Parte 27

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Le settimane che ci separano dalle rispettive partenze sono pressoché tutte uguali: lavoro, casa sua o mia, qualche serata in giro. Ed è proprio durante una di queste serate che incontriamo di nuovo Magui.

M «Lando!» Dice avvicinandosi al nostro tavolo, dirigendosi direttamente verso il pilota che la saluta con un cenno della mano.

L «Magui! Che ci fai a Monaco?» Si alza per abbracciarla e si mette a chiacchierare con lei, ignorandomi come quella sera al Sass. Faccio un colpo di tosse, un vano tentativo di essere considerata che, come mi aspettavo, cade nel vuoto; l'inglese continua a parlare con la bionda, a ridere con lei.

M «Sono a Londra anche io la settimana prossima, vediamoci con Pietra e Max!» Addrizzo le antenne a questo punto.

L «Si, organizziamo per una serata!» Risponde lui entusiasta, sospiro e mi tornano in mente le sue parole "non voglio che pensi a me come un playboy" beh direi che è esattamente così che si sta comportando. La bionda se ne va, dopo aver abbracciato Lando in maniera molto molto poco amichevole; l'inglese torna a sedersi accanto a me, come se niente fosse e, giuro, che vorrei dare di matto in questo momento ma è l'ultima sera che passiamo insieme. Torniamo a casa sua, mano nella mano, una volta in ascensore Lando mi abbraccia, strusciando il naso sul mio collo.

L «Mi mancherai così tanto baby» Borbotta contro la mia pelle

S «Anche tu» Sospiro intrecciando le dita nei suoi riccioli. Entriamo in casa, silenziosi, un po' sento la tristezza dell'ultima notte assieme, andiamo diretti in camera da letto, Lando si toglie la felpa e mi perdo come sempre a guardare il suo fisico delineato. Si avvicina a me, iniziando a baciarmi il collo, facendo salire il mio top a righe fino a togliermelo. Piano ci stendiamo sul letto continuando a baciarci con sempre più passione, scende a baciarmi fino a raggiungere i jeans e a sfilarli con lentezza; mi alzo raggiungendolo ai piedi del letto, per far scendere anche i suoi pantaloni.

L «Sei così bella my little baby» Sussurra prendendomi tra le sue braccia e trascinandomi sul letto, sopra di se; mi chino per baciarlo mentre le sue mani percorrono la mia schiena con impazienza, fino al reggiseno che slaccia.

S «Ti voglio Lan» Ansimo una volta che le sue mani sono tornate sui miei fianchi e seguono il movimento del mio bacino che struscia sul suo. L'inglese ribalta le posizioni, facendomi finire sotto di lui e, finalmente, mi entra dentro, come a Londra spinge il bacino contro il mio con foga, accelera quasi subito i movimenti.

L «Oh, baby. Fuck, I'm gonna come» Mugola muovendosi velocemente per raggiungere l'orgasmo. Mi eccita sentirlo venire e, ci metto poco a farlo anche io. Si accascia su di me, facendomi rotolare fino a portarmi sopra di lui.

L «Voglio dormire così» Bisbiglia mentre stringe le braccia attorno ai miei fianchi. Ci addormentiamo davvero in quella scomoda posizione ma, tutto ciò che vogliamo, è stare appiccicati in queste ultime ore.

Quando il giorno dopo arriva il momento della partenza cerco di non piangere il più possibile.

S «Stai attento, fatti sentire e...» Inizio a singhiozzare nascondendo il viso contro il suo petto

L «Non piangere baby, 20 giorni e saremo insieme di nuovo, I promise!» Inspira forte contro i miei capelli

S «Mi mancherai» Ammetto tra un singhiozzo e l'altro

L «Anche tu baby, mandami tante foto da Miami, lo sai quanto mi piace quel posto!» Alza il mio viso con l'indice e poggia le labbra sulle mie in un bacio che sa di addio. Lo guardo mentre le porte dell'ascensore si chiudono e mi sento vuota, sento un buco allo stomaco. Ripenso alle parole di Penelope e le mando un messaggio, da qualche tempo ci scriviamo abbastanza regolarmente.

Love is NoiseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora