«Porca puttana, porca puttana, porca puttana» mi nascosi il volto tra le mani, reggendo il telefono che in quel momento era aperto su un'app ben precisa.
«Non mi fare questo.. porca puttana!» lasciai cadere l'iPhone a terra, recandomi in fretta in bagno.
Aprii il mobiletto del mio specchio e non trovai ciò che stavo cercando.
Ovviamente.
Non so perché lo cercai nel mio bagno. Non avevo mai comprato uno di quei cosi, ma la mia testa sperava potesse materializzarvisi così da evitarmi il disagio di dover uscire di casa per quel motivo.
Sbattei l'anta e ri-corsi in salotto, raccogliendo il mio telefono per chiamare Camilla.
Uno squillo.
Due squilli.
Tre squilli.
Quattro squilli.Buttai giù.
Cazzo.
Il mio cuore sapeva benissimo chi avrei dovuto chiamare. Ma la mia testa me lo impediva categoricamente.
Rimasi immobile per qualche minuto a fissare il vuoto, e ad ascoltare il mio dibattito interiore.
«Fanculo» mi accovacciai a terra massaggiandomi il collo con le mani gelide dall'ansia.
Feci partire una seconda chiamata.
Uno squillo.
«Tea??»
«Ho bisogno di un favore, mi serve che vieni qui» la voce mi si spezzò a metà frase.
«Cosa è successo?!» il suo tono allarmato mi fece rabbrividire.
«Ascolta, ho bisogno che passi in farmacia prima» dissi con le lacrime agli occhi.
Cercai di calmarmi.
A 23 anni non sarei diventata una di quelle poverine.
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Cataclisma, Nerissima Serpe || [Instagram]
FanfictionPer spiegarti, siamo unici anche nel catrame Che ti prenderei su spalle se per terra lame Se mi cerchi nei tuoi occhi, poi ti puoi accecare Perché vivo dentro il buio come la polare (Uoh) I tuoi occhi luminosi, New York Piangeranno tante volte senz...