Capitolo 3

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FUGA DAL BUCO NERO

"Non puoi tornare indietro e cambiare l'inizio, ma puoi iniziare dove sei e cambiare il finale".
~C.S Lewis.

Cole.

"Cole, ce l'ho!"

Alberto mi aveva chiamato, dandomi la notizia che stavo aspettando. La notizia che mi svoltò la giornata.

Il filmato con la confessione di Marco Ferrari era stato trasportato in una piccola chiavetta USB. Un minuscolo oggetto contenente l'unica prova che mi assolveva dall'accusa di tradimento.

Aspettai il suo arrivo nella mia camera d'albergo.

Una volta sentito bussare alla mia porta, con un sorriso stampato sul viso, mi precipitai ad aprirla.

«Alb-» spalancai gli occhi. «Tu... cosa ci fai qui?»

«Marco mi ha detto che mi stavi aspettando! Sono corsa da te appena ho saputo dove alloggiavi!» Mi accarezzò il petto, spingendomi indietro.

«Silvia, devi uscire da qui!» Le spostai la mano, allontanandomi da lei.

Osservai il suo aspetto. I suoi lunghi capelli biondo platino erano scompigliati. Aveva le pupille dilatate, quasi a ricoprire tutto il colore delle iridi marroni, e il suo trucco era sbavato. Indossava un cortissimo abito aderente verde fluo e un paio di tacchi fucsia, di un'altezza smisurata.

Fece un'espressione confusa. «Vuoi che me ne vada perché non sai mantenere il controllo quando sono accanto a te?» disse, con un sorriso inquietante.

«Silvia, io sono fidanzato! Non so cosa ti ha detto Marco, ma non cerco nessun'altra donna. Quindi per favore, ti chiedo di uscire!»

Si bloccò, osservandomi sorpresa. «Sei fidanzato? Dopo tutto quello che ho fatto per te, mi dici che sei fidanzato?»

«Io sono sempre stato fidanzato. Fra noi due non è mai successo niente. Non voglio che tu ci rimanga male, ma è la verità.»

Camminò nella mia direzione e una lacrima intrisa di mascara le rigò il viso. «E tutti i messaggi che mi mandavi?»

Corrugai la fronte. «Di cosa stai parlando? Io non mi sono mai scritto con te.»

Osservò per qualche secondo i miei occhi e infine prese il telefono dalla sua borsetta. «Guarda!»

Mi mostrò una chat piena di messaggi. Erano più o meno tutti romantici e a sfondo sessuale.

«Questo mi è arrivato stamattina. Mi hai chiesto un bonifico di 5000 euro, così come me lo avevi chiesto la settimana scorsa, promettendomi di portarmi in vacanza alle Hawaii.»

Lessi alcuni dei messaggi, rimanendo in stato di shock.

«Sai quanti soldi ho tirato fuori per te?»

Deglutii e la guardai negli occhi. «Silvia, sei caduta in una truffa. Questo non sono io.»

«Cosa stai dicendo?» Riportò lo sguardo sulla chat, ingrandendo la foto profilo. «Questa è la tua foto.»

Osservai la foto, ed effettivamente ero io, ma era stata scattata da lontano. Ero seduto alla mia scrivania, intento a premere i tasti del computer.

«Silvia, non sono io. Ti faccio vedere le mie chat se non ci credi.» Presi il mio telefono e gliele mostrai. «Quello non è il mio numero.»

Dopo averle analizzate, indietreggiò, andando verso la porta della camera, con un'espressione completamente sconvolta.

Nel mio cuore 2. Profeta dell'amore. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora