SILVIA'S POV
Il sole filtra attraverso le tende della cucina, gettando una luce calda e dorata sui volti sorridenti dei miei bambini.
Elisa e Nicolò sono seduti al tavolo, intenti a colorare un disegno che ha riempito il nostro frigorifero di colori vivaci.
Osservo i loro sguardi concentrati, il modo in cui la loro creatività si esprime su quel foglio bianco, e sento una profonda gioia nel cuore.
Andrea entra in cucina, ancora in tuta, con i capelli scompigliati dopo una mattinata di allenamenti.
La sua presenza riempie la stanza di energia e calore.
«Ma come siete bravi!», saluta, chinandosi per dare un bacio sulla fronte ad Elisa, che alza gli occhi verso di lui, illuminata da un sorriso.
«Papà, guarda!», esclama Nicolò, sollevando il disegno con orgoglio.È un mix di colori che rappresenta la nostra famiglia: quattro figure abbracciate sotto un grande sole giallo.
La visione di quella semplicità e bellezza mi fa venire la pelle d'oca.
«È stupendo!», risponde Andrea, il suo sguardo carico di amore.
La sua approvazione fa brillare gli occhi di Nicolò ed Elisa, e io non posso fare a meno di sorridere.
Sono così grata per questi momenti, per la vita che abbiamo costruito insieme.
La nostra casa è diventata un rifugio di risate e amore, un luogo dove i sogni si intrecciano con la quotidianità.
Ogni giorno porta nuove sfide, ma affrontiamo tutto insieme, come una squadra.
La felicità è nei piccoli dettagli: la colazione condivisa, le serate in famiglia, le corse nei parchi.
Oggi è una di quelle giornate in cui ci sentiamo particolarmente ispirati.
«Che ne dite di un picnic al parco?» propone, e i loro volti si illuminano all'istante.
Io annuisco, entusiasta, e in pochi minuti siamo pronti, i cestini colmi di prelibatezze e una coperta arrotolata sotto il braccio.
Arriviamo al parco, e il profumo dell'erba fresca e dei fiori ci avvolge.
I bambini si lanciano subito verso il prato, mentre Andrea e io ci fermiamo un attimo a osservare.
Il tempo sembra fermarsi mentre li guardiamo correre, liberi e felici.
«Non avrei mai immaginato che la vita potesse essere così bella» confido a Andrea, il cui sorriso è riflesso nei miei occhi
«È tutto merito nostro», risponde, lasciandomi un bacio casto sulle labbra
«Abbiamo costruito qualcosa di speciale, e questo è solo l'inizio.»Ci sediamo sulla coperta, condividendo cibo e risate, mentre Elisa e Nicolò giocano con una palla, le loro risate che risuonano nell'aria come una melodia.
In questo momento, circondati dall'amore e dalla felicità, realizzo quanto sia prezioso ciò che abbiamo.
La vita non è sempre facile, ma nei momenti come questi, ogni difficoltà sembra svanire.
Andrea mi guarda, e nei suoi occhi leggo la stessa gratitudine che sento io.
Siamo una famiglia, unita e forte, e ogni giorno è un nuovo capitolo della nostra storia.
Mentre il sole si abbassa all'orizzonte, la luce dorata avvolge il parco, creando un'atmosfera magica.
I bambini, stanchi ma felici, si avvicinano a noi con i volti arrossati e gli occhi brillanti.
«Possiamo restare un altro po'?» chiede Nicolò, la sua voce piena di entusiasmo.
«Certo, amore. Possiamo giocare ancora un po'», risponde Andrea, accarezzandogli i capelli.Guardo Andrea e vedo il padre che è diventato: paziente, divertente, e sempre presente.
La nostra vita insieme ha reso ogni giorno un'avventura.
Decidiamo di organizzare una piccola partita di frisbee.
I bambini corrono, saltano e ridono, mentre noi ci uniamo al gioco.
Il tempo sembra volare, e mi ritrovo a perdermi nei momenti di gioia pura.
Ogni risata dei miei figli è una melodia che mi scalda il cuore, e ogni scambio di sguardi con Andrea è un promemoria di tutto ciò che abbiamo costruito insieme.
Dopo una partita intensa e divertente, ci sediamo di nuovo sulla coperta, stanchi ma soddisfatti.
La cena è ormai pronta nel cestino, e mentre tiro fuori i panini e la frutta, Andrea mi guarda con un sorriso complice.
«Ti piace proprio farci ingrassare eh?»
«Nah, mi piace coccolarvi», rispondo, guardando i bambini mentre si affaccendano a prendere quello che preferiscono.La cena è semplice, ma in questo contesto tutto sembra speciale.
«Papà, posso avere il tuo panino?», chiede Elisa, con gli occhi pieni di dolcezza.
Andrea le sorride e le passa il suo panino, senza esitazione.
In quel momento, mi rendo conto di quanto la nostra vita sia piena di gesti piccoli ma significativi.
Ogni giorno, attraverso le piccole azioni, alimentiamo l'amore che ci unisce.
Mentre mangiamo, il cielo si tinge di blu scuro e le stelle iniziano a brillare.
«Guardate, ci sono le stelle!», Nicolò, puntando verso l'alto
«Dobbiamo esprimere un desiderio!», dice Elisa, chiudendo gli occhi e sollevando le mani verso il cielo.I bambini si afferrano a questo rituale, ognuno con un desiderio segreto.
Andrea mi sorride, e nei suoi occhi vedo un riflesso della nostra storia.
«Ti ricordi le nostre serate sotto le stelle?», mi chiede.
Annuisco, un sorriso che si allarga sul viso.
Sì, ricordo le lunghe notti in cui sognavamo il nostro futuro, quando tutto sembrava possibile.
Ora, con i nostri bambini, il nostro sogno è diventato realtà.
Non è sempre perfetto, ma è autentico, pieno di amore e comprensione.
Ogni giorno affrontiamo nuove sfide, ma insieme le superiamo.
La serata volge al termine e, mentre raccogliamo le cose, i bambini sono visibilmente stanchi ma felici.
Andrea li prende per mano e insieme camminiamo verso l'auto.
«Oggi è stata una giornata fantastica», dico, mentre ci avviamo verso casa
«E ne faremo molte altre così», risponde Andrea, con il suo braccio che si chiude intorno a me, un gesto familiare e rassicurante.Sulla strada del ritorno, nel silenzio del viaggio, sento una profonda gratitudine per la vita che abbiamo creato insieme.
Ogni risata, ogni lacrima, ogni singolo istante ci ha portato a questo punto.
La casa che abbiamo costruito non è solo un luogo, ma un rifugio di amore e sostegno.
Quando finalmente arriviamo a casa, i bambini si precipitano a prepararsi per la notte, le loro voci che risuonano nell'aria come una melodia familiare.
Andrea ed io ci scambiamo uno sguardo, pieni di complicità.
«Abbiamo fatto un bel lavoro, vero?», dico, mentre sistemiamo i giochi lasciati in giro
«Sì, e continueremo a farlo», risponde lui, avvicinandosi e baciandomi dolcemente.In quel momento, so che qualunque cosa ci aspetti nel futuro, avremo sempre la nostra famiglia, il nostro amore, e una storia da raccontare.
E mentre i bambini si addormentano, i loro sogni intrecciati ai nostri, mi sento in pace.
La vita è bella, e con Andrea al mio fianco, sono pronta ad affrontare ogni nuovo giorno, ogni nuova avventura, insieme a lui e ai nostri piccoli.
SPAZIO AUTRICE
tiktok:7vinijr__sto lacrimando
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𝐥𝐢𝐤𝐞 𝐚𝐧 𝐢𝐝𝐨𝐥||andrea cambiaso
FanfictionL'intento era di fare una vacanza estiva di 3 mesi dalla mia migliore amica, Elisa Mancini, nonché capitano della juventus women. Non di tornare a Roma più incasinata di prima, per colpa di un ragazzo. 🥇in:#andrea 20/09/24 🥇in:#paulodybala 09/11/24