𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟏𝟒

177 36 140
                                    

ENRICO

24 giugno 2023

Non è possibile.
È un incubo.

O un sogno, perché vedere Filippo non si associava mai a qualcosa di negativo. A meno che Brando non si accorgesse della sua presenza e, in quel caso, il rischio che si tramutasse tutto in un vero incubo sarebbe stato molto alto.

Quante possibilità c'erano che ci incontrassimo nello stesso ristorante la sera di San Giovanni? Ok che la Manuelina era molto famoso e gettonato... però, cavolo, quello sembrava proprio un bello scherzo del destino.

Cercai di assumere un'espressione disinvolta mentre ci avvicinavamo al nostro tavolo, e feci in modo di sedermi in un posto che mi permettesse di tenere la situazione sotto controllo. Quella a cui stavo per partecipare era la cena di fine anno organizzata dai colleghi di Brando, prima che iniziassero ad alternarsi per le ferie estive e non essere mai tutti disponibili. Avevo deciso di accettare l'invito perché non mi andava di passare la serata da solo, e Brando sembrava contento che fossi con lui. Ero l'unico compagno semplicemente perché tutti i suoi cinque colleghi erano single o con frequentazioni ancora poco impegnative.

Fino a qualche mese fa, mi sarei chiesto se Brando fosse stato a letto con qualcuno di loro, ma ora... i miei interessi erano rivolti altrove.

Sbirciai verso il tavolo di Filippo per osservare meglio la sua compagnia. Era un gruppo misto di ragazzi e ragazze, forse compagni dell'università? Non mi sembrava che ci fossero i suoi amici che avevo conosciuto alla festa di laurea di Paolo, ma notai che il ragazzo che aveva accanto, un ricciolino che si atteggiava ad anima della festa, si stava prendendo un sacco di confidenza con lui: gli aveva posato un braccio sulla spalla, gesto che non aveva riservato all'amica seduta sull'altro lato, e spesso gli sussurrava qualcosa all'orecchio con un'espressione languida che mi faceva contorcere le budella per il nervoso. Dopo il primo sguardo, Filippo aveva deciso di ignorarmi e dedicarsi alle attenzioni del suo affascinante vicino. Era lui il ragazzo con cui aveva avuto l'appuntamento il giorno del nostro picnic?

Enrico, sei proprio un coglione... non sono affari tuoi chi Filippo decide di frequentare.

Per fortuna, la cameriera passò a prendere le nostre ordinazioni e potei tornare qualche momento a fare finta che stesse andando tutto bene.

Quando si allontanò, però, fui di nuovo concentrato su Filippo. Del resto, nessuno della mia compagnia mi stava prestando attenzione, troppo impegnati a parlare degli ultimi programmi di fitness più popolari quell'anno.

Spazientito, presi il cellulare e gli mandai un messaggio:

@e.dema94: è lui il tipo dell'appuntamento?

@Fil_the_sunshine: Da cosa l'hai dedotto? 😏

La interpretai come una risposta affermativa. Non avrebbe dovuto bruciarmi, non avevo il diritto di provare certi sentimenti... eppure, la gelosia poteva essere una brutta bestia, anche quando del tutto inopportuna.

@e.dema94: Da come vorrebbe sbranarti con lo sguardo!!

Ok, mi stavo inerpicando in un gioco molto pericoloso, ma ormai ero in ballo.

@Fil_the_sunshine: Più che con lo sguardo, mi ha appena sussurrato che vorrebbe farlo con la bocca... ❤️‍🔥 e puoi immaginare da cosa vorrebbe partire 🍆

Decisamente molto pericoloso, e potevo capirlo dal cavallo dei pantaloni che si era fatto improvvisamente stretto. Mi era bastato un suo messaggio sconcio a farmelo venire duro.

Sunshine (You're my... vol. 2 - BoyXBoy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora