❝ Ma con me sei al sicuro
Io te lo giuro
Che se la notte si allunga
Sarai tu il mio futuro. ❞BEATRICE POV
10 anni prima.
«Dai Maggie, aspettami» urlo correndo veloce verso di lei.
«Maggie, ti uccido» urlo, vedendola scomparire da dietro l'angolo.
Aumento la velocità ma, cado come un sacco di patate con le ginocchia per terra, «cazzo che male!» imprecò ad alta voce, tenendomi stretta la gamba destra.
Cerco di alzarmi, «ahia!» il ginocchio sbucciato e la caviglia slocata mi fanno un male cane.
Non c'è nessuno che viene a soccorrermi e Maggie, sicuramente, sarà già molto lontana.
Non si è resa conto nemmeno di non avermi dietro, cazzo!
Vorrei ucciderla!
«Stai bene?» mi chiede un uomo sulla trentina, «credo di essermi slocata la caviglia» dico dolorante.
«I-io io credo... che tu abbia un viso familiare»
«Che strano, io non credo di averla mai vista»
In quel momento mi assale l'ansia, chi lo sa se quest'uomo è un pedofilo di bambini?
«Vieni ti aiuto»
«No, grazie» dico fredda, forse sono stata un po' brusca ma, chi mi assicura che è un tipo apposto?
Se fosse un pedofilo non potrei fare, in ogni caso, nulla con questa caviglia dolorante.
«Non preoccuparti, sono uno dei buoni» mormora leggendomi nele pensiero.
«Sai assomigli proprio a una mia vecchia cara amica» dice aiutandomi ad alzarmi.
«Ci tenevi tanto a lei? Ti brillano gli occhi»
«Piú di quanto non immaginasse lei» dice perdendosi nei suoi pensieri, lo vedo sorridere e scuotere la testa, «allora bella bambina dove ti porto?»
«Con la mia amica avevamo deciso di fermarci al bar, penso che sia lì» dico cautamente.
«Non pensi sia meglio andare all'ospedale per fare guardare la caviglia?»
Scuoto la testa in panico, «non voglio».
Gli ospedali mi fanno paura proprio perché la maggior parte dei miei sedici anni li ho passati la maggior parte delle volte li dentro, a causa di mio padre, non capisco perché celi tutto questo odio nei miei confronti e nei confronti di mamma.
Ci odia, dalla mia nascita! A volte credo che sia tutta colpa mia.
Non ricordo mai un regalo, una carezza, un complimento da parte sua, solo sofferenza e dolore, nient'altro.
«Vieni, siediti un po' qui» mormora l'uomo, facendo cenno verso la panchina poco distante da noi.
Mi toglie delicatamente la scarpa e mi fa un lieve massaggio, provo un po' di dolore ma, pian piano passa.
Avrei tanto voluto un padre come questo sconosciuto, un padre che si prendesse cura di te, che mi curasse le ferite.
Non un padre che me le causa.
«Sei molto gentile» dico timidamente, «avrei tanto voluto un padre come te»
Sorride lievemente, «io avrei voluto una figlia come te».
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Lady Mafia (Secondo Libro)
ChickLitIl sequel di Mafia: innamorata della mia sorellastra. Secondo libro della trilogia. Nel primo libro abbiamo visto evolvere la storia d'amore tra Diego e Beatrice che, tra alti e bassi sono riusciti a superare tutti gli ostacoli, o meglio dire "quasi...