61. Come l'inverno (5)

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5 - Non abito più il mio corpo

Non abito più il mio corpo da quando non ci sei.
Mi rifugio dentro sguardi inquieti. Lascio le persone attraversarmi ma niente che mi faccia palpitare il cuore. La mia pelle ha cambiato odore da quando i tuoi baci non la abitano più, sfido il colore, il brivido e pure il sospiro. E sai cosa Alberto? Tutto questo sentire mi abissa. Capita anche a te?

Mi guardo allo specchio e mi vedo invecchiata, la vista che si accompagna con i miei occhiali tondi, le occhiaie che seguono i zigomi, le rughe segno di quanto ho riso. Ma cazzo, è solo la causa, l'effetto che mi fai tu.

L'importanza delle parole in questo periodo mi investe come un tir. Tento invano di dimenticarle ma le sensazioni, quelle maledette, mi strisciano addosso. L'importanza sbatte furiosa dentro, a volte lontano, a volte troppo vicino al cuore.

Tu che mi trascini dietro le mura, che mi sbatti addosso, l'esigenza di pronunciarle certe frasi

«tu mi fai paura da vivere»

Cerco di non dimenticare quella parte di me che creda ancora che dimenticare non sia possibile. Ma io dimentico e ti elimino. Non esisti più nella mia vita.

E la scelta è sempre stata tua, nella tua mano, pronta a scagliarmela addosso.

Crepa (il) cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora