le persone sono tutte forti, a chi è uscito da una malattia, chi da una relazione tossica, chi invece combatte tutti i giorni.
🐚🌸⛱️
Giorno 1: L'Ingresso in Ospedale
Quando aprì gli occhi, la luce fluorescente del soffitto mi colpì come una lama. Il freddo delle lenzuola sotto di me era un promemoria tagliente di dove mi trovavo. Ospedale. Il dolore sordo nel mio addome mi ha fatto ricordare tutto: l'improvviso crollo a casa, l'ambulanza, la corsa verso il pronto soccorso. Un'emorragia interna, mi avevano detto. Non riuscivo ancora a comprendere del tutto quelle parole. Erano pesanti, come se non appartenessero davvero a me.
<Come ti senti, Alyssa?>
Una voce femminile mi fece girare la testa. Era un'infermiera, con il volto coperto da una mascherina, ma con gli occhi gentili.
<Confusa... e dolorante>
risposi, la voce roca.
<Sono qui per monitorarti e aiutarti a stare meglio. Sei stata operata d'urgenza, ma l'intervento è andato bene. Adesso devi solo riposare e lasciare che il tuo corpo guarisca.>
Annuì debolmente, cercando di accettare la situazione. Non mi restava altra scelta.
Giorno 3: L'Attesa Infinita
Il terzo giorno era arrivato con un silenzio opprimente. Ogni rumore sembrava lontano, come se l'ospedale fosse un universo parallelo dove il tempo scorreva in modo diverso. Il bip costante del monitor accanto a me era diventato il mio unico compagno, mentre osservavo il soffitto e contavo le crepe invisibili.
Il dolore, almeno, si era attenuato, ma la debolezza che sentivo era insopportabile. Muovere anche solo un braccio richiedeva un'enorme fatica. Ero troppo stanca per leggere, troppo esausta per concentrarmi su qualcosa di diverso dal semplice esistere.
Mi sentivo persa, senza controllo. L'unico sollievo era quando il dottor Marchetti, il chirurgo che mi aveva operata, veniva a trovarmi. Spiegava tutto con calma, rispondendo alle mie domande con pazienza.
<L'importante è che tu ti riprenda, Alyssa. Ogni giorno che passa è un passo verso la guarigione.>
Ma quanto sarebbe durata questa attesa? La domanda mi rimbalzava nella mente, senza trovare una risposta.
Giorno 5: La Fase di Recupero
Oggi ho iniziato a sentire un po' di speranza. Non che il dolore fosse scomparso, ma era diventato più gestibile. Mi avevano permesso di alzarmi dal letto, con l'aiuto di un'infermiera, per fare qualche passo lungo il corridoio. Non avrei mai immaginato che camminare potesse essere così difficile. Ogni movimento era un promemoria di quanto il mio corpo fosse stato messo alla prova.
Camminare tra le stanze dell'ospedale mi fece realizzare quanto tutto fosse precario. Le persone nei letti, alcune più giovani di me, altre più anziane, tutti lì per combattere le proprie battaglie. Non ero sola in questo, e in qualche modo, quella consapevolezza mi ha dato forza.
Quando stornai a letto, stremata, chiesi al dottore:
<Quando potrò tornare
a casa?><Presto, Alyssa. Se continui così, potremmo dimetterti tra qualche giorno. Ma devi essere paziente e ascoltare il tuo corpo.>
Annuì, più determinata che mai a seguire il suo consiglio.
Giorno 7: La Dimissione
Finalmente, il settimo giorno è arrivato. Non avrei mai pensato che avrei potuto sentirmi così nervosa all'idea di lasciare l'ospedale. Eppure, mentre firmavo i documenti di dimissione, una strana sensazione di insicurezza si è fatta strada in me. E se qualcosa fosse andato storto di nuovo? Se il mio corpo non fosse stato pronto?
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One Meeting Two Stories
RomanceSOFT DARK ROMANCE🔴🔞 Alyssa è una ragazza che è stata segnata da una vita di dolore: ha perso tutti i membri della sua famiglia, incluso suo fratello maggiore, l'unica persona che le aveva dato amore e protezione. Sopravvive al lutto e alla solitud...