Sentivo la musica scorrermi nel sangue.
Con gli occhi chiusi e la mente annebbiata dall'alcol, ballavo su uno dei cubi accanto alla console.
Sapevo di essere in un locale di Milano.
Sapevo chi mi ci avesse portata.
Non sapevo però che locale fosse, ne tantomeno dove la mia migliore amica si trovasse, dato che avevo deciso di abbandonarla e starmene per i fatti miei minuti prima.
Con la mano destra occupata da un gin tonic, utilizzavo la sinistra per giocare con i miei capelli.
Mi piaceva non pensare.
Odiavo dover andare a ballare per non pensare.
Ma ero lì. E incomprensibilmente quella sera avevo pregato io, i miei amici, di portarmici.
«Scendi principessa» sentii a malapena la voce di Mario.
Mi girai verso di lui e scossi la testa. «Ce ne andiamo Tea» continuò allora, ignorando i miei segnali di protesta.Si guardava attorno, come se aspettasse qualcuno da un momento all'altro, ma allo stesso tempo come se, quel qualcuno, volesse far di tutto per evitare di vederlo.
Sbuffai, scendendo molto sgraziatamente dalla console e appoggiandomi alla mano che Mario mi aveva offerto come sostegno.
«Riesci ad essere figa pure da ubriaca» blaterò concentrato sul percorso che avremmo dovuto fare per raggiungere l'uscita.
«Cami..?» chiesi.
«È con Lorenzo» si schiarì la voce.
Mi bloccai. Se c'era Lorenzo.... c'era anche lui.
Guardai il ragazzo al mio fianco allarmata. «Ce ne andiamo apposta» mi rassicurò.
Non feci in tempo a comprendere le sue parole però, che il metro e 85 di Matteo mi si piazzò davanti.
Incrociai il suo sguardo per decimi di secondo prima che in me crescesse un senso di disgusto che mi obbligò a distoglierlo.
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Cataclisma, Nerissima Serpe || [Instagram]
FanfictionPer spiegarti, siamo unici anche nel catrame Che ti prenderei su spalle se per terra lame Se mi cerchi nei tuoi occhi, poi ti puoi accecare Perché vivo dentro il buio come la polare (Uoh) I tuoi occhi luminosi, New York Piangeranno tante volte senz...