Joshua's pov
1 settimana dopo
Era passata oramai una settimana,
in questi giorni non ci siamo rivolti neanche una parola,
a stento ci siamo salutati, sguardi fugaci ma nulla che richiamasse a quella sera,
a quel momento,
che era ancora li nella mia testa come se fosse accaduto tutto un giorno fa.
Quelle emozioni che avevo provato in quel momento non le avevo mai provate, era un qualcosa di indecifrabile, non potevo neanche descriverlo a parole,
era li tra le mie braccia,
come se volessi farle da scudo,
ma in realtà era il contrario
era lei a farmi sentire così,
protetto e amato.
Da quando mio padre se ne è andato tutte le cose belle sono svanite dalla mia vita all'istante,
è riuscito a portarsi tutto con lui,
le bellezze delle vita, i sorrisi, ricordi ma
soprattutto le emozioni,
è come se avessi una paura costante di amare una persona o di darle affetto,
ed esprimere quelle emozioni che per me hanno un significato unico:
farmi vedere vulnerabile e debole davanti a miliardi di persone,
non doveva mai succedere...
ma con lei, quella sera non ci ho neanche pensato,
è come se lei sentisse ciò che provavo e stando nelle sue braccia alleviava tutto il dolore che mi tenevo dentro da un sacco di tempo..
e poi le sue parole,
quelle parole,
che rimbombavano nella mia mente da quel giorno,
"penso che sei tremila volte più forte di me,
e se un giorno ti passasse mai per la testa di farlo
io sarò li per te come ci sei stato tu..."
queste frasi servivano per ricordarmi che lei era li e non si sarebbe mai arresa,
che non dovevo mollare per nulla al mondo,
che dovevo riprendere quella luce che avevo perso quel giorno,
che dovevo provare qualsiasi emozione al mondo,
e una cosa che non devo dimenticare
è che mio padre sarebbe fiero di me.
Elisabeth's pov
*suono della sveglia*
Cavolo sono di nuovo in ritardo,
mi alzo velocemente dal letto la mia amica era ancora li lamentandosi della milionesima sveglia che l'aveva svegliata,
"no ti prego Beth non voglio andare oggi, sono stanca", prendo un cuscino che avevo li vicino e lo tiro direttamente sulla sua faccia,
"dai dormigliona, siamo già in ritardo",
"mmmh, ma perché dai lasciami altri 5 minuti"
"guarda che poi se ti perdi le lezioni, viene Ethan ad aiutarti e so che non ti sta simpatico"
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PENSANDO A NOI
RomansaLei si chiama Elisabeth Hale, se dovremmo descriverla con tre aggettivi sarebbero: coraggio, dolcezza e purezza. Portava con sé un passato orribile dietro, proprio per questo dopo i 18 anni trascorsi nelle scuole italiane, decide di cambiare aria...