"Ogni giorno con te è una nuova scoperta d'amore, la tua presenza illumina la mia vita e il mio cuore batte forte solo per te."
Alex si trovava in cucina, concentrato a mescolare con cura gli ingredienti per il dolce che stava preparando. L'aria nella stanza era dolce, profumata dal cioccolato che iniziava a sciogliersi a bagnomaria. Le luci soffuse della casa vacanze alle Maldive creavano un'atmosfera intima e rilassata, ma Hyun sentiva un peso sul cuore, un'ombra che non riusciva a scacciare. Nonostante la bellezza del luogo e la gioia di stare insieme, il pensiero del padre malato non lo lasciava mai davvero.
Hyun si avvicinò lentamente ad Alex, le mani tremanti, cercando conforto. Quando finalmente gli fu dietro, lo abbracciò con delicatezza, appoggiando il viso sulla sua schiena. Il calore del corpo di Alex era rassicurante, un rifugio sicuro nel quale Hyun cercava di trovare sollievo.
Alex smise di mescolare per un attimo, sentendo il contatto di Hyun, e sorrise tra sé. "Va tutto bene?" chiese con dolcezza, continuando a lavorare al dolce ma prestando attenzione ai movimenti di Hyun, che si stringeva sempre di più a lui.
Hyun restò in silenzio per qualche secondo, cercando le parole giuste. Poi, con un filo di voce, disse: "Ho paura, Alex... paura di perdere mio padre. Non riesco a smettere di pensare a lui, anche qui, anche con te."
Alex poggiò il cucchiaio sul bancone e si voltò lentamente, avvolgendo Hyun in un abbraccio più completo. Lo guardò negli occhi, con uno sguardo comprensivo e premuroso. "Lo so, amore. È normale che tu ti senta così. È difficile essere lontani da chi amiamo, specialmente quando stanno male."
Hyun abbassò lo sguardo, sentendo le lacrime che minacciavano di scendere. "Non so cosa fare... mi sento così impotente."
Alex gli accarezzò il viso con dolcezza, asciugandogli una lacrima che era scivolata. "Non sei impotente, Hyun. Stai facendo tutto il possibile: gli sei vicino, anche a distanza. E io sono qui per te. Non devi affrontare tutto da solo."
Hyun annuì, cercando conforto nelle parole di Alex. "Grazie. Non so cosa farei senza di te. Sei il mio equilibrio, la mia forza."
Alex sorrise e gli baciò la fronte. "E tu sei la mia luce, Hyun. Non sei solo in questo, lo affronteremo insieme, qualunque cosa accada."
Si strinsero ancora più forte, il silenzio rotto solo dal rumore del mare in lontananza e dal profumo dolce del dessert che continuava a diffondersi nella casa. In quel momento, anche con le preoccupazioni e le paure che gravavano su di loro, riuscirono a trovare un po' di pace, almeno per quella sera.
Hyun si strinse ancora un po' ad Alex, cercando conforto nelle sue parole. "Lo so... hai ragione, ma la paura è sempre lì, come un nodo allo stomaco. Non riesco a togliermela di dosso." Fece un respiro profondo, cercando di rassicurarsi. "Sarà bello andarlo a vedere la prossima settimana, ma finché non lo vedrò con i miei occhi, sarà difficile rilassarmi del tutto."
Alex gli accarezzò dolcemente i capelli. "Lo capisco, Hyun. Ma dobbiamo rimanere positivi. Lui è forte, proprio come te." Sorrise, cercando di trasmettere tutto il suo ottimismo.
In quel momento, un suono familiare ruppe la quiete della stanza: due notifiche di email arrivarono contemporaneamente sui telefoni di Alex e Hyun, che si guardarono sorpresi.
Alex si mosse per primo, prendendo il suo dispositivo dal tavolo. "Sarà quella risposta che stavamo aspettando..." disse con un tono misto di curiosità e tensione.
Hyun, con un misto di ansia e speranza, afferrò il suo telefono e aprì l'email. Le dita gli tremavano leggermente mentre leggeva le prime righe. "Oh mio Dio..." sussurrò, sollevando gli occhi verso Alex con uno sguardo incredulo.
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Ombre d'Amore: Quando l'odio unisce
RomanceDue ragazzi, hyun e Alex crescono in un contesto di conflitto tra le loro famiglie, storicamente nemiche. I genitori, influenzati dall'odio reciproco, li hanno cresciuti per disprezzarsi profondamente. Ogni giorno si trovano in aula, la tensione p...