𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟑

182 39 138
                                    

FILIPPO

1 giugno 2023

Sister: Che fai? Io e Paolo ci prendiamo un aperitivo in San Nicola... Ti va di raggiungerci? 😁😁

Bambi: Sto andando a prendere lo scooter per tornare a casa... 🛵 ok, dai. 😋 Siete da Gianni? 💕

Sister: yessssss! Come sempre! Ti aspettiamo per ordinare 🙌🏻🍹

***

Dopo aver lasciato lo scooter sotto casa, raggiunsi Noemi e Paolo in meno di un quarto d'ora. Avevano occupato un tavolino nel dehor del nostro bar preferito e avevano la testa immersa in uno dei loro telefoni. Stavano discutendo di qualcosa ed erano talmente concentrati che non si erano resi conto del mio arrivo.

«Cosa state guardando?» Mi intromisi.

Sobbalzarono, facendo cozzare le loro fronti. Cercarono di girare il cellulare in modo che non lo vedessi, ma il risultato fu che lo fecero cadere a terra. Proprio accanto ai miei piedi.

Che idioti!

Lo raccolsi e, ovviamente, sbirciai sullo schermo ancora attivo: sex toys. Non avevo dubbi.

Alzai gli occhi al cielo e presi posto di fronte a loro.

«Ridammi il telefono. Non è come pensi.» Si mise sulla difensiva Paolo.

«Oh, è proprio come pensi, invece. Dovresti dare un'occhiata anche tu a quel sito, Bambi. C'è un sacco di roba interessante.» Noemi lanciò uno sguardo malizioso al suo ragazzo, che arrossì come una scolaretta mentre si sistemava gli occhiali alla Clark Kent sul naso con un tic nervoso.

«Interessante.» Le risposi scorrendo tra i prodotti. «Posso aggiungere al carrello un vibratore multi-velocità? Oppure, aspetta... come si chiamano quei cosi in silicone per simulare i pomp...»

«Adesso basta! State esagerando come al solito!» Paolo mi strappò il dispositivo dalle mani e ci fissò con uno sguardo truce. Io e mia sorella scoppiammo a ridere.

«Perché tutte le volte dovete mettermi in imbarazzo?» Non si sarebbe mai abituato alla nostra volgarità, ed era il motivo per cui, ogni tanto, ci divertivamo a prenderlo in giro.

«Paul, è che ce la rendi troppo facile. E poi sei sexy quando ti arrabbi.» Noemi gli posò la testa sulla spalla e gli accarezzò il braccio con tenerezza.

Stavano insieme da un anno e mezzo e si erano conosciuti nel breve periodo in cui io avevo frequentato Valerio, prima che si mettesse con Samuele. Paolo e Vale erano coinquilini da quasi cinque anni, e casa loro era diventata uno dei ritrovi principali per passare le serate tra amici.

«Ha ragione mia sorella. Una volta mi divertivo a tormentare Samu, ma ormai non c'è più gusto con lui... mi sei rimasto solo tu.» Soffiai un bacio sulla mano nella sua direzione, e lui fece il gesto di scansarlo. Un vero burbero, quando ci si metteva.

Paolo e Noemi erano una coppia agli antipodi, ma che si compensava perfettamente: lei solare e sempre pronta alla battuta - del resto, era la mia gemella - lui timido e fin troppo razionale. Quelle relazioni su cui non avresti scommesso un centesimo, ma che poi ti stupiscono dimostrando che in amore non ci sono regole.

O quasi. Tipo: non perdere la testa per uno già fidanzato. O per essere più precisi: non perdere la testa per uno già fidanzato da almeno dieci anni con uno che pesa più di cento chili di puri muscoli. E, possibilmente, evitare di scoparci. Una sola regola, molto elementare, che ero riuscito a infrangere.

Sunshine (You're my... vol. 2 - BoyXBoy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora