𝑺𝑬𝑪𝑶𝑵𝑫𝑨 𝑷𝑨𝑹𝑻𝑬 - 𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟏𝟖

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FILIPPO

22 luglio 2023

Quel giorno era il primo sabato senza esami imminenti. Mi ero tenuto per settembre solo l'orale di diritto commerciale, che non ero ancora riuscito a preparare perché la mia mente aveva fatto fatica a concentrarsi su due materie in contemporanea. Mi ero sforzato per qualche giorno, poi avevo rinunciato e deciso di completare solo l'esame di marketing.

Finalmente, potevo godermi un po' di vacanza. Non avevo grandi piani per l'estate. Mia sorella e Paolo sarebbero andati una settimana al mare in Croazia, mentre Vale e Samu avevano organizzato il tour della Costiera Amalfitana e avrebbero passato un paio di giorni a Napoli dai loro amici Leonardo, meglio noto come Lionel94, e Francesco. Pietro aveva già organizzato due settimane in Thailandia e, fortunatamente, era troppo tardi perché mi unissi alla sua avventura.

L'unica alternativa valida era l'invito da parte di Daniela per andare in Grecia con le sue amiche, ma non ero dell'umore adatto per fare una vacanza dettata da serate fuori e feste in discoteca. Dunque, alla fine, sarei rimasto a Genova, rintanato tutto agosto nella casa al mare di famiglia. Mi sarei rilassato in spiaggia senza spendere un centesimo. Un po' triste per un ragazzo della mia età ma, del resto, ero già stato qualche giorno a Barcellona in primavera e avrei cercato di organizzare all'ultimo minuto il Lucca Comics a fine ottobre.

Le ultime tre settimane erano volate via velocemente; le avevo passate a studiare, andare in giro con i miei amici e... frequentare Pietro. In quel momento eravamo insieme in camera mia, in attesa che arrivasse l'ora per uscire a far serata. Lui seduto sul mio divano e io coricato con la testa posata sul suo grembo, a leggere rispettivamente la guida della Thailandia del National Geographic e l'ultimo romanzo di McEwan. Per qualche ignota ragione, non mi sentivo a mio agio a leggere manga o romance in sua presenza, così ne avevo approfittato per iniziare un libro di narrativa che da troppo tempo sostava sulla mia "pila della vergogna".

«Che stai leggendo?» Indagò, senza alzare gli occhi dalla sua guida.

«Lo scarafaggio di Ian McEwan. Lo conosci?»

«No, di che parla?»

«Di uno scarafaggio che si incarna nel corpo del primo ministro inglese. È una sorta di pamphlet satirico che critica la Brexit.»

«Interessante, non pensavo ti piacessero libri del genere.»

Interruppi la lettura per alzare lo sguardo verso di lui e scoccargli un'occhiataccia. Lui la ricambiò perplesso, ma poi capì cosa mi avesse infastidito.

«Cioè... credevo che preferissi romanzi d'evasione.» Cercò di rimediare.

«Beh, ogni tanto mi piace dedicarmi anche a qualcosa di più impegnativo e che apra la mente.» Bofonchiai, anche se non avevo proprio nulla di cui giustificarmi. «Non sei l'unico intellettuale qua.»

«Non intendevo quello ma... va bene, scusami. Come posso farmi perdonare?»

«Niente, non importa.» Lo liquidai tornando a leggere.

Mancavano un paio di pagine alla fine del capitolo, quando sentii dita curiose percorrermi il braccio. La pelle d'oca si innescò in automatico, enfatizzata da un'altra mano impegnata a farmi i grattini sulla testa. Chiusi gli occhi abbandonando il libro sul petto, e mi lasciai andare a quella sensazione gradevole che aveva attivato tutti i sensori del piacere. Strusciai la testa contro quelle dita carezzevoli e percepii l'eccitazione di Pietro contro la mia nuca. Aveva voglia di me ed eravamo soli in casa. Il risentimento provato nei suoi confronti qualche minuto prima era già sparito.

«Posso toccarti un po'?» chiese, mentre mi scopriva l'addome e faceva scivolare la mano sotto l'elastico delle mutande. Non ebbi neanche il tempo di rispondere, che mi aveva già afferrato il cazzo con decisione strappandomi un gemito. Iniziò a massaggiarmi come meglio poteva, considerando l'ostacolo dei bermuda, e io mi spinsi contro la sua mano alla ricerca del mio benessere.

Sunshine (You're my... vol. 2 - BoyXBoy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora