3-BAD BOY

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Sono gli sbagli a renderci più forti, ecco perché dovremmo avere la possibilità di compierli.

POV RYAN

mi alzo con un mal di testa fortissimo, come ogni sera.
Oggi è domenica, il giorno più merdoso della settimana, perché ti ricorda che domani inizierà un'altra settimana di merda di una vita di merda.

Ho pensato tutta la notte ad un piano, ma alla fine procedo come da procedura classica.

Controllo il messaggio dell'ordine che mi ha mandato Dallas, metto l'indrizzo su Maps, prendo la roba, metto l'altro indirizzo la consegno, e mi prendo i soldi che poi dovrò dare a Dallas.

Mi sono rotto il cazzo di stare in questo giro di merda, vorrei uscirne, ma non si può.

O per lo meno anche se si potesse sarebbe difficilissimo.

Metto l'indirizzo e parto con il ritiro della merce con la mia range rover con la targa falsa.

Quando il navigatore comunica di essere arrivato a destinazione, mi guardo un po' in giro.

È una zona che già solo da così, una persona normale ti direbbe di stare alla larga.

Entro nel locale dove devo ritirare la merce, la prendo, la carico in macchina, reimposto il navigatore e vado a consegnare.

E così faccio per altre 3 volte, dato che le consegne erano 4.

Se potessi tornare indietro, ci penserei prima di accettare questo "lavoro" ma dato che quando ho accettato non ho pensato a cosa sarebbe potuto succedere, adesso sono qua', che faccio consegne, spaccio, minaccio la gente, e se mi viene ordinato, la uccido.

Non vedo l'ora di tornare a casa e rimettermi a dormire, almeno per un po' placherei i miei pensieri su quello che ho appena fatto.

Cazzo ho 21 anni e io mi devo fare comandare? non ci sto più.
Mi sono altamente rotto il cazzo di sottostare ai Dallas.

Però allo stesso tempo quando faccio quello che faccio trovo un senso di appagazione e potere.

Mentre torno a casa, passo sotto casa della ragazzina per curiosità, e quello che vedo mi lascia senza parole.

La vedo uscire dalla porta di casa con uno zainetto in spalla, un casco in mano, mentre sale su una Kawasaki.
Non sapevo avesse la moto.

Mi cerco di appartare il più lontano possibile, in modo che lei non mi veda, così da seguirla.

La seguo e vedo che prende una cazzo di autostrada.
Ma dove cazzo sta andando?
Poi subito dopo qualche kilometro la vedo svoltare a destra.

Sta uscendo.
Così mi affretto a mettere la freccia, per continuare il mio inseguimento.

Vedo che esce, e continua su una stradina che non conosco.
DIAMINE non ci sono neanche dei cazzo di cartelli!

Poi la vedo prendere una stradina che porta sul mare, e la vedo fermare accanto ad un'altra Kawasaki, del medesimo colore.

Da lontano vedo un ragazzo avvicinarsi, credo sia il proprietario dell'altra moto.
Si salutano come se si conoscessero da sempre.

Un abbraccio, e un sussurro nel suo orecchio
Per fortuna so leggere il labiale.

<pensavo non venissi più>

le dice lo sconosciuto

<sai che non potrei mai non venire>

controbatte lei

Sposto lo sguardo per cercare di captare le targhe, ma niente da fare.

Lo vedo poi ricercare le sue labbra, ma lei si scansa.
Non ne capisco il motivo.

One Meeting Two StoriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora