37-THE LOCATION

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Alle persone a cui piace fare le cose in grande.

Il sabato mattina iniziò con il cielo limpido, una leggera brezza che attraversava Miami, e un senso di eccitazione nell'aria. Melany era già sveglia dalle prime ore del giorno, inviata da una raffica di messaggi con dettagli sui vari posti che avevamo deciso di visitare.

Lei e Robert avevano finalmente deciso che quella sarebbe stata la giornata in cui avrebbero scelto la location per il loro matrimonio, e io ero entusiasta di accompagnarli in questo importante passo. Non era solo questione di scegliere un luogo. C'era un significato profondo dietro ogni scelta: l'atmosfera, l'energia, e cosa quel luogo avrebbe significato per loro come coppia.

Mi sentivo onorata che avessero voluto coinvolgermi in un momento così intimo e importante. E poi c'era Robert. Per quanto lo conoscessi ormai bene, avevo sempre la sensazione che, quando si trattava di decisioni così importanti, si comportasse in maniera più distaccata rispetto a Melany. Non che non gliene importasse, anzi.

Ma il suo approccio era sempre pratico, mentre Melany era una fonte di emozioni e sogni. Ero curiosa di vedere come avrebbero gestito questo processo insieme. Il nostro primo appuntamento era alle dieci del mattino in una tenuta un po' fuori città. Un luogo immerso nella natura, con giardini fioriti e un piccolo lago che rifletteva il sole del mattino come uno specchio.

Arrivammo lì in anticipo, il sole era già caldo ma piacevole, e l'aria era satura del profumo delle rose in fiore. Robert, impeccabile come sempre, era arrivato con la sua macchina poco dopo di noi. Alto, con i capelli scuri e sempre vestito in modo casual ma curato, sembrava rilassato, anche se sapevo che teneva molto a questo giorno.

<Pronti per una giornata di tour?>

chiese con il suo sorriso tranquillo, posando lo sguardo su Melany, che sembrava già incantata dal posto.

<Sì!>

rispose lei, con una luce negli occhi. Era evidente che la natura rigogliosa intorno a noi la stava già conquistando. Mi voltai verso di lei e non potei fare a meno di sorridere. Melany sembrava un'eroina romantica uscita da un libro, con i suoi capelli ondulati e il suo vestito estivo leggero che ondeggiava nella brezza.

La sua eccitazione era contagiosa. Una coordinatrice della tenuta, una donna elegante e cordiale, si avvicinò per darci il benvenuto e iniziare il tour. Ci accompagnò lungo un sentiero lastricato che si snodava attraverso i giardini, spiegandoci ogni dettaglio con grande entusiasmo.

Ci raccontava della storia del luogo, delle coppie che si erano sposate lì prima di loro, e dei vari spazi che potevano essere personalizzati in base alle preferenze.

<Qui abbiamo l'area della cerimonia>

disse, mostrandoci una radura perfettamente curata con file di sedie bianche disposte in ordine.

Un arco floreale troneggiava al centro, proprio accanto al lago, e potevo già immaginare Melany camminare verso Robert in un contesto così idilliaco.

<Molte coppie amano sposarsi proprio qui, con il lago sullo sfondo. È particolarmente bello al tramonto, quando il sole cala dietro gli alberi.>

Melany si fermò un attimo, guardando la scena, visibilmente emozionata.

<È incredibile>

sussurrò.

<È come un sogno.>

Robert, con il suo solito pragmatismo, la guardò e annuì.

<Sì, è davvero bello. E anche funzionale. Il parcheggio è vicino, e c'è abbastanza spazio per tutti gli invitati.>

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