Capitolo 4

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LA CITTÀ DELL'AMORE

"Il vero amore è come una finestra illuminata in una notte buia. Il vero amore è una quiete accesa".
~Giuseppe Ungaretti.

Rose.

L'aereo su cui viaggiavo atterrò e finalmente la suola delle mie scarpe toccò l'asfalto parigino.

Mi feci avvolgere dall'accogliente aria mite di cui disponeva questa splendida città. Chiusi gli occhi e inalai il profumo che la contraddistingueva da tutte le altre.

Sono dell'idea che ogni città abbia la propria essenza, unica e inimitabile, così come ogni abitazione e ogni persona. E Parigi ne aveva una tanto piacevole.

Camminando su questo suolo, mi resi conto di quanto i miei pensieri svanirono nel nulla. Di come, immersa in questo luogo, tutto ciò che di brutto e pesante mi portavo dietro, sembrò sgretolarsi e volare via. Un senso di leggerezza e libertà mi pervase, accompagnato dalla gioia di poter visitare una volta per tutte la città dei miei sogni.

Ero partita con l'intento di fuggire da tutto e da tutti, cercando un po' di pace interiore. Non avevo prenotato neanche un posto in cui alloggiare. Ero partita alla sprovvista.

In effetti, questo viaggio me lo aveva regalato Cole, ed era stato lui a organizzare tutto. Io non sapevo niente. Mi aveva promesso dieci giorni da sogno, dieci giorni indimenticabili, tenendomi all'oscuro su ogni cosa. Era una sorpresa, a detta sua. Peccato che adesso io ero qui da sola, e avrei dovuto vivere il mio sogno parigino senza nessuno al mio fianco. Anche se, nonostante il male che mi avesse fatto, speravo comunque di trovarlo in città, come da programma...

Mi feci strada verso l'uscita dell'aeroporto, trascinando con me la valigia. Fra il rimbombo di mille voci intorno a me, sentii il suono di una notifica provenire dalla mia borsa. Mi fermai e tirai fuori il telefono, accendendo la schermata.

Rose: "Dove sei?"
Cole: "Davanti a te".

Sgranai gli occhi alla vista della risposta di Cole. Sollevai immediatamente lo sguardo per verificare se fosse la verità.

Ed ecco che tra la folla di persone, intravidi il suo meraviglioso viso. Era lì, a pochi metri di distanza da me. Era a Parigi. Aveva in mano un cartellino bianco con la scritta Rose Williams, accompagnata da un cuoricino.

Il mio cuore saltò un battito e il respiro sembrò affannarsi. Nella testa avevo un caos di pensieri, ma nell'anima ne avevo solo uno.

Non seppi cosa fare. Rimasi ferma nella mia posizione con lo sguardo fisso su di lui. E fu proprio Cole a fare il primo passo verso di me. Si avvicinò lentamente, fino ad arrivare a un metro dal mio viso.

«Ciao», disse con un tono delicato e un sorriso dolce.

Fui catturata dalle sue iridi verdi smeraldo. Mi sembrò di affogarci dentro. Spostai lo sguardo lungo i tratti del suo viso. Era diverso. Aveva i capelli più lunghi e una leggera barba. La sua espressione aveva una maggiore sicurezza. Vederlo dopo tre mesi di lontananza fu un sogno. Il mio istinto cercò di spingermi a gettarmi fra le sue braccia e assaporare quelle labbra tanto morbide e soffici. Ma mi resi subito conto di ciò che mi aveva fatto. Di quanto avevo sofferto dopo aver scoperto quelle cose. Così indietreggiai il passo e abbassai lo sguardo.

Nel mio cuore 2. Profeta dell'amore. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora