Un pensiero continua a torturarmi, questo per colpa della telefonata che involontariamente ho ascoltato stamattina. Ma che dico, ho origliato, appena ho sentito che Erik pronunciava Silver la mia attenzione si è concentrata sulla loro telefonata. Non so cosa si siano detti, più che altro Erik ascoltava e rispondeva a monosillabe. Sono in ufficio da più di due ore e non ho concluso nulla. Ho altro per la testa. Quando ho chiesto a mio marito il motivo della chiamata è rimasto sul vago dicendo che lo voleva aggiornare sulle indagini. Bugiardo. So che ha saputo altro. Non mi ha neanche guardato quando parlava, segno che mente. In questo momento dovremmo essere più uniti che mai, ma lui invece continua a tenermi all'oscuro. So che lo fa per il mio bene, non vuole che mi preoccupi, ma sta ottenendo l'opposto. Giocherello con la penna mentre guardo la foto sulla mia scrivania. Una foto di noi in Italia. Un viaggio meraviglioso. In quella giornata tutto sembrava perfetto. Niente problemi, niente preoccupazioni, niente lavoro.
«Non va bene, sei troppo pensierosa» commenta una voce a me molto familiare.
«Ciao Jason».
Mi osserva come se volesse sapere che cosa sto pensando. Si gratta il mento facendo una delle sue smorfie che trovo buffe. Non posso fare a meno di sorridere.
«Allora donzella, mi vuoi dire a cosa pensi?» chiede mentre si avvicina, mi bacia sulla guancia mentre strofina la mano sulla schiena.
«Niente di importante, non ti preoccupare» cerco di rassicurarlo.
«Dimmi cosa ti preoccupa così tanto, magari posso aiutarti».
Nessuno potrebbe aiutarmi. Ma lui potrebbe sapere qualcosa che non so.
«Si tratta di Erik. Stamattina parlava con l'agente Silver. Non ha voluto dirmi cosa si sono detti. Tu per caso sai qualcosa?» chiedo.
Ci pensa, strofina la mano sul collo e poi mi guarda negli occhi.
«Erik vuole solo vederti serena ma credo sia giusto che tu lo sappia. Silver gli ha detto chi secondo loro potrebbe aver causato l'incendio».
Ecco perché si è comportato in quel modo. Lui sa chi è stato. Ma perché non dirmelo?
«Chi è stato?»
«Secondo loro il mandante è Monforte».
Mi manca l'aria. Ecco perché mi ha tenuto all'oscuro. La situazione è più grave di quello che pensassi. Credevo che Stefan fosse il massimo dei nostri problemi ora invece c'è di mezzo anche la famiglia Monforte. Sicuramente avranno saputo della testimonianza di Erik.
Devo fare qualcosa e anche subito. Ritiro le carte sulla scrivania mentre valuto cosa fare. Vorrei chiedere l'aiuto di Claire ma è meglio che si goda la gravidanza in pace. Devo fare qualcosa e devo farla in fretta. Basta stare in panchina. Devo provare a risolvere questa situazione.
«Scusa Jason ma devo andare. Ho un impegno» dico uscendo dall'ufficio. Non l'ho degnato d'uno sguardo, mi dispiace per il mio comportamento, lui mi ha detto la verità. In questo momento ho solo una cosa in testa, ma ho bisogno d'aiuto. L'unica persona di cui mi fido ciecamente dopo mio marito è suo fratello. Devo parlare con Lukas della situazione. Vado a passo svelto verso il suo ufficio con Tom che mi segue come un segugio. Entro nel suo ufficio chiudendo la porta a chiave.
«Ho bisogno del tuo aiuto» dico attirando la sua attenzione.
«Quando hai quell'espressione vuol dire che non è niente di buono» commenta accigliato.
Confermo. Mi conosce alla perfezione.
«Sicuramente Erik ti ha detto che forse è colpa di Monforte se la nostra casa non c'è più. Ti rendi conto? Siamo in pericolo. Tutto questo è fuori persino dalla sua portata. Non c'è niente che possa fare per proteggerci. Non basta una guardia del corpo o il controllo della casa a vista, tutte queste cose non servono a niente. Non credevo che la situazione fosse così grave, non ne avevo idea» dico gesticolando mentre cammino avanti e indietro.
«Elisa ti prego calmati. Vedrai che si risolverà tutto».
«Mi prendi in giro? Credi che sia una bambina che crede alle favole? So che non andrà bene, ho visto abbastanza processi per sapere che quelle persone non si fermeranno finché non avranno ottenuto ciò che vogliono. La loro è una vendetta e non si fermeranno finché...» non riesco a finire la frase. Respiro a fatica, ho un groppo in gola. Oh cielo, se continuo ad agitarmi finirò dritta in ospedale. Lukas si avvicina deciso, mi prende il viso tra le mani e mi guarda sereno.
«Ti prometto che andrà tutto bene. Devi avere più fiducia in lui» sussurra.
«Non rimarrò ad aspettare. Lui non può fare più niente» ribatto. Sto per crollare. Cerco di trattenere le lacrime facendo dei respiri profondi. Devo essere forte, adesso più che mai.
«Voglio andare a parlare con Tony Monforte» comunico. Sgrana gli occhi incredulo.
«Tu non farai niente» mi zittisce.
Non mi fermerò proprio ora, andrò fino in fondo.
«Ho già deciso ma ho bisogno del tuo aiuto. Mi devi liberare da Tom».
Scuote la testa ripetutamente «non ti permetterò di fare una cosa del genere».
«Siamo tutti in pericolo Lukas. Andrò a parlare con Monforte e gli spiegherò che Erik non ha detto nulla. Voglio farlo ragionare».
«Stai andando a morte certa» commenta.
«Non ho altra scelta. Ti prego aiutami, fallo per lui» supplico guardandolo negli occhi.
Rimane qualche minuto in silenzio. Spero che prenda in considerazione l'idea di aiutarmi. Non so che altro fare.
«Ti aiuterò. Ma dovrai fare esattamente quello che ti dico. Non puoi permetterti errori, quella è gente che non scherza».
«Ci muoveremo domani. Verrai in ufficio come sempre e ti comporterai come se niente fosse. E per quanto riguarda Tom, lo metteremo fuori uso con del sonnifero nel caffè» parla come se l'avesse fatto diecimila volte.
«Elisa, devi essere concentrata. Basta un niente per rimetterci la vita» raccomanda.
Annuisco per poi abbracciarlo «grazie. Non avrei saputo come fare senza il tuo aiuto».
«Sai che ti voglio bene. L'idea che venga fatto del male a te e mio fratello non mi fa più dormire. Se questa follia servisse a qualcosa allora preferisco farla».
Sospiro pesantemente pensando a cosa stiamo andando incontro. So che sarà pericoloso, ma farò qualsiasi cosa per aiutare l'uomo che amo.
Per farmi perdonare ecco un nuovo aggiornamento.😘
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BELLO MA DANNATO Passione
Roman d'amourBello ma dannato - Attrazione sembrava una storia d'amore a lieto fine. Ma non è sempre oro tutto ciò che luccica. In effetti, essere la compagna di Erik Truston non è semplice, soprattutto per il suo passato burrascoso e avvolto nel mistero. Il gio...