Capitolo 6

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«Aiutami, non so che mettermi» sono le parole che dico a Paulo mentre sta sdraiato sul mio letto che mi guarda mentre provo a dare un senso ai miei capelli.
«Intanto levati quel coso, e poi vestiti come me, ti puoi mettere anche la tuta» dice in tutta tranquillità.
«Senti, "coso" ci chiami qualcos'altro, perché i miei tailleur sono bellissimi» gli faccio la linguaccia guardandolo dallo specchio, e subito mi ritrovo in braccio a lui che mi butta sul letto e comincia a farmi il solletico.

«Basta, basta ti prego» dico tra una risata e l'altra con il fiatone.
Si stende di fianco a me e entrambi fissiamo il soffitto.
«Non vorrei sembrare inopportuno, ma non pensi che tra di noi ci sia qualcosa?» all'improvviso un'ondata di calore mi travolge, cosa dovrei dirgli?

Avverto una sintonia tra di noi ma penso sia troppo presto per creare qualcosa, ci conosciamo da qualche giorno, o meglio, io lo conosco da una vita.

Cala il silenzio.

Il suo sguardo si alterna tra i miei occhi e le mie labbra, senza che me ne accorga mi trovo ad un palmo dal suo viso.

So che sta per baciarmi ma, sono pronta? È veramente ciò che voglio?

Driiin, driiin, driiin

Mi allontano per vedere chi mi sta chiamando e sento Paulo sbuffare, sullo schermo appare il nome "CiniCini❤️".

«Ciniiii, dimmi» porto il telefono all'orecchio e rispondo a Gianluca, si, io lo chiamo Cini o CiniCini.
«Lili non è che potresti venire ora, prima che arrivino tutti i ragazzi? Mi serve una mano a sistemare tutto, Elisa (sua moglie) e i bimbi stanno con Veronica» mister Dybala non sarà molto contento.
«Si si non c'è problema ora arrivo con Paulo» nel mentre che parlo vado in bagno e mi metto un completo della tuta grigio.
«Grazie Lili vi aspetto» dice prima di attaccare.

Quando siamo arrivati da Gianluca l'ho aiutato a preparare qualche cosa, quando sono arrivati gli altri abbiamo riso e scherzato, io non sono riuscita a rivolgere parola a Paulo e lui ha fatto lo stesso con me, abbiamo mantenuto le distanze.
Stasera ho anche notato che Edoardo si è avvicinato a me, dopo un periodo che sembrava essersi rassegnato.
Alcuni hanno provato anche a bere un innocente sorso di vino ma gliel'ho vietato.
Sono le 22.30 e sinceramente io sto morendo di sonno, dovremmo andare tutti a dormire visto che domani hanno una partita importantissima di Europa League.
«Ragazzi dovreste andare a dormire» dico mentre sbadiglio e scateno le risate della maggior parte dei presenti.
«L'unica ad avere sonno mi sembri tu in realtà» dice Nicola facendo ridere tutti.
«Passateci voi 10 ore o più davanti al computer, a correre dietro a voi che non rispettate le scadenze che vi do, stare tutto il giorno con quei maledetti tacchi e a fare avanti e indietro tutto il tempo» dico irritata.
«Ragazzi siamo solo al secondo giorno di lavoro, o ha il ciclo o tra poco presenta le dimissioni» dice Lorenzo facendo ridere tutti.

È il grande giorno, Roma-Leverkusen.
Sono le 10 di mattina e tutti i ragazzi si stanno allenando mentre io sto ribadendo tutti gli appuntamenti agli autisti, famiglie, responsabili e stampa.
Stanotte ho dormito malissimo e ho provato a fare del mio meglio per coprire le occhiaie.
Ho un ansia che stamattina non ho parlato con nessuno, solo con chi fosse indispensabile.
Non potrò passare a casa per cambiarmi perciò mi sono direttamente vestita con l'outfit per stasera. In caso dovessi avere freddo prenderò una giacca dello staff.

 In caso dovessi avere freddo prenderò una giacca dello staff

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⏰ Ultimo aggiornamento: 2 days ago ⏰

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