Il Telefono

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Il sole regalava agli spettatori pennellate sfumate di rosa al cielo. Yuvraj dovette schivare diversi lavoratori che si fermavano improvvisamente in mezzo alla via per fotografarlo.

Salì velocemente le scale. Aveva perso più tempo del previsto per rintracciare le famiglie dei quattro ragazzi.

Entrò nell'appartamento buio. Recuperò, dal tavolo della cucina, il pacco Amazon giunto la mattina. Si diresse senza indugio nella camera posta in fondo al corridoio.

Un enorme peluche di una rana ne bloccava l'ingresso. Lo spostò delicatamente e aprì la porta.

La bara giaceva al centro esatto della camera, il pavimento a mosaico non era più visibile da anni ormai. Una coltre di piccoli esserini morbidi giaceva su di esso.

Yuvraj si incamminò cercando di non schiacciarli. Una giraffa con gli occhi sporgenti oscillò e lui fu pronto a prenderla prima che la pesante testa toccasse il suolo.

Si posizionò immobile accanto alla bara e attese l'imminente risveglio del suo signore

Carmilla

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Carmilla. Di Grazia. Potrei conoscere il motivo del recente cambio di look di Papino. Non che mi stia lamentando. Anzi lo adoro. Mi ricorda tanto i miei piccoli piumati all'Inferno. Chissà come manco loro. Non avranno più nessuno che li frusta e li obbliga ad indossare le finte code...

«Papino, Asmodeo chiede delucidazioni riguardo alle piume»  Carmilla ringrazia, solo  col movimento delle labbra, Yuvraj mentre recupera dal vassoio una sacca di sangue gruppo B.

Papino succhia rumorosamente la sua preferita, Gruppo 0, con evidente avidità.

«Un tempo avrei potuto fornirvi qualche fanciullo per placare la vostra fame. Mi duole che dobbiate accontentarvi» Yuvraj abbassa il capo deluso da sé stesso.

«Non puoi incolparti dei tempi che mutano» gli rispose con un sorriso rosso carmino Papino «riguardo alla tua domanda, Asmodeo, ho scelto di rivisitare il look in tuo onore. Dopotutto sei un ospite illustre, anche se avremmo preferito incontrarti in altre circostanze»  

«Mi sono permesso di effettuare l'ordine ieri» Yuvraj alza il mento fiero e sorride a Carmilla.

Papino scuote il capo per annuire e la fascetta in pizzo fucsia scivola un poco più in basso sulla fronte. La piuma di struzzo, rosa ovviamente, si muove su e giù seguendo il movimento.

Se avessi gli occhi piangerei e mi si sbaverebbe tutto l'eyeliner. Sappi che quando, spero mai, andrai in pensione avrai l'ingresso gratuito per l'eternità nell'area VIP mio locale.

«Asmodeo ti ha regalato l'ingresso gratis al suo locale come ringraziamento» riassume Carmilla velocemente.

Ragazza dovresti fare un corso di scrittura creativa, o di loquacità. Hai seri problemi. Beh... chi non ne ha in questa stanza...

«Oh! Ti ringrazio» Papino svuota la sua sacca e la consegna a Yuvraj «Un domani sarà difficile ambientarsi»

«Procediamo a parlare delle ultime scoperte di Yuvraj?» Carmilla vuole immediatamente cambiare discorso. Non ama pensare al giorno del pensionamento di Papino. A quando il suo corpo diventerà cenere e l'ampolla, custodita da Satana in persona, si frantumerà liberando la sua anima. Lei non potrà più incontrarlo, almeno per qualche secolo, finché non sarà possibile effettuare un'evocazione. Papino, come tutti i vampiri e i loro servitori, non muoiono mai realmente. Cessata l'esistenza terrena diventano demoni. La schiera di bodyguard di Satana è composta solamente da ex vampiri. Papino diventerà uno di loro, e Yuvraj  continuerà a servirlo anche all'Inferno.

Il servitore annuisce «Ho rintracciato tutte e quattro le famiglie dei ragazzi. Sono figli di personaggi illustri della società milanese e i genitori non hanno ancora denunciato la scomparsa. Dalle mie ricerche è emerso che erano dediti all'uso di droga e la spacciavano anche. Uno di loro era stato denunciato per stupro. Gli altri tre continuavano ad avere la fedina penale pulita solo grazie al sovvenzionamento della famiglia» Yuvraj recupera la sacca che Carmilla gli porge e l'appoggia sul vassoio «è stato denunciato il furto del libro usato per l'evocazione. A quanto pare era una prima stampa del '700, di un certo valore, di "Riti e magie della corte" autore sconosciuto»

«Abbiamo il libro. Basterà recuperare un'edizione più recente» la piuma in testa di Papino ora oscilla a destra e a sinistra, come una coda che scodinzola.

«Sei per caso riuscito a capire chi di loro fosse l'Evocatore?» chiede Carmilla.

 Yuvraj scuote il capo «Purtroppo no»

Qui posso venire in aiuto io. Li ho mandati all'Inferno, no? Dobbiamo solamente fare una piccola telefonata.

«Telefonare?» chiede ad alta voce Carmilla.

Esiste un telefono con linea diretta all'Inferno. Piccina mia non lo sapevi? Eppure Papino un tempo lo usava per chiamare quel demone amico di mio cugino....

Carmilla apre la bocca per porre la domanda ma Papino la interrompe.

«Il Telefono è stato requisito dal Vaticano»

«Il Telefono è stato requisito dal Vaticano»

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