Per spiegarti, siamo unici anche nel catrame
Che ti prenderei su spalle se per terra lame
Se mi cerchi nei tuoi occhi, poi ti puoi accecare
Perché vivo dentro il buio come la polare (Uoh)
I tuoi occhi luminosi, New York
Piangeranno tante volte senz...
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tittidamato Milano finest
@artie5ive: il drip più drip di Milano | @tittidamato: @artie5ive chiaro
@annapep3: con quelle collane mi pari la regina d'Inghilterra comment liked by @artie5ive, @youngmilesss | @tittidamato: @annapep3 God saves the queen allora 😜
@silvestrobaffo: fammi un freestyle gia che sei nella vibe comment liked by author, @artie5ive
@camillagenovese: Tea sei troppo bella ti mangio comment liked by author
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«Grazie Cami, che sei la colonna portante della mia fanbase» ridacchiai guardando la bionda seduta al mio fianco, e ricevendo in tutta risposta un grugnito divertito.
«Tu scherzi, ma tutti sognano di avere una migliore amica come me», «ed io sono infinitamente grata di averti, ma il "ti mangio" potevi risparmiartelo, non sono mica un piatto asiatico dell'all you can eat...» ironizzai.
«E ringrazia il cielo, perché fossi un pezzo di sushi ti avrei già mangiata da un bel po'» disse allora la ragazza in totale serietà, scorrendo distrattamente le storie sulla home di Instagram.
E in quel momento ringrazia la vita per avermi mandato un'amica con la quale condividessi lo stesso senso dell'umorismo.
«Senti, -riprese a parlare qualche minuto dopo- più tardi ho del lavoro da sbrigare, ma se mi libero in tempo sta sera si va all'Hollywood».
Il mio volto, che a inizio frase era del tutto rilassato, si contrasse di colpo in una smorfia.
«Sai che odio quel buco», «sai che c'è anche lui sta sera» rimarcò bene le ultime due parole, fissandomi con gli occhi che parevano due fari ad abbaglianti accesi.
Sbuffai. In effetti sapevo che ci sarebbe stato anche lui.
Il famoso lui, quello a cui Camilla andava dietro da quattro mesi o giù di lì, era una delle sue scopate indirette.
Il termine da poco citato è spesso utilizzato dalla sottoscritta per indicare quei particolari rendez-vuos che per la bionda al mio fianco erano fino a poco tempo prima frequenti e vari, e che consistevano sostanzialmente in scambi amorosi (il più delle volte senza preservativo) con il contraddistintivo requisito dell'ubriachezza. Le chiamo indirette perché il principale responsabile di questi incontri è l'assuefazione.
Non era mai capitato che si prendesse per qualcuno di questi individui, ma un certo Lorenzo le aveva penetrato il cuore... e non solo quello.
E io a causa di questi vari penetramenti ero costretta a farmi una serata all'Hollywood.
«Dai scrivi a tuo fratello, chiedigli se ci fa entrare in un tavolo gratis», «Per l'ennesima volta, non è-», «"non è mio fratello, è solamente acquisito, non abbiamo legami di sangue!" l'ho imparata a memoria ormai... devo recitare anche la parte in cui mi spieghi che i vostri si sono conosciuti dopo che siete nati o lascerai semplicemente che lo chiami tuo fratello?» mi scimmiottò e prese in giro, guardandomi con un sorrisetto furbo.
Interdetta, e anche un po' rassegnata, presi in mano il telefono, e guardando la mia migliore amica con gli occhi ridotti a fessure pigiai su uno dei contatti tra i recenti della rubrica.
«Ivan? Si, ti devo chiedere un favore» parlai al cellulare, guardando la ragazza al mio fianco muoversi freneticamente per contenere l'entusiasmo.
"Non ci sarà sempre Arti5ive a salvarti il culo" le mimai con la bocca.
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