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Questo capitolo è una sorta di prequel della storia, vi consiglio di leggere il capitolo 9 per avere un po' più di contesto.

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BellaFaccia POV

Era l'ennesima volta che scappavo da palazzo di notte.

Sapevo che scappare di casa la sera era una cosa da adolescenti normali.

Non sapevo difendermi, ma farlo mi dava quell'assaggio di libertà che non potevo avere in quanto principe.
Dopo tutto meritavo pure io di avere un'adolescenza.
Forse ero giunto un po' in ritardo visti i miei 19 anni.

Camminare tra le vie meno illuminate cercando di non farmi vedere era rilassante.
In quella notte d'estate potevo sentire sia un piacevole tepore che il vento fresco sul mio viso.

Ma quelle vie erano anche le più povere.
Tra i vicoli larghi due metri scorgevi dall'alto i tetti di legno, pietra o alla peggio, paglia degli abitanti.
Quello era il lato nascosto della Capitale. Quello considerato marcio. Un muro di cinta lo separava dalle zone turistiche, dalle case dei ricchi in quarzo del nether e dai monumenti.

Camminando per quelle viuzze isolate, udii qualcosa. Era il suono di una persona, sembrava stesse piangendo.

Mano mano che avanzavo sentivo che mi avvicinavo all'origine del suono.

E mi imbattei in questo ragazzetto. Non sembrava più grande di me. Aveva i capelli un po' lunghi tenuti separati dalla fronte con una benda rossa. Non riuscivo a distinguere i tratti del viso, visto che aveva la faccia rivolta verso il basso, però lo sentivo singiozzare inconsolabilmente, seduto su dei gradini in pietra levigata, sotto l'unica lanterna funzionante nel raggio di centinaia di metri.

Decisi di vedere cosa avesse, magari potevo aiutarlo.

Mi sedetti vicino a lui.

BellaFaccia: Hey, ti ho sentito piangere e ho pensato di venirti a, ecco...aiutare.

Il ragazzo sollevò la testa e mi guardò con quegli occhi scuri e penetranti.

BellaFaccia: Mi vuoi dire cosa ti succede? Non potrò risolvere il tuo problema, ma sfogarti ti farà bene.

Il ragazzo si asciugò gli occhi al lembo della maglietta, rivelando qualche cicatrice sull'addome.

?: I miei compagni di addestramento sono a festeggiare la loro entrata nell'esercito.
BellaFaccia: Quindi...Sei triste perché non ti hanno accettato?
?: No, no, cioè- più o meno...

Il ragazzo sospirò, cercava di raccogliere i pensieri per pronunciare una frase sensata.

?: Io non ci credo che non rivedrò più un mio amico
BellaFaccia: Immagino che lui sia stato accettato e tu no.

Lui annuì. Potevo sentire che fosse amareggiato.

?: Intendo- sono estremamente felice per lui, anzi! Era il sogno di una vita di entrambi arruolarsi e combattere, è quello per cui siamo stati addestrati per tutta una vita! Ma quando ci ssiamo presentati...

Il tono del ragazzo ritornò cupo.

?: Quando ci siamo presentati, rimaneva solo un posto. Lo cedetti a lui, è questo che fa un buon amico, diamine! Non fraintendermi, sono estremamente felice, era il suo sogno adolescenziale, ma ho paura di non rivederlo mai più...
BellaFaccia: Hai paura che muoia sul campo di battaglia? O che semplicemente non torni mai più?
?: Diciamo entrambi...

Sentivo si stesse per rimettere a piangere. Era la prima volta che vedevo quel ragazzo, ma provavo empatia per lui.

?: Ecco, noi fino a qualche giorno fa eravamo...un po' più che amici. Il posto dove siamo stati noi per tutti questi anni non è molto...accogliente. Lui è stato aggredito ed è diventato abbastanza distaccato con me. Da un lato lo capisco, ma dall'altro...NON SO COSA HO FATTO DI MALE...

Scoppiò a piangere una seconda volta. Tra il sentirsi giudicato da uno sconosciuto per aver avuto una relazione con un altro uomo e l'amarezza del pensiero che una persona a cui tieni si vergogna di te, ma sua reazione era totalmente sensata e giustificata.

BellaFaccia: Avete provato a parlare?
?: N-no...

Si aciugò le lacrime.

?: Ho troppa paura della sua reazione, se mi rispondesse in malo modo perché è stanco di me?
BellaFaccia: Puoi tentare almeno. Sono sicuro che lui capirà.

Lui infine sorrise. Era un sorriso caldo e sincero.

?: Grazie! Se le cose andranno bene e ti riincontrerò, non ti ringrazierò mai abbastanza!
BellaFaccia: Figurati! Qual è il tuo nome?
?: Io mi chiamo Ermak. Ermak Zane.
BellaFaccia: Sono felice di averti conosciuto, Ermak. Adesso ritorna dai tuoi compagni, sicuramente qualcuno sarà in pensiero per te.

Lui si alzò, si voltò verso di me e mi rivolse un altro di quei sorrisi, imboccò una traversa e se ne andò.

Dopo che lui se ne andò, fu il momento anche per me di tagliare la corda.

Ritornai in quelle mura che tanto odiavo e non rividi mai più quel ragazzo.

ANGOLO AUTORE

Devo dire che mi piace scrivere capitoli deprimenti lol.

+è corto, ma allungarlo non era necessario

spero che il capitolo vi sia piaciuto, se è così, lasciami una stellina o un commento!

ciao!

-ricky

P.S. Mi sono ispirato alla prima clip del video per questo capitolo

[👑]𝙸𝚕 𝚙𝚛𝚒𝚗𝚌𝚒𝚙𝚎 𝚎 𝙸𝚕 𝚌𝚊𝚟𝚊𝚕𝚒𝚎𝚛𝚎-𝙺𝚎𝚗𝚍𝚊𝚏𝚊𝚌𝚌𝚒𝚊-🇮🇹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora