10. Danza fino a che non sei morto

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Capitano, ora devi spiegarmi una cosa.

Perché per favore non cerchi di intercedere in qualche modo, magari comparendo nei sogni di Penelope o qualcosa del genere, e non le suggerisci con tanto amore di piantarla con questa stronzata delle lettere?

Ho letto da qualche parte che potete farlo, voi Umani. Entrare nei sogni degli altri, intendo. Tipo che a un certo punto ti ritrovi un tuo vecchio parente morto e quello ti rivela quali numeri giocarsi al casinò. Che roba! Beh, mi chiedo perché non ve ne approfittiate tutti, allora.

Forse non tutti i parenti morti sono provvidenziali.

Noi Stratioti non possiamo neanche sognare, pensa che sfiga. Ecco perché quasi nessuno di noi gioca d'azzardo, credo.

Comunque, non è di questo che volevo parlarti, accidenti. Spero che tu sia una di quelle che va in giro nei cervelli dei suoi cari a consigliare che colore indossare per avere fortuna imperitura o altre stronzate simili. Quell'Umana non capisce quale sia il sottile confine tra l'essere inopportuna e il diventare una potenziale vittima di omicidio.

Io capisco tutto, Blue, sul serio. Mi sto sforzando il più possibile di far buon viso a cattivo gioco, di comprendere quanto questa ridicola manfrina di scriverti delle lettere sia importante nel codice emotivo degli umani. Ma, cavolo, la vostra specie è totalizzante! Siete peggio dei Rampicanti delle Sabbie di Glimpse, vi attaccate visceralmente alle mura delle case e risucchiate i cervelli degli ospiti mentre dormono.

E il bello è che, se poi noi altri pretendiamo il minimo rispetto da parte vostra, per esempio chiudere un occhio se uno Stratiota per sbaglio perde le staffe e ringhia contro l'intero equipaggio, non ci pensate due volte ad additarci come barbari incivili. Questo lo avete in comune con i Protoi: dare per scontato che il vostro punto di vista sia universale. Anche se forse, nella mia scala di valori, siete un pelino meglio di quelli lì. Almeno voi non mangiate melma liquida e non covate le uova.

...

Mi sto ancora lamentando, accidenti.

***

"Squadra di Runa Quattordicesima, com'è la situazione lì da voi?"

"Squadra Maric, qui parla il Tenente Mark Folks della squadra di Runa Quattordicesima. Noi siamo nella zona oltre il portale del Cluster A, qui la situazione è tranquilla, a parte qualche viaggiatore che ci ha già minacciati di morte se non sblocchiamo subito il traffico. Sicuramente Stratioti."

Ren alzò gli occhi al cielo. Certo, una conclusione ovvia. Idiota. Non glielo disse, era meglio non alimentare lo stereotipo dello Stratiota permaloso, anche se quell'umano sembrava già avere le idee ben chiare in merito. "Per tua informazione, sono unә Stratiota anche io... Umano."

Silenzio. Imbarazzante silenzio. "Beh, quel che è. È tutto, passo e chiudo." Sentì un vociare dall'alto capo del cercapersone. "Ah, no, aspetti, il Capitano Runa mi riferisce di dirle che le deve quaranta crediti."

"Andatevene affanculo! Sia il Capitano, sia tu, razzista pezzente." chiuse la chiamata. Ecco perché odiava parlare con i colleghi che non facevano parte della sua squadra. Anzi, a dirla tutta avrebbe evitato di parlare anche con alcuni di loro. Quella raccomandata di Soto, tanto per cominciare. E Cher, con la sua fastidiosa voce chiusa e nasale. E Akira, con quel sorriso da idiota perennemente stampato in faccia. Ma, a parte questo, con gli altri tre superstiti andava d'accordo.

Anche se a volte avrebbe voluto prendere a calci AxZ2000. Metaforicamente, s'intende. Anche perché, Ax era un modello incorporeo.

Scacciò quel pensiero dalla testa e procedette con la seconda squadra. "Richiesta di comunicazione con la Squadra di Danopolus. Sono il Tenente Ren Settantaduesimә della squadra Maric."

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