II Capitolo - Elias

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Due anni prima...

Le luci abbaglianti delle auto della polizia e dei vigili del fuoco rompevano l'oscurità della notte, creando ombre che si mescolavano all'atmosfera di panico e disperazione. Decine di volontari, animati da una determinazione palpabile, si preparavano a partire per le ricerche. Ogni scatto delle lancette dell'orologio si trasformava in un eco assordante, un tamburo inquieto che scandiva il trascorrere del tempo. Tic, Tac, Tic, Tac... La speranza di riportarli a casa si assottigliava sempre di più, diventando un filamento delicato e fragile, come una foglia secca che si stacca da un ramo, pronta a essere spazzata via dal vento. Ogni cuore batteva all'unisono, imprigionato in un abbraccio di terrore e attesa, come se il destino stesse giocando una partita agguerrita contro di loro.

Tutto era cominciato la mattina precedente, quando un gruppo di nove persone, accompagnati dalla loro guida ambientale, si era avventurato nella maestosa Valais, in Svizzera, per un'escursione nel cuore delle Alpi. Le vette innevate e i verdissimi pascoli promettevano una giornata di esplorazione e avventura, ma all'improvviso, tutto cambiò. Nuvole pesanti avevano preannunciato un'imminente tempesta, e durante il loro cammino, un tonfo sordo risuonò nell'aria: una frana aveva travolto il sentiero proprio davanti ai loro occhi, un fiume di fango e neve che li separava dal mondo esterno. Il gruppo, preso dal panico, cercò di rimanere compatto. La guida ambientale, esperta e preparata, aveva tentato di mantenere la calma, esortandoli a rimanere insieme, ma la furia della natura aveva fatto la sua parte, intrappolandoli in un abbraccio mortale.

Ora, mentre la notte avvolgeva la vallata, la comunità si mobilitava per riportarli a casa. La speranza di ritrovarli vivi divenne il carburante che alimentava il loro coraggio. Ogni minuto pesava come un macigno, un conto alla rovescia che si avvicinava a un destino incerto.

"Non possiamo perdere la speranza," diceva un soccorritore, mentre si preparava a partire. "Elias è un grande conoscitore di queste montagne. Se c'è qualcuno che può tenere insieme il gruppo e trovare un riparo, è lui."

Elias Weber era un uomo noto nel suo piccolo paese, non solo per la sua passione per la montagna, ma anche per la sua dedizione a condividere la bellezza della natura con gli altri. Era un alpinista esperto e una guida rispettata, capace di trasformare ogni escursione in un'esperienza indimenticabile. Gli avventurieri si fidavano di lui e tornavano anno dopo anno per esplorare i sentieri mozzafiato delle montagne. Tra i suoi fedeli escursionisti c'erano Agatha e Woody, una coppia di anziani sulla settantina, che amavano quelle montagne e vi tornavano ogni anno per gite ed escursioni; sempre accompagnati da colui che non era più solo una guida, ma un amico: Elias.

Mentre le operazioni di salvataggio continuavano, il clima di incertezza si faceva sempre più pesante. Gli uomini e le donne in uniforme si affrettavano, equipaggiati di torce, radio e dotazioni di sopravvivenza, pronti ad affrontare le ostili condizioni climatiche. L'aria era gelida e il silenzio della montagna sembrava amplificare la tensione accumulata nel cuore degli operatori di soccorso. Mentre il sole continuava a salire nel cielo, i riflettori dei due elicotteri scintillavano come stelle cadenti, illuminando il paesaggio innevato. Dopo ore di ricerche senza successo, l'idea che i dispersi potessero rimanere intrappolati per sempre, cominciava a farsi strada nelle menti di tutti.

La squadra di soccorso effettuò un'ulteriore ispezione nella zona nord della montagna, dove la neve sembrava più compatta. Con i cani da valanga che annusavano l'aria e scoprivano nuovi sentieri, gli operatori si muovevano con cautela, sperando di captare il minimo segnale di vita. Fu a quel punto che uno dei cani iniziò a scavare freneticamente, le zampe che si muovevano come se fossero meccaniche. Gli occhi di un volontario si illuminarono di speranza, mentre si avvicinava.

"Là! Guardate!" esclamò, puntando il dito verso la massa bianca. In un attimo, tutti si unirono a lui, cominciando a rimuovere la neve. Dopo pochi minuti di intenso lavoro, emerse una piccola apertura nella roccia. Alcuni soccorritori si inginocchiarono e guardarono all'interno della grotta.

LE OMBRE DELLA FORESTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora