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L'aria nella stanza era soffocante. Sembrava che l'ossigeno fosse stato sostituito dagli alcolici e l'anidride carbonica offuscata dal fumo. Anche il calore di troppi corpi imballati in una stanza troppo piccola non aiutava, appannando le finestre facendo appannare anche il sudore sulla pelle delle persone presenti alla festa.
Dire che c'erano centinaia di persone sarebbe potuto essere un'esagerazione ma a nessuno di loro dispiaceva più di tanto far parte di questa folla.
Un mix di ragazzi e ragazze, tutti posizionati in una piccola stanza tra il college e l'università, fra cui la maggior parte sotto l'effetto di liquori o droghe. Un altoparlante collegato all'angolo della stanza ronza con la musica fin troppo alta, i bassi pulsano attraverso le pareti.Era difficile vedere i volti delle persone che ballavano e urlavano, le guance della maggior parte dei partecipanti erano arrossate, il trucco cominciava a scivolare via dalle facce, gli occhi rotolavano all'indietro nella beatitudine e le mani ondeggiavano nell'aria, ma chiunque l'avrebbe notato.
C'era un piccolo spazio - appena visibile - come se le persone intorno a lui non si sentissero degne di spingerlo e schiantarsi contro di lui come tutti quanti nella stanza. Il ragazzo inclinò la testa all'indietro, le labbra arrossite inclinate in un sorriso, gli occhi socchiusi mentre si muoveva in sincronia con la musica. I capelli biondi sporchi, lunghi ma non abbastanza per legarli, erano soffici in alto ma lisci con sudore intorno alla base del collo. Macchie di glitter brillavano iridescenti attraverso il ponte del suo naso, le sue labbra sembravano ammaccate con i resti del rossetto di qualcun'altro.
Han Jisung era etereo. Rinominato come uno dei ragazzi più talentuosi della scuola, un asso negli studi, nella musica, nella danza, nell'essere semplicemente fastidiosamente perfetto, aveva lanciato un'aura di fiducia arrogante che lo rese felicemente la vita della festa. L'unica cosa che lo allontanava dall'essere perfetto al cento per cento era il modo in cui sapeva di essere perfetto, che aveva tutto, voluto per niente, talento, aspetto e carisma da risparmiare.
Anche quando qualcun'altro attraversò ciecamente la folla e sbatté duramente sulla spalla di Jisung, lui semplicemente sorrise alla persona che si scontrò contro di lui e si spostò leggermente così che lo sconosciuto potesse passare <<Scusa!>> Sentendolo a malapena, Jisung si permise di riassorbirsi nella musica. Non riconobbe una singola persona vicino a lui, ma non gli importava. Era lì solo per ballare e divertirsi.
Ma poi, dal nulla, le luci si spensero e la musica si interruppe con un forte botto. Jisung giurò che il rumore risuonò lungo la sua spina dorsale e si coprì con le mani, che si alzarono con fare protettivo, per coprirsi la testa.
Fu stranamente silenzioso solo per un momento prima che le altre persone nella stanza iniziassero a gemere, le lamentele si alzavano con il fumo nell'aria. Jisung si rese conto che le sue mani erano ancora intorno alla sua testa e di aver le labbra socchiuse.
Respira, ha cercato di ricordare a se stesso. Ma i suoi polmoni lo sfidavano, gli ultimi rimasugli di aria cominciavano a fargli scottare la parte posteriore della sua gola.
Troppo. Rumore, persone, oscurità, calore, odore, rumore, tatto, gusto, rumore, odore, calore, oscurità, persone, paura.
Incapace di portare aria ai polmoni, Jisung rafforzò i suoi gomiti e iniziò a spingere le persone nella stanza alla ricerca dell'uscita. Tenne tutto il tempo la testa abbassata per tenere alta la sua reputazione. Non voleva - no, non poteva essere visto in quello stato - Abbassò così tanto la testa che la sua mascella cominciava a fargli male, dato che era contro le linee taglienti della sua clavicola. Il dolore lo ha tenuto in movimento, lo ha tenuto cosciente. Sembrava che la marea di persone non finisse mai.
Jisung era preoccupato di essere condannato a questo per sempre, gli odori aspri di una festa e i suoni ancora più duri dei presenti incazzati.
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Coincidenze || Minsung
FanficChan si fermò mentre l'amico rifletteva pensierosamente sulle sue parole. Prodigio nella danza? Jisung l'aveva capito già dalla lezione che aveva avuto prima. Ma Lee Minho sembrava diverso da chiunque avesse mai visto prima. ᡣ𐭩 Argomenti che potreb...