III Capitolo - La partenza

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Elias, dopo aver attraversato il confine con la Germania, continuava a percorrere l'autostrada A98 in direzione di Waldshut-Tiengen, a bordo del suo pickup verde militare. Un robusto camioncino da montagna, con la carrozzeria graffiata dalle avventure e dalla polvere delle strade sterrate, il motore rombante e la trazione integrale, era perfetto per affrontare i terreni impervi e le condizioni meteo avverse. Le gomme larghe e scolpite promettevano aderenza sulle superfici più scivolose, mentre il cassone posteriore, era una testimonianza delle numerose escursioni e dei viaggi che avevano caratterizzato la sua vita. Quella macchina l'aveva accompagnato in innumerevoli avventure, non se ne sarebbe mai separato.

Mentre si inoltrava nel cuore della Germania, la neve era ormai quasi del tutto sparita, lasciando spazio a vasti pascoli verdi che si estendevano a perdita d'occhio. I bovini, placidi e tranquilli, brucavano l'erba che costeggiava l'autostrada, come se incorniciassero un nuovo capitolo della sua vita. Ogni tanto, si abbandonava a ricordi fugaci, gettando uno sguardo al lunotto posteriore. Attraverso il vetro sfumato, la vetta della sua montagna si mostrava come una silhouette evanescente, un ricordo lontano di abitudini e paesaggi familiari, ormai perduti nella distanza.

All'improvviso, un sentimento di nostalgia lo invase, simile a un'onda montante che gli toglieva il respiro. Morsi di malinconia lo colsero alla sprovvista e, senza pensarci, si lasciò andare a un pianto liberatorio. Abbassò i finestrini, facendo entrare l'aria fresca e profumata della campagna; aprendo le braccia al vento, si liberò in un urlo, forte e potente; come quello di un'anima finalmente pronta a liberarsi dal peso di anni di sensi di colpa e rimpianti. Quell'urlo, intriso di lacrime, si trasformò in una risata profonda, una risata che risuonava come una liberazione, come se ogni nota stesse sciogliendo le catene invisibili che fino a quel momento lo avevano trattenuto. Era il suono di una vita che stava cercando di ricominciare.

Tuttavia, una parte di lui continuava a lottare per allontanarsi dal ricordo dell'incidente. Due anni erano trascorsi, ma ogni volta che chiudeva gli occhi, si sentiva ancora là, intrappolato in quell'istante che lo tormentava. I volti e le voci di quel giorno riemergevano nella sua mente, mantenendolo legato a un passato dal quale desiderava disperatamente fuggire. L'ombra della montagna si rifletteva nel suo cammino verso un futuro incerto ma sperato.

Dopo tre ore e mezzo di viaggio, finalmente è arrivato a Waldshut-Tiengen, a casa dello zio Christian. Quella casa gli appariva sempre uguale, come quando era bambino. Ogni mobile, ogni decorazione, ogni cornice sembravano scolpiti nel tempo.

Zio Christian è il classico uomo sulla sessantina di bell'aspetto, dai capelli ricci e castani che incorniciavano il suo viso, con una leggera barba brizzolata che aggiungeva un tocco di fascino maturo. I suoi occhi marroni, vivaci e pieni di una saggezza giocosa, gli coloravano l'anima da eterno spirito libero. Non si è mai sposato, poiché crede che la vita coniugale sia la tomba della giovinezza, e considera il matrimonio come il funerale della libertà. Nonostante la sua età, ha una vita sociale estremamente attiva: tutte le mattine si incontra con i suoi amici al solito bar, dove si frequentano da tutta la vita. Ogni martedì e venerdì sera, invece, si ritrovano per cenare insieme dopo il loro consueto torneo di Skat, un gioco di carte molto popolare in Germania.

"Eccolo l'eroe delle montagne!" urlò zio Christian dalla veranda di casa vedendolo arrivare con il pickup.

"Ehi zio!" Rispose Elias con un sorriso forzato, cercando di nascondere la sua irritazione .

"Tutti in città sono a conoscenza del tuo arrivo! Avresti dovuto vedere le signorine nipoti dei miei amici; non vedono l'ora di conoscerti.".

Zio Christian non aveva perso tempo; aveva raccontato a tutti che, da lì a pochi giorni, suo nipote Elias Weber - proclamato da tutti i giornali "eroe delle montagne" - sarebbe venuto a fargli visita per trascorrere un po' di tempo insieme.

LE OMBRE DELLA FORESTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora