𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟏𝟏

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ANDREA'S POV

Appena il mio sguardo si posa su di lei, avverto una strana sensazione allo stomaco.

Si avvicina e ci salutiamo con i due baci sulle guance.

"Che eleganza." ridacchio io osservandola
"Visto?" dice ridacchiando
"Prego, madame." dico aprendole lo sportello
"La ringrazio." dice reggendomi il gioco.

Entro anche io in macchina.

"Dove andiamo?" mi domanda
"Sei troppo impaziente, appena arriviamo vedrai." dico divertito dalla sua impazienza inesistente.

Noto che sta per aprire bocca.

"Niente domande, tanto non ti rispondo." rido io
"Sei cattivo." dice mettendo il broncio
"Appena arriviamo scommetto che questo broncio da bambina che hai scomparirà." dico
"Lo spero per te." dice poggiando la testa al finestrino.

SILVIA'S POV

***

Finalmente arriviamo e la mia curiosità verrà colmata da qui a 10 secondi.

"Ma che gentiluomo." ridacchio leggermente non appena Andrea mi apre la portiera
"Prego Madame." dice reggendomi il gioco
"La ringrazio." dico.

Alzo lo sguardo e rimango a bocca aperta.

Dobbiamo ancora entrare, ma essendo all'esterno già si vede tutto.

Usciamo dal parcheggio esterno apposito e ad accoglierci c'è un'entrata stupenda.

Il prato verde che accoglie dei tavoli arredati con delle sedie stupende.

La passerella di legno che collega il prato, ai tavoli 'interni', che in realtà sono coperti solo da sopra.

(perdonatemi ma ho cercato di descriverlo al meglio dal momento in cui non trovavo le foto😭)

Le luci sono il tocco di classe.

Collegano tutti e 4 i vertici di quella specie di tettoia.

Ai lati di ogni tavolo ci sono quattro lanterne.

Sembrerò un bambina, ma io amo queste cose.

"Ma è bellissimo." dico a bocca aperta
"Ora la smetterai di mettermi il broncio?" dice ironico
"Ci puoi contare." dico analizzando per bene ogni minimo dettaglio
"Dai andiamo." dice.

L'emozione arriva alle stelle non appena dopo quella frase, Andrea mi prende per mano.

Mi giro di scatto verso di lui e mi sorride, cosa che viene ricambiata.

"Buonasera, ho prenotato un tavolo per due." dice Andrea al cameriere
"Si, cognome?"
"Cambiaso." dice
"Perfetto, seguitemi."

Il cameriere ci porta al tavolo, a parer mio il più bello che c'è.

É sotto le luci e molto discreto.

"Allora." comincio io
"Posso sapere perché mi hai portata qui?" domando
"Perché?Ti da fastidio?"
"Assolutamente no." dico reggendogli il gioco
"Ricordami da quanto sei qui?" dice poi curioso
"3 settimane e mezzo, quasi un mese." dico.

ANDREA'S POV

Tre settimane e mezzo.

Ci sono volute solo tre settimane e mezzo per permettere a questa ragazza di fare breccia nel mio cuore.

Mi ero promesso che dopo Gaia mi sarei dovuto concentrare sul calcio.

Era la mia unica regola.

Ma si sa no?Le regole sono fatte per essere infrante giusto?

E lei mi ha permesso di farlo.

Mi ha permesso di infrangere l'unica regola che avrei dovuto rispettare come i 10 comandamenti.

SKIP TIME

"Piaciuta la cena?" domando
"Tantissimo, anzi grazie mille."
"Figurati, ti va un gelato?"
"Certo, però pago io questa volta." dice
"Vedremo."

Si perché abbiamo avuto una mezza discussione su chi dovesse pagare, ovviamente alla fine ho pagato io.

Questa é un'altra cosa che mi attrae, prima di Gaia e durante, l'interesse delle ragazze era solo dei soldi, ma con lei é diverso, forse perché i soldi non le mancano, o forse perché é diversa dalle altre, ma in ogni caso-

I miei pensieri vengono interrotti.

"Andrea?Ci sei?" dice Silvia sventolandomi la mano davanti agli occhi
"Si, dicevi?"
"Domani vengo agli allenamenti, posso allenarmi con voi?"
"Certo, non devi neanche chiedere, tanto ormai i ragazzi ti vogliono bene, gli farebbe solo piacere."
"Perfetto." dice sorridendo.

SILVIA'S POV

Arriviamo in gelateria.

"Che gusti vuoi?" mi chiede Andrea
"Oreo." dico
"Perfetto." dice
"Cazzo, ho dimenticato le chiavi attaccate alla macchina, potresti andarle a prendere?" mi chiede
"Si, torno subito." dico.

Vado alla macchina e la apro, sfilo le chiavi e con il tasto la chiudo definitivamente.

Appena torno vedo Andrea con due coni in mano.

"Ecco a te." dice porgendomi il cono Oreo con tanto di cucchiaio di plastica
"Hai pagato?" domando
"Si."
"Mi hai mandata a prendere le chiavi per pagare?"
"Nah." dice
"Dai, ti avevo detto che avrei pagato io il gelato." dico
"No, pago io, con me funziona così." dice
"La prossima volta ti offro qualcosa allora."
"Ci penserò." dice.

SKIP TIME

"Sono stato molto bene con te stasera." dice sull'uscio della porta di casa mia
"Anche io, anzi grazie per tutto." dico
"Ma va, figurati, lo faccio con piacere." dice.

Gli sorrido e per un attimo il tempo sembra fermarsi.

i nostri occhi si incatenano l'uni con gli altri.

Rimaniamo così mentre i nostri visi si avvicinano sempre di più e le nostre labbra sembrano come due calamite.

Il suo sguardo fa su e giù dai miei occhi alle mie labbra.

Mi lecco il labbro inferiore mentre continuiamo ad avvicinarci sempre di più.

Sento le sue mani poggiarsi sui miei fianchi mentre io poggio le mie sul suo viso.

"Sei bellissima con questo vestito." dice.

Subito dopo sento una pressione sulle labbra.

Ci stiamo baciando.

Un bacio delicato, uno di quei baci dal quale non ti staccheresti mai.

Un bacio che si trasforma.

Mi chiede l'accesso con la lingua che non tarda ad arrivare.

Sento la sua lingua premere contro la mia.

Per mancanza di fiato ci stacchiamo.

Entrambi abbiamo le labbra rosse.

Ci guardiamo e sorridiamo.

"Allora io vado." dico indicando la porta alle mie spalle
"Buonanotte." dico sorridendogli
"Buonanotte." ricambia lui.

SPAZIO AUTRICE

finalmenteeee, era ora direi.

che ne pensate di questo bacio?

cosa succederà secondo voi?

grazie dei commenti e delle stelline⭐️❤️

vi amo❤️
~Silvia🍇

𝐥𝐢𝐤𝐞 𝐚𝐧 𝐢𝐝𝐨𝐥||andrea cambiaso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora