dodicesimo capitolo

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𝕼𝖚𝖆𝖑𝖈𝖔𝖘𝖆 𝖉𝖎 𝖉𝖎𝖛𝖊𝖗𝖘𝖔.

Alex si svegliò alle 9:30, avvolto dalla calma di una mattina ordinaria. Dopo una rapida doccia, si diresse subito in cucina per preparare la colazione per tutta la famiglia. Con un pensiero gentile in mente, sistemò i regali che aveva scelto con cura per i suoi cugini e per Hyun. Sperava sinceramente che, nonostante il momento delicato e pieno di incertezze, quei doni potessero portare un po' di gioia.

"Spero davvero che questi regali possano far felici tutti, anche se siamo in un periodo così difficile," mormorò tra sé, con un misto di ansia e speranza.

Mentre Alex era ancora assorto nei suoi pensieri, sentì dei passi leggeri alle sue spalle. Hyun, fresco di doccia e indossando i vestiti che Alex gli aveva lasciato, gli si avvicinò silenziosamente e lo abbracciò da dietro. Il calore di quel gesto riuscì a calmare per un attimo le paure che Alex cercava di nascondere.

"Stai tranquillo, tesoro," sussurrò Hyun con voce rassicurante. "Passa tutto, uno in meno... e proprio lui, che era così pieno di cattiveria, ha trovato la fine che cercava. Non dobbiamo più preoccuparci."

Alex sospirò, cercando di trovare conforto nelle parole di Hyun. L'accaduto della sera precedente li aveva scossi entrambi, e il peso di quel momento sembrava ancora gravare sulle loro spalle. Nonostante tutto, Hyun cercava di mantenere una calma imperturbabile, fiducioso che, con il tempo, le cose si sarebbero sistemate.

Hyun si sedette poi accanto al tavolo, aspettando pazientemente che anche gli altri si svegliassero. Il silenzio della casa era interrotto solo dal suono delle stoviglie che Alex stava preparando. La giornata era appena iniziata, ma c'era una strana sensazione nell'aria, come se quel giorno potesse cambiare qualcosa, come se fosse l'inizio di un nuovo capitolo per entrambi.

Mentre Hyun osservava Alex muoversi, gli sorrise, cercando di trasmettergli ancora più fiducia. "Non sei solo in questo," sembrava dirgli con lo sguardo, "affronteremo tutto insieme".

Alex si girò verso di lei, un sorriso sincero illuminava il suo volto. "Grazie," disse con tono dolce. "È davvero bello sentirselo dire da te. Mi fa sentire in pace."

La stanza era tranquilla, avvolta da un'atmosfera di calore e serenità. Poco dopo, si udirono dei passi leggeri provenire dal corridoio. Le due sorelle si svegliarono, accompagnate dai bambini, ancora un po' assonnati ma già pieni di energia. Entrarono in salotto, salutando tutti con un'allegra spontaneità.

Notarono subito i pacchetti colorati sparsi sopra le sedie , e con occhi sgranati dall'emozione, esclamarono all'unisono: "Questi regali sono per noi? Wow, grazie mille!"

Lo stupore nei loro volti era inconfondibile, e l'atmosfera si riempì di gioia e gratitudine, mentre i bambini iniziavano a saltellare impazienti.

I bambini saltellavano allegri, ma era chiaro dai loro occhietti assonnati e dai pancini che brontolavano che la fame cominciava a farsi sentire. Si sedettero tutti intorno al tavolo, impazienti di iniziare la giornata.

Hyun, con un sorriso rassicurante, disse: "Buongiorno anche a voi! Spero abbiate dormito bene. Oggi sarà una giornata meravigliosa, anche se... vostro padre è ancora in ospedale. Stiamo aspettando notizie, almeno una chiamata. Ma credo che tutti stiano ancora dormendo laggiù."

Il tono era calmo, ma c'era una leggera preoccupazione nell'aria. Alex intervenne prontamente, cercando di rasserenare tutti: "Non preoccupatevi, sono sicuro che ci chiameranno presto. Va tutto bene. L'unico problema qui è che manca solo qualcuno che si svegli!" disse, scoppiando in una risata contagiosa.

L'allegria di Alex sollevò gli animi e, per un momento, le preoccupazioni sembrarono allontanarsi.

L'ultimo a svegliarsi fu Jaemin, che uscì dalla sua stanza ancora in pigiama, i capelli arruffati e un grande sorriso sulle labbra. "Buongiorno, famiglia!" esclamò allegramente, stropicciandosi gli occhi. "Oggi mi sento di buon umore. Che ne dite di un bel caffè e... magari una sigaretta insieme?" aggiunse ridacchiando, mentre si dirigeva verso la cucina.

Ombre d'Amore: Quando l'odio unisce Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora