22; pochi attimi

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«Ho fatto più in fretta che potessi» entrò Camilla con il fiatone.

«Amore, è una situazione risolvibilissima» continuò lei venendomi in contro.

«Ci penso io, d'accordo? Devi stare tranquilla».

La bionda parlava freneticamente, abbracciandomi come se non ci vedessimo da una vita.

«Chiedo a mamma, lavorando in ospedale può sicuramente darvi una mano-»

«È negativo» la voce di Matteo interruppe qualunque cosa stesse dicendo, o fosse in procinto di dire, la ragazza.

Io non stavo ascoltando.

Stavo ancora pensando a quegli attimi in cui presi seriamente in considerazione la possibilità di diventare mamma.

E non solo questo.

Ma anche il fatto che il presunto responsabile era affianco a me mentre mi scarnificavo le unghie con i denti nell'attesa di ricevere una risposta.

Era passata ormai mezz'ora da quando il test aveva dato il suo risultato, e il moro mi teneva ancora la mano, che non aveva lasciato solo perché ero stata io a chiederglielo.

Camilla tirò un sospiro di sollievo, sfregandosi il volto con le mani ancora trepidanti.
Poi mi guardò, e mi stampò un bacio sulla testa.

Si alzò e dopo aver lanciato un'occhiata a Matteo se ne uscì con un: «Scendo a prenderti del gelato, trono fra due minuti».

Aspettai che la porta si chiudesse dietro di lei e mi rannicchiai sul petto del moro che mi strinse a se.

Cataclisma, Nerissima Serpe || [Instagram]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora