La matematica non era mai stata la mia materia preferita ma due calcoli li sapevo fare.
Tre più tre fa sei.. non sette.
Mattia mi aveva detto che le due camere degli ospiti erano identiche, tre letti in ciascuna (sei). Lui dorme nella sua stanza (sette).. manca un letto.
Noi siamo otto.
Cominciai ad agitarmi.
Qualcosa mi diceva che sarei stata io quella senza posto letto.
"Ancora una fetta di pizza?" mi chiese Matteo sorridendo.
"La mangio ioooo!" si intromise Davide buttandocisi sopra, inutile dire che la pizza era stata un'idea sua.
Mi stavo perdendo troppo nei miei pensieri, decisi di parlare dei letti.
"Ragazzi, noi siamo in otto.. ma i letti sono sette.." cominciai
"Lo so" mi rispose Mattia sogghignando. "Tu dormi con me.. a meno che tu non preferisca il pavimento.."
Rimasi a bocca aperta.
Io e Lui.
Nello stesso letto.
No No. Non andava bene. Tenevo alla mia sanità mentale.
Lo vidi ridere.
"Ah Ah Ah.. bello scherzo.. Dove dormo io?"
"Non sto scherzando. Con me." Rispose tranquillamente con un sorriso sornione stampato in faccia.
Quel suo comportamento mi stava facendo innervosire e impazzire allo stesso tempo.
Asociale e antipatico. Si, ecco cosa era.
Prima quasi mi investiva con la macchina e poi mi chiedeva di dormire con lui?
Nella mia testa i pensieri erano attorcigliati come i fili di un gomitolo e non riuscivo a trovarne il capo per formare una frase decente.
Sbuffai, ecco l'unica cosa che riuscii a fare.
Finito di mangiare i ragazzi cominciarono a sparecchiare mentre io e Silvia ci occupammo del lavaggio piatti-bicchieri.
"Nessuna ha mai dormito nella stanza di Mattia, sai?" mi confidò dopo qualche minuto di silenzio.
Le sorrisi, non sapevo cosa dire.
Le passai un piatto.
" E' strano che ci faccia dormire te.."
"Non dirlo a me..!" le dissi alzando gli occhi al cielo.
Le passai un bicchiere.
"Cosa c'è tra te e Leo?" osai.
Il bicchiere le scappò di mano ma fortunatamente cadde nella schiuma nel lavandino e non si scheggiò nemmeno.
La guardai, "Sei diventata rossaa" le feci notare ridendo.
"E tra te e Mattia?" rigirò la frase facendo la so-tutto-io guardandomi .
"Me e Mattia cosa?" chiesi tornando rapidamente seria.
Cosa c'era tra me e Lui? Niente, assolutamente niente..
"Come cosa Lucy!" sbuffò "Te l'ho detto! Nessuna ha mai dormito prima nella sua stanza."
"E come fai a esserne certa?" chiesi ricominciando a sciacquare i piatti.
"Perché io lo sent.. oh fidati di me e basta!" disse tirando improvvisamente le mani fuori dall'acqua nel lavandino e schizzandomi.
Non feci in tempo a rispondere che qualcuno entrò in cucina.
"Forza, andiamo a dormire. Sei uscita oggi dall'ospedale non puoi affaticarti troppo"
Cosa è adesso si preoccupava per me?
Effettivamente mi sentivo molto stanca e le palpebre cominciavano a farsi pesanti, non avevo nessuna voglia di litigare cosi mi asciugai le mani e lo seguii.
"Lucy!" mi richiamò indietro Silvia. "Puoi sempre farlo dormire per terra" mi suggerì facendo l'occhiolino.
La stanza era stata riordinata, a terra non c'era più il mucchio di disegni sparsi, c'era il mio zaino blu, il mio compagno di avventure.
Lo aprii e presi il mio pigiama imbarazzante. Me lo aveva regalato Silvia, per quello lo avevo portato.
Al centro della maglia c'era una mucca che teneva con una zampa il collo di un pollo, mentre esso sorrideva. Era il mio pigiama preferito perché in qualche strano modo rappresentava la nostra amicizia, lei la mucca pazza, io il pollo amico che la accompagnava nella avventure.
Mi girai verso il letto.
Avrei dovuto veramente dormire con Mattia?
Uno stupido sorriso mi si disegno in faccia.
Se io ero un pollo e Silvia una mucca, Mattia era sicuramente un lupo.
Un lupo cattivo, che si divertiva a dare fastidio agli altri animali.
Avevo quasi tolto completamente i pantaloncini quando la porta cominciò ad aprirsi.
"Fermo!" urlai "Richiudi la porta e ripassa tra 5 minuti"
Solo io potevo essere cosi sfigata!
Sentii qualcuno ridere, quando la porta si richiuse.
Tirai un sospiro di sollievo e guardai in basso.
Ripresi immediatamente in mano il pigiama e finii di cambiarmi alla velocità della luce.
E a quel punto?
Non sapevo che fare..
Mi sdraiavo? Lo aspettavo?
Non era la prima volta che dormivo nello stesso letto di un ragazzo ma forse era il primo di cui mi importava qualcosa.. perché mi importava di lui?
Mi misi le mani nei capelli per lo stress e mi avvicinai al comodino.
Vidi molti libri:
"Città di Carta"
"La ladra di libri"
"Noi siamo grandi come la vita".. presi in mano quest'ultimo ma il segnalibro all'interno mi cadde a terra.
Mi accovacciai per prenderlo e notai altri due libri caduti.
"La fabbrica di cioccolato" sorrisi appena lessi quel titolo.
L'altro libro non aveva nessuna scritta, era nero, con la copertina in pelle e grande come una scatola da scarpe. Lo rigirai tra le mani.
"Dove lo hai trovato?"
Mi spostai e vidi Mattia in piedi, con la bocca aperta.. senza maglia..
Abbassai subito lo sguardo sui miei piedi, rendendomi conto di essere più rossa di un pomodoro.
Tutta la sua attenzione, però, era per il libro.
"L'ho.. trovato.. a terra.. vicino al comodino" balbettai.
"Non sapevo di non poterlo toccare.." aggiunsi bisbigliando.
"Tranquilla, non hai fatto nulla" disse, senza distogliere gli occhi dal libro, come se si fosse incantato.
"Ora dallo a me" soggiunse poco prima di afferrarlo e correre fuori dalla camera.
Avevo trovato il nascondiglio delle suo libro porno?
Era un libro, perché quella reazione?
Ah giusto, era Mattia, era inutile farsi domande sul suo comportamento.
#SPAZIOAUTRICE
Tra Lucy e Mattia sembrava andare tutto bene.. poi però lui l'ha delusa ancora con il suo comportamento..
Cosa avrà di importante quel libro?
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Il bacio della luna piena
WerewolfSe ci pensi, un momento può cambiare la tua vita per sempre. Io sono Lucinda. Prima ero una normale adolescente: uscivo con gli amici, mi divertivo, vivevo alla giornata e l'unica cosa di cui dovevo preoccuparmi erano i compiti. Poi è bastato un att...