A tutti quelli che fanno sempre del bene, anche ai propri nemici.
Due giorni dopo, il cielo era coperto da nubi grigie e dense, come se anche il mondo intorno a noi piangesse la perdita di Ethan. L'aria era fredda e tagliente, tipica di gennaio, ma la temperatura esterna non era nulla rispetto al gelo che sentivo dentro di me. Il funerale si svolgeva in un piccolo cimitero fuori città, un posto appartato e discreto, lontano dagli occhi indiscreti. Ethan meritava di essere sepolto in un luogo sicuro, lontano dal caos e dalla violenza che avevano segnato la sua vita.
Mentre camminavo lungo il sentiero di ghiaia che portava alla tomba, il rumore dei miei passi sembrava amplificato, e ogni singolo suono mi risuonava nella testa come un martello. Il funerale era piccolo, riservato ai membri più stretti della nostra cerchia. Eravamo tutti lì, i volti segnati dalla tristezza e dal rimorso. Robert era in piedi accanto a me, il viso impassibile, ma sapevo che anche lui stava soffrendo. Ethan era stato una figura centrale per tutti noi, un amico leale e una guida nei momenti più bui. Mi avvicinai lentamente alla bara, la vista di quel legno lucido che conteneva ciò che restava del mio migliore amico era insopportabile. Avrei voluto dirgli così tante cose, avrei voluto potergli chiedere scusa per non averlo protetto, per non essere stata abbastanza veloce, abbastanza attenta.
Ma ormai era troppo tardi. Ryan era accanto a me, silenzioso. Non avevamo più parlato di Clyde da quella conversazione due giorni prima, e la tensione tra noi era palpabile. Sentivo che c'era ancora qualcosa che non mi aveva detto, qualcosa di terribile che mi stava tenendo nascosto. Ma in quel momento, con Ethan davanti a noi, non riuscivo a concentrarmi su altro che sulla sua perdita. Quando il sacerdote cominciò a parlare, la sua voce era lontana, ovattata, come se mi trovassi dentro una bolla. Non riuscivo a concentrarmi sulle sue parole, ero troppo assorbita dai miei pensieri. Le immagini di Ethan, i ricordi di tutte le volte che mi aveva salvato, mi travolgevano, e con essi arrivava una raffica di sensi di colpa che mi stringeva il petto.
Un senso di vuoto mi avvolse mentre guardavo la bara scendere lentamente nella terra. Avrei voluto fare qualcosa, qualsiasi cosa, per invertire quel momento, per riportarlo indietro. Ma la realtà era implacabile: Ethan non c'era più. Sentii la mano di Ryan stringersi attorno alla mia, ma non riuscii a ricambiare la presa. Ero troppo persa nella mia sofferenza, incapace di sentire altro che il peso della sua assenza. Le lacrime scorrevano silenziosamente lungo il mio viso, e per un momento, tutto sembrò fermarsi. Poi, lentamente, iniziammo a lasciare fiori sulla bara. Ogni petalo che cadeva sembrava un colpo al cuore. Guardavo gli altri fare lo stesso: James, Robert, tutti quegli uomini che avevano combattuto al fianco di Ethan, che avevano condiviso con lui momenti di vittoria e di perdita.
Ogni volto, ogni gesto era pieno di dolore e rispetto. Mi inginocchiai davanti alla tomba, lasciando cadere il mio fiore sulla bara di Ethan. Rimasi lì per un momento, chiudendo gli occhi e cercando di trovare una qualche forma di pace, ma non ci riuscii. Sentivo solo il vuoto, solo il freddo. <Non ti dimenticherò mai, Ethan> sussurrai, la voce spezzata. <Mi dispiace di non essere riuscita a proteggerti. Mi dispiace... per tutto.>
Quando mi alzai, sentii le gambe tremare. Ryan mi prese per mano di nuovo, questa volta più forte, come se volesse ancorarmi a lui. Lo guardai per un istante, cercando nei suoi occhi una risposta a tutte le domande che mi affollavano la mente, ma tutto ciò che vidi fu dolore. Il funerale continuò in silenzio. Quando tutto finì, le persone iniziarono a disperdersi lentamente, e rimasi sola accanto alla tomba di Ethan. Il vento gelido mi sferzava il viso, ma non riuscivo a muovermi. Sentivo che se avessi lasciato quel posto, avrei davvero perso Ethan per sempre. Ryan si avvicinò a me dopo qualche minuto, il suo respiro caldo nella fredda aria invernale.
I giorni continuavano a passare lenti, uno dopo l'altro, mentre io e Melany restavamo rinchiuse in quella casa che ormai sembrava il riflesso del nostro stato interiore: fredda, silenziosa, e vuota. Ogni stanza sembrava imprigionare i nostri pensieri, ogni angolo ricordava a entrambe l'assenza di Ethan e il dolore che ci aveva travolte come un fiume in piena. Melany non parlava quasi mai, il suo viso era pallido, e gli occhi, gonfi e arrossati, rivelavano notti insonni. Passava ore a fissare fuori dalla finestra, come se cercasse una qualche risposta nel vuoto cielo invernale, ma ciò che trovava, probabilmente, era solo il riflesso del nostro tormento interiore. Aveva sempre una coperta avvolta attorno al corpo, come un'armatura sottile che, purtroppo, non riusciva a proteggerla da ciò che sentiva. Io non ero molto diversa.
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One Meeting Two Stories
ЧиклитSOFT DARK ROMANCE🔴🔞 Alyssa è una ragazza che è stata segnata da una vita di dolore: ha perso tutti i membri della sua famiglia, incluso suo fratello maggiore, l'unica persona che le aveva dato amore e protezione. Sopravvive al lutto e alla solitud...