. Nei suoi occhi, più ira che timore. <<Ora che abbiamo ricordato tutti chi siamo e dove eravamo, magari sarebbe carino se lei ci illuminasse in merito a ciò che è successo dopo quell'esplosione. In particolare suppongo che tutti i presenti siano ansiosi di sapere come siamo finiti in questa specie di scantinato del cazzo, legati a queste fottute sedie!>> <<E già che si prende il disturbo, magari, vorremmo anche sapere cosa vuole da noi.>> A rincarare la dose, galvanizzato dallo slancio della ragazza, fu l’ultimo uomo, un soggetto decisamente corpulento, che a malapena stava sulla sua sedia. Il suo grosso viso era visibilmente arrossato dall’agitazione. Gocce di sudore gli imperlavano la fronte, sebbene l’aria intorno a loro fosse piuttosto pungente. La donna in nero lasciò finire entrambi prima di rispondere. Quando lo fece, smise di sorridere e si alzò dalla sedia guardandoli negli occhi con un’espressione indecifrabile. <<Domande più che legittime signorina De Lorenzi, al di là dei suo rozzi modi di esprimerle, così come le sue Mr. Green. Tuttavia per ora vi dirò solamente alcune delle cose che volete sapere. In questo momento, infatti non vi deve importare dove siete, o come ci siete arrivati. L'unica cosa che vi deve interessare, per adesso, è come guadagnarvi la libertà.>> <<Ma chi cazzo sei tu per decidere della nostra vita?>> La ragazza italiana pronunciò quelle parole alzando la voce. La donna la fissò con occhi di ghiaccio. E con tono di voce altrettanto freddo le rispose. <<Ragazza, ti consiglio di calmarti. Altrimenti sarai la prima a lasciare il nostro piccolo gruppo, e ti assicuro che non sarebbe un congedo per te piacevole.>> Tutti guardarono di traverso l’italiana che parve ritirarsi sino a scomparire all'interno della sua sedia. La donna riprese a parlare incurante. <<Io farò due domande a ciascuno di voi. Valutate attentamente le risposte poiché in base a ciò che mi direte deciderò il vostro destino.>>
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IL DESTINO
Mystery / ThrillerUna donna bellissima. Cinque persone rapite e legate al suo cospetto. Nessuno di loro conosce la sua identità, né cosa voglia da loro. Ma tutti dovranno rispondere a una domanda, dalla quale dipenderà il loro futuro. Una storia assurda, surreale, ch...