1 - Come l'inverno del 1985
Penso che le mie lacrime non ti hanno macchiato abbastanza perché tu rimanessi. Non se ne è mai accorto nessuno di quanto ti ho voluto. I tuoi occhi ci hanno messo una vita a posarsi per rimanere. La vita si è accorta di noi prima ancora che tu potessi farlo. Era il venerdì sera al solito bar. Le solite amicizie accompagnavano il solito rumore di sottofondo. Occhi indiscreti, chiasso e leggerezza. Ti piacevano le Marlboro rosse e la birra scura. Jeans slavati, polacchine e occhiali da sole a tenere fermi i ciuffi ribelli. Anche di sera. Eri scuro, minaccioso. Erano anni di infinita oscurità, ma non importava, tu non potevi saperlo. La tua assenza non la sapevo gestire, eppure i tuoi occhi pronti ad inchiodarmi erano seta nella mia pelle. Ti sarei crollata addosso ad un solo cenno. E come la nevicata del 1985 tutto si era perpetuamente fermato. E sotto il suo manto tutto continuava a pulsare. Crescere. Rinvigorire. Ogni cosa. Non era più vuoto. Era pieno. Pieno di sentimenti ingiustificati e difficili. E se Mina cantava «mi sei scoppiato dentro il cuore» io circondavo le mie giornate da «mi sei scoppiato dentro la testa».
E lo so che il sentimento nato dentro il cervello è come una pianta rampicante. Si fa strada ed è durissimo estirpare la parola dal luogo in cui nasce, cresce e prende spazio. I sentimenti nati sotto una luce diversa dal cuore, hanno da sempre, più potere che amore. E per questo sanno essere solidi.
Con te niente ha mai smesso di girare nemmeno quando tutto sembrava fermo. Perpetuo. Intoccabile ed infallibile. Anche quando l'unica cosa che sentivo di fare era rimanere immobile, con te, mi sono sentita in movimento.
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Crepa(il)cuore
PoetryPensieri ricuciti di una vita ordinaria. (2023 - in corso) - 17/06/2024 #2 in poesie 24/06/2024 #1 in poesie 04/07/2024 #2 in poesia 02/09/2024 #3 in poesie