capitolo 10

0 0 0
                                    

La lezione di Inglese finisce in fretta ma pochi minuti dopo mi sale il panico perché è arrivato il momento del test di matematica e nonostante abbia studiato quasi tutta la notte non ricordo proprio nulla, entro in aula notando subito che c'è Jason e stranamente si siede accanto a me, cerco di spostarmi di banco ma me lo impedisce, decido di sorvolare la cosa perché il problema più grande non è questo così decido di aprire il libro e ripassare ma non faccio in tempo perché vengono subito consegnate le verifiche.
Inizio a fare il test, decido di fare prima le cose più semplici o che ricordo ma sono veramente poche, l'ultima cosa che vorrei è andare male ad una verifica perciò mi faccio prendere dal panico fino a quando non vedo Jason che mi passa un bigliettino
'la risposta è la C'
Che cosa!? Sta davvero cercando di aiutarmi, quel tipo va peggio di me in matematica quindi non ci penso proprio a copiare da lui però in preda alla disperazione, cedo e decido di copiare nonostante fosse la cosa sbagliata.
A test finito non sono per niente tranquilla, ho paura che il test possa andare male però sono le parole di Jason ad interrompere i miei pensieri
"Sai, inizialmente mi ero seduto accanto a te per copiare" ammette ridacchiando, però continua dicendo "ma ho visto che eri in preda al panico quindi per quando non sapessi nulla anche io ho deciso di darti una mano lo stesso"
Cosa!? Erano risposte sbagliate??
Okay Sarah non c'è da meravigliarsi però...
"G-grazie del gesto ma non mi serviva il tuo aiuto soprattutto se sono risposte sbagliate" rispondo agitata
"Allora perché hai comunque continuato a copiare Miller?"
Un' altro momento di imbarazzo sta per arrivare ed io decido di non dire niente
Jason mi sorride e se ne va via.
Penso e ripenso a ciò che è appena successo
Jason che decide di aiutarmi? Beh aveva detto che voleva provare ad essere mio amico ma io lo odio lo stesso, poi continuo a pensare quello che mi ha detto Oliver.
Decido di fare una pausa e andare al bar, vedo Sahara che mangia una barretta energetica
"Hey!" Mi avvicino a lei
"Heilà, hai visto mia sorella per caso?"
"Lily? No non l'ho vista" rispondo mentre mi porto una mano al mento
"Comunque in ogni caso, abbiamo la lezione di letteratura insieme, ti va se ci avviamo?"
"Come facevi a saper-"
"Semplice"continua "prima non ti conoscevo ma i tuoi capelli neri e i tuoi occhi verdi risaltano dappertutto"
"Oh grazie del complimento, ma non-" cerco di parlare ma mi interrompe di nuovo
"Niente ma, sei bellissima Sary sono sicura che presto troverai un uomo che ti amerà, sempre se non lo hai già" mi rassicura
"No non sono fidanzata e per ora non ho intenzione di farlo perché non mi piace nessuno" continuiamo a parlare mentre ci avviamo nell' aula
"Ho parecchi amici maschi quindi ti conviene darmi ascolto" fa un piccolo sorriso
"Più tosto tu sei fidanzata?" Dico ribaltando la situazione
"Io? N-no però ho avuto un ex, ci abbiamo provato due volte ma alla fine non è andata bene"
"Oh capisco,mi dispiace,non pensavo.."rispondo mortificata sapendo di aver toccato un tasto dolente
"Tranquilla Sary"
Due minuti dopo inizia la lezione e la nostra chiacchierata si interrompe lì.
La lezione di letteratura passa in un modo talmente veloce che speravo ci fosse un' altra ora.
Esco dall' aula e mi preparo per andare a casa,sono stanchissima ma ad un tratto vedo charlotte che mi lancia un' occhiataccia e si precipita addosso.
"Oh eccoti qui ciccina, sei quella che ha rubato il mio ragazzo in un batter d'occhio, devi avere una dote eh" mi dice con area di sfida
Cosa?!?? Che sarebbe questa storia?
"Io non ho fatto un bel niente"
"Certo Miller, aver litigato per colpa tua è niente e poi..." Aggiunge "stamattina durante il test di matematica c'ero anche io e voi due non mi avete notata, soprattutto Jason mi ha ignorata per stare con te!"
Continua a dirmi cattiverie su cattiverie e a buttarmi colpe non mie addosso.
"Per tua informazione io odio Jason e se stamattina non ti ha calcolato è colpa sua, fatto stà che se oggi si è seduto accanto a me è perché voleva copiare non per altro e che sia ben chiaro che io li non lo volevo" le ripeto
"Quindi stai insinuando che io non sono brava in matematica Miller?" Sbotta contro di me
"Non so come vai in matematica Hall" le dico con la stessa area di sfida che aveva lei prima.
Alza gli occhi al cielo e va via.
Io vado alla fermata e aspetto il bus, quando varco la porta di casa vedo mia madre felicissima
"Mamma che ci fai qui?" Le dico
"Oh scusami ho dimenticato di dirti che oggi per me era una giornata libera a lavoro"
Entro in casa e mi guardo un attimo a torno per capire perché ha quel sorriso in volto.
"Tutto okay?" Chiedo
"Sarah devo dirti una cosa"
Ci siamo...
"Dimmi"
Prendiamo un bicchiere d'acqua e ci sediamo nel salotto
"Diciamo che non saremo le solite in famiglia" dice ridendo sotto i baffi
"Non capisco"
"Ci sono dei nuovi arrivati in famiglia" replica un po' più seria
"La zia ha fatto altri figli?"
"No, non parlo di familiari Sarah"
"Allora di chi?"
"Di noi"
Continuo a non capire così ironicamente dico "sei incinta?"
"Ti ricordo che non hai un padre da due anni" queste parole mi fanno venire un velo di tristezza.
"Ero ironica mamma"
"Fatto sta che non sei lontana" mi dice
Continuo a pensare ma le idee che mi faccio non mi piacciono.
"Sarah, ho trovato un compagno" ed è lì, lì che il mondo mi è crollato addosso, appena ha detto quelle parole ho sentito un macigno sulla schiena, non riesco ad immaginare questo futuro, non era previsto, io rivoglio mio padre non un patrigno.

Voglio solo teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora