CAPITOLO 11

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Sono preoccupata, in tutto questo trambusto io e Claire ultimamente ci siamo perse di vista. Solitamente lei è molto presente e il fatto che non si faccia sentire da un paio di giorni mi preoccupa. Stamattina Erik è uscito presto, doveva sistemare alcune questioni di lavoro e vedere i suoi legali, e io mi ritrovo sola a pensare. Vorrei parlare con Claire, sfogarmi con lei e sapere come sta così decido di chiamarla. Dopo due squilli una voce fiacca risponde dall'altra parte della cornetta.

«Ciao tesoro. Come stai?» Silenzio, decido di insistere. «Claire?»

«Si ci sono.»

Non è da lei, solitamente è molto loquace. Mi avvicino alla finestra e guardo fuori.

«Cosa sta succedendo?» le chiedo con calma.

Sento i suoi singhiozzi e il respiro pesante. Sta piangendo.

«Non so come sia successo. Faccio sempre attenzione, eppure è successo.»

«Spiegami, non ti seguo.»

Lei respira profondamente e io vorrei essere lì e stringerla tra le mie braccia.

«Io e Logan non siamo più felici insieme, sembriamo due estranei. Non mi guarda più come una volta, non fa altro che criticarmi, mi accusa di essere cambiata e ora questo..»

Continua a piangere. La notizia arriva come una bomba, non sono mai stati in crisi.

«Ti rendi conto, aspetto un bambino e lui mi dice queste cose.»

«Incinta? Ma da quanto lo sai e soprattutto lui lo sa? » chiedo cauta.

«No, lo sai solo tu. L'ho scoperto tre giorni fa quando sono andata dalla dottoressa credendo di avere problemi si stomaco» borbotta.

La situazione è grave, devono parlare e chiarire.

«Devi dirlo, parla con lui e cercate di sistemare la situazione.»

«Non servirebbe a niente. Dovresti vedere il modo in cui mi guarda, sembra disgustato. Non mi ama più, ne sono sicura» si sfoga piangendo.

«Si risolverà tutto, vedrai» cerco di darle coraggio. «Ora vedi tutto nero, ma se parlate la situazione si risolve».

Lascio che pianga,rimango ad ascoltarla in silenzio. Devo fare qualcosa per lei, non posso lasciarla da sola in un momento del genere.

«Devo andare, Martin ha bisogno di me.» Chiude la chiamata senza attendere una risposta. Tamburello le dita sul vetro mentre valuto come affrontare la questione. Non mi sono mai intromessa nella loro relazione ma stavolta devo farlo, è la mia migliore amica e ha bisogno di me.

Cammino avanti e indietro cercando una soluzione. Potrei andare a casa sua e parlare con entrambi, forse riesco a farli ragionare. Il mio corpo scatta, prendo le chiavi della macchina esco. Inserisco l'allarme e chiudo a chiave. Mi giro e quasi mi viene un colpo, Erik appoggiato alla sua macchina. Sospiro e lui si avvicina con aria sospettosa.

«Tutto bene?», chiede.

«Non proprio, sto andando da Claire», rispondo.

Mi osserva per un po' e io ho l'impressione che lui ne sappia molto di più sulla faccenda.

«Forse non dovresti intrometterti», dice, mentre mi accarezza il viso.

«Tu sapevi della loro situazione e non mi hai detto niente?»

«È il mio migliore amico e lavora con me», sorride, e io abbasso la testa. Sto per avere una crisi di nervi. «Io so sempre tutto» aggiunge, sicuro.

BELLO MA DANNATO PassioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora