𝐯𝐢𝐢𝐢 . ❝ 𝐒𝐚𝐜𝐫𝐢𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐥 𝐥𝐚𝐦𝐛 ❞

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<< Ehi, ragazzi! >> urlò Ymir, << Dov'è Mikasa? Si è fatta male o cosa? >>

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Dopo essere finalmente usciti da Trost, tutti si riunirono al sicuro all'interno del Wall Rose. Tutti, tranne Armin, Mikasa ed Eren. Una volta che gli ufficiali avevano saputo cosa fosse successo, portarono immediatamente gli altri chissà dove. Il resto dei cadetti era seduto nelle strade silenziose del distretto di Krolva, in attesa dei prossimi ordini.

Sarah e i suoi compagni d'armi non avevano avuto modo di parlare molto del Gigante di Eren, in quanto non poterono separarsi dagli altri cadetti. Sarah, Reiner, Bertholdt, Annie e Jean erano coloro che avevano aiutato Mikasa ed Armin a portare Eren in cima alle Mura e dagli ufficiali.

<< Voi volete dire qualcosa? >> chiese Connie, riferendosi alla domanda di Ymir. Erano seduti a un tavolo da picnic di fronte a quello a cui Sarah era seduta. Aveva uno sguardo assente, i suoi occhi marroni guardavano un punto indefinito davanti a lei. Eren Jaeger - il secondo figlio del responsabile del declino della sua famiglia, della probabile morte della sua zia materna, degli abusi perpetrati verso suo cugino - deteneva il potere di uno dei dieci Giganti ancestrali.

<< Vorrei poterlo fare. >> brontolò Jean accanto alla ragazza castana, mentre era seduto sulla panca del tavolo, << Ci hanno imposto di non poterlo fare. Non possiamo dire niente di quello che abbiamo visto. >>

<< Stai scherzando, vero? >> chiese incredulo Connie.

<< È proprio da pazzi. >> intervenne Ymir, << Probabilmente saremmo stati in grado di vedere se quei bastardi ci avessero fatto entrare. >> Era una ragazza alta e snella con una carnagione abbronzata. Degli intimidatori occhi castani e delle lentiggini adornavano o suoi lineamenti sottili. I suoi capelli castani erano sempre acconciati sempre in una coda bassa, oltre alle due ciocche lunghe che le incorniciavano il volto.

<< Ci siamo offerti come volontari per gestire le scorte, ma la situazione era così grave che non ci hanno permesso di entrare. >> spiegò Christa, che come era in piedi accanto a Ymir con un'espressione preoccupata. Christa era la ragazza più bassa e minuta di tutto l'intero Corpo dei Cadetti, con lunghi capelli biondi e grandi occhi azzurri. Bertholdt diceva spesso che Christa e Sarah fossero l'una la copia dell'altra, ma dal colore dei capelli e degli occhi opposti. Un po' come lo erano Dianne e Dina Fritz.

❝ 𝓪 𝓭𝓲𝓼𝓽𝓪𝓷𝓽 𝓭𝓻𝓮𝓪𝓶 ❞ | 𝐩𝐨𝐫𝐜𝐨 𝐠𝐚𝐥𝐥𝐢𝐚𝐫𝐝Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora