<<Bene. Ora Madame Poncet, direi che è giunta l’ora che lei chiuda il nostro piacevole giro di tavolo. Spero che sia pronta, dal momento che non ho modo di concederle ulteriori proroghe.>>
Arrossendo la donna francese fece un cenno di assenso con il capo.
<<Benissimo. Ormai conosce la prassi. Dunque prego, si presenti ai suoi compagni. Perlomeno a quelli rimasti.>>
La donna dai tratti orientali impallidì, lanciando uno sguardo al corpo della De Lorenzi, che giaceva inerte a pochi passi da lei. Poi si fece coraggio e parlò.
<<Io… io mi chiamo Rika Poncet, ho trentacinque anni e vivo a Parigi. Mi occupo di consulenza finanziaria per un importante istituto di credito, ma la mia vera passione è la scrittura. Mia madre è giapponese, di Tokio, e mio padre francese, di Parigi. Sono sposata ed ho una bimba meravigliosa, che si chiama Nadine. Ha tre mesi e io…. voglio assolutamente tornare da lei. È così piccola…>>
La voce della donna si incrinò, lasciando spazio alle lacrime. Morgana fu lesta a intervenire, prima che le emozioni prendessero il sopravvento sulla giovane donna. <<Rika, la smetta subito di piangere. Non ha fatto altro da quando ci troviamo qui dentro. E io son stata sin troppo paziente. Ora si ricomponga e si prepari a rispondermi se non vuole che mi penta del vantaggio che le ho concesso.>>
Il tono duro di Morgana ottenne lo stesso effetto di uno schiaffo. La donna si riscosse e ritrovò una parvenza di compostezza.
<<Io… d’accordo.>>
<<Ottimo. A questo punto, anche a lei rivolgo la stessa domanda che ho già avuto modo di porre ad altri suoi compagni. Cosa ne pensa del destino?>>
La Poncet, scosse appena la testa, prima di rispondere. <<Onestamente non saprei. Personalmente non mi sono mai soffermata particolarmente a riflettere su questa tematica. Nella mia vita ho sempre apprezzato la filosofia di mia madre, che come ho già detto è giapponese. Lei crede nel buddismo zen, ossia la ricerca dell’illuminazione e della pace interiore attraverso il senso del bello e dei gesti quotidiani. Lei accetta serenamente ciò la vita le propone, indipendentemente se ciò avvenga ad opera del caso, del destino o di qualche altra volontà superiore. Forse tutte queste forze coesistono. Ciò che conta, secondo me, è semplicemente fare tesoro delle proprie esperienze. Anche e soprattutto di quelle negative.>>
<<Una risposta oserei dire molto equilibrata. Sua madre dev’essere una donna molto saggia.>>
Morgana parve compiaciuta e tutti non poterono fare a meno di notare che, per la prima volta non pose obiezioni alla risposta ricevuta.
La dama in nero parve riflettere ancora alcuni istanti, prima di riprendere la parola. <<Lei sarebbe disposta a morire per sua figlia?>>
<<Sì.>>
La donna impallidì, ma non ebbe esitazioni a rispondere.
<<Ottimo. E questa era già le seconda domanda. La risposta che lei mi ha dato è quella che ci si potrebbe attendere da ogni madre. Tuttavia mi interessava vedere i suoi tempi di reazione, soprattutto tenendo conto della situazione. Bene signori, abbiamo finito. Direi che a questo punto è giunta l’ora di tirare le somme.>>
STAI LEGGENDO
IL DESTINO
Mystery / ThrillerUna donna bellissima. Cinque persone rapite e legate al suo cospetto. Nessuno di loro conosce la sua identità, né cosa voglia da loro. Ma tutti dovranno rispondere a una domanda, dalla quale dipenderà il loro futuro. Una storia assurda, surreale, ch...