Capitolo 2

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LA CONFUSIONE REGNA SOVRANA

"Non abbassare mai la testa. Tienila sempre ben alzata. Impara a guardare il mondo dritto negli occhi".
~Helen Keller.

Cole.

Toc toc. Toc toc.

Sbattei un paio di volte le palpebre. I raggi del sole illuminavano la camera d'albergo. Avevo ancora addosso i vestiti della sera prima.

Qualcuno stava ripetutamente bussando alla porta, così mi alzai e andai ad aprire.

«Lorenzo!»

«Alla buon'ora! Ti ho portato questo!» Mi porse il mio telefono.

«Grazie, avevo intenzione di andare al locale per riprenderlo.»

«A proposito, com'è andata con la proposta di lavoro?»

Lo feci accomodare in camera e chiusi la porta.

«Bene. È davvero un'occasione unica. Credo proprio che accetterò!»

Si sedette sul letto. «Vorrei dirti di non farlo per averti qui con me, ma al posto tuo accetterei anch'io. Adesso con chi mi lamenterò di Marco Ferrari?!» Si accasciò sul materasso.

«Dai, non fare il melodrammatico!»

Controllai il registro chiamate del telefono per verificare che Lucas avesse chiamato il mio numero.

"5 chiamate perse da Rose".

Alla vista di ciò, feci partire immediatamente la chiamata.

«Chi stai chiamando?» mi domandò Lorenzo.

«Rose. Ho trovato 5 chiamate perse da lei.»

Dopo infiniti squilli: "La persona da lei chiamata non è al momento raggiungibile".

«Non risponde.» Poggiai il telefono sul comodino e lo misi a caricare, prima che si potesse spegnere. «E se le fosse successo qualcosa di brutto?»

«Prova a chiamarla più tardi. Da lei è ancora notte.»

«Già, hai ragione.»

***

Ancora preoccupato per Rose, dovetti andare al lavoro.

Fui convocato nell'ufficio del nostro capo, e la giornata non poté cominciare nel modo peggiore.

«Buongiorno», dissi, una volta entrato.

«Cole, caro Cole. Dove sei stato ieri per tutta la sera? Non eri al locale.» Si alzò dalla sedia della sua scrivania per avvicinarsi a me.

«Sono andato con Chris Walton per discutere della sua proposta.»

«Ah, e hai accettato?»

«Non ancora.»

Si diresse nuovamente alla sua scrivania, sedendosi sul bordo. «Dovevi rimanere al locale. Silvia ti ha cercato ovunque.»

Portai gli occhi al cielo. «Ti avevo già detto di tenerla alla larga da me.»

«Cole, Silvia ha ereditato una fortuna. La sua famiglia ci farà arrivare in alto. E poi, quella sgualdrinella è completamente cotta di te.» Mi fece il suo solito occhiolino malizioso.

«Marco, quella donna è una mitomane. Io non voglio avere niente a che fare con lei. Ha creato un completo film nella sua testa. E questo solo perché durante una cena aziendale le ho passato un tovagliolo per pulirsi, dato che si era rovesciata il piatto di pasta addosso.»

Nel mio cuore 2. Profeta dell'amore. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora