𝐥𝐢𝐤𝐞 𝐚𝐧 𝐢𝐝𝐨𝐥||andrea cambiaso

𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟑𝟑

prima di lasciarvi al capitolo, vorrei ricordarvi che questa storia é collegata a "𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐨𝐧 𝐭𝐡𝐞 𝐟𝐢𝐞𝐥𝐝" di -Elisabeth_ , perciò vi consiglio di leggere anche la sua per capire meglio gli avvenimenti🫶🏼

SILVIA'S POV

"Sono fierissima di te!" esclamo lanciandomi sulla mia migliore amica
"Grazie, ma così non respiro." ridacchia Elisa
"Oh sì, scusa." rido
"Bando alle ciance!" esclamo
"Che ti sei detta con quei 3?" domando indicando Matias, Kenan e Nicola con lo sguardo.

Eh sì, perché la nostra amata calciatrice, ha avuto un bel discorsetto con i tre moschettieri.

"Sei pazza." dico non appena finisce di raccontarmi tutto
"Esagerata." ridacchia lei
"Ok Nicola, ma con Kenan e Matias non sarai mai amica mai, ne avete passate troppe per essere dei semplici amici." dico
"Non-" prova a dire Elisa
"Amore mio, luce dei miei occhi, battitooo." la voce di Andrea rimbomba nel corridoio
"Dimmi tutto splendore." dico io
"Stavamo parlando!" sbotta Elisa
"Parlerete dopo, te la rubo un attimo."

E subito dopo, mi tira leggermente dal polso per poi portarmi in un posto un po' più apparato.

"Come stai?" mi chiede
"Benissimo, tu?Pronto per la partita?" domando
"Carichissimo." dice
"Hai preso tutto?I parastinchi ce li hai?Hai sistemato bene le calze in modo da non farle scivolare?" domando senza prendere fiato
"Silvia." dice
"Gli sport bras ce li hai?" domando
"Silvia." mi richiama
"Hai allacciato bene gli scarpi-" provo a dire.

In quel momento, la mia frase viene mozzata dalla bocca di Andrea, che cattura le mie labbra mentre poggia le sue mani sulle mie guance.

"Ei, sta tranquilla, ho fatto tutto." dice
"Scusa, sai che prima delle partite sono più in ansia io di te." dico
"Lo so, ma sta tranquilla, anzi, ti prometto che farò gol." dice
"Lo spero per te 27." dico
"Ora devo andare, tra un paio di minuti iniziamo." mi informa.

"Secondo te chi vince?" mi domanda Elisa sorseggiando un po' d'acqua
"Hai portato la bottiglia?Sai che non si può fare vero?" domando divertita
"Io sono Elisa Mancini!Posso farlo." dice.

Per motivi di sicurezza, hanno vietato le bottiglie, casomai durante la partita qualcuno la lancia e va a finire in testa a quale giocatore ecco.

"Sei incorreggibile." dico ridacchiando
"Iniziaa." dice entusiasta baby Mancini.

Il primo tempo é stato abbastanza noioso.

Oltre a un paio di gialli, non c'è stato niente di interessante.

Ora ci sono i soliti 15 minuti di pausa.

Elisa é andata non so dove, credo a parlare con Kenan per motivarlo.

Stessa cosa faccio io.

Vado giù e trovo Andrea fuori dallo spogliatoio, seduto per terra e con la schiena al muro.

Mi siedo accanto ad Andrea, con il cuore in tumulto.

Il fischio dell'arbitro aveva segnato la fine del primo tempo, e lo sguardo triste di Andrea mi colpisce come un pugno allo stomaco.

Andrea si é sempre mostrato forte, ma in questo momento appare fragile, come un fragile vetro pronto a frantumarsi.

"Non è finita, amore." dico io, cercando di infondere un po' di coraggio dalle mie parole
"C'è ancora un secondo tempo."

Lui abbassa lo sguardo, con le mani che si strizzano nervosamente.

"Avrei dovuto segnare. Era facile. Ma ho sbagliato."

Mi faccio più vicina, il profumo dell'erba bagnata e il rumore dei tifosi che festeggiano lontano fanno da cornice alla nostra conversazione.

"Sbagliare è umano. Ogni grande giocatore ha passato momenti come questo. È come un seme che ha bisogno di tempo per germogliare."

Andrea solleva lo sguardo, con gli occhi che cercano i miei.

"Ma non voglio deludere nessuno."

"Non sei una delusione, sei una persona, un atleta. E la vera forza sta nel rialzarsi," rispondo io con dolcezza.
"Ricorda perché ami questo sport. Non è solo per i gol, ma per ogni passaggio, ogni momento di gioco."

Le mie parole sembrano avvolgerlo come un caldo abbraccio.

Mi rendo conto che la sua demoralizzazione sta svanendo, sostituita da una scintilla di determinazione.

"Hai ragione." mormora, respirando profondamente
"Dovrei concentrarmi su ciò che posso fare ora, non su ciò che è successo prima."
"Esatto," confermo io, sorridendo
"Non dimenticare che la tua squadra ha bisogno di te. Siamo tutti qui per te."

Andrea si alza, pronto a dare il massimo.

"Grazie, amore. Davvero. Spero di renderti orgogliosa."

"Ma tu già lo fai." rispondo io, mentre lui mi afferra per la vita e mi lascia un bacio
"Ti amo." dice
"Ti amo anche io, e ora va a dare il massimo." dico.

Torno in tribuna da Elisa, che questa volta, ha una lattina di coca-cola.

Non ci credo!

"Hai parlato con Andrea?" mi domanda
"Si, tu con Kenan?" ribatto
"Si, non era molto motivato." mi informa
"Già, neanche Andrea." dico
"Siamo i loro punti di riferimento." dice fiera
"Se." dico alzandosi un sopracciglio, divertita dalla mia amica.

Andrea prende palla.

Si trova in linea obliqua a destra rispetto alla porta.

Con qualche dribbling riesce a scartare la difesa.

Carica il sinistro.

Tira e...

Lo stadio si innalza.

Le urla dei tifosi tamburellano nell'aria.

Andrea corre verso la tribuna.

Fa una scivolata sotto di noi e mi indica, mandandomi poi un bacio volante, seguito da un cuore fatto con le mani.

Sorrido con gli occhi lucidi e sento la maggior parte dell'attenzione altrui, puntata su di me.

Sono proprio fiera del mio ragazzo.

SPAZIO AUTRICE
tiktok:7vinijr__

so che molto probabilmente starete dicendo che la partita contro la roma é finta 0-0, ma per la storia mi serve cambiare un paio di risultati, tranquille però che non finisce qui🫣

ci vediamo al prossimo capitolo!👀

grazie dei commenti e delle stelline⭐️❤️

vi amo❤️
~silvia💫