Capitolo 8

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IL PASSATO NON È POI COSÌ PASSATO

"Non sempre le nuvole offuscano il cielo: a volte lo illuminano".

~Elsa Morante, La storia.

Rose.

Entrai in camera, seguita da Cole, e chiusi la porta alle mie spalle.

Lui mi guardò con un sorrisino malizioso. «Cos'hai in mente di fare?»

Mi avvicinai lentamente a lui. Portai le labbra a un soffio dalle sue, a un soffio dal suo bacio, ma poi mi scansai e lo sorpassai.

«Ehi, non giocare con i miei sentimenti.»

Sorrisi e nel frattempo posai la scatola con i macarons su un mobiletto del corridoio.

«Dato che siamo qui da ormai qualche giorno ma non l'abbiamo mai provata...»

Aprii la porta di vetro oscurato davanti a noi.

«Jacuzzi night!» esclamai sorridendo ed entrando nello stanzino.

Anche Cole ricambiò il sorriso, ma con uno scintillio magnetico negli occhi. Si leccò le labbra, per poi avanzare pian piano verso di me.

«Io e te soli in questa piccola jacuzzi...»

Mi spostò i capelli dietro la schiena. Sporse la mano verso la vasca, prendendo un po' d'acqua. Poi la avvicinò al mio collo, facendola colare su di esso. Io inclinai la testa, mordendomi il labbro inferiore, rabbrividita dal liquido fresco che scendeva lungo una delle zone più suscettibili del mio corpo.

«Gambe che si sfiorano, mani che si toccano, occhi che si cercano.»

Deglutii al tono profondo e seducente della sua voce.

Con il pollice ancora bagnato, mi accarezzò le labbra. «Sai già che non riusciremo a stare fermi...»

Osservai i suoi occhi, diventati intensi e ammalianti.

«Dovrai mettere alla prova la tua resistenza.»

Fece un'espressione sorpresa. «E tu riuscirai a resistere a me?»

«Ho un grande autocontrollo.»

Spostò lo sguardo verso il vuoto, facendo finta di pensare. «Prima, però, in quella cucina l'hai perso con facilità.»

Socchiusi gli occhi e corrucciai le labbra. «Vado a mettermi il costume.»

Una volta indossato un bikini nero e aver legato i capelli, mi diressi alla jacuzzi, trovando Cole già accomodato dentro. Le sue braccia erano poggiate sul bordo della vasca e il suo corpo era rilassato dalle bolle dell'idromassaggio. Non appena mi vide, una luce si accese nei suoi occhi.

«Sei bellissima», esultò, osservandomi da capo a piedi.

Sorrisi e infilai un piede nell'acqua.

«È calda», dissi, piacevolmente sorpresa.

Entrai anche con il secondo e mi accomodai di fronte a Cole.

Il suo sguardo era di un'intensità stordente. Non glielo dicevo spesso, ma la bellezza di questo ragazzo era disarmante. Un dio greco davanti ai miei occhi.

Imitai la sua posizione delle braccia e portai la testa all'indietro, chiudendo gli occhi. Cercai di godere del massaggio che le bolle facevano.

Dopo qualche istante, però, le mani di Cole mi circondarono la vita.

Nel mio cuore 2. Profeta dell'amore. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora