19. Daniele

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A volte mi domando come sarebbe stato esserti vicino.
Averti al mio fianco senza paura di fare passi avanti.
Non perché le mie spalle attuali non bastino.
Solo che sento che ad essere rimasta zoppa sono io.
Avrei bisogno di uno scossone.
Di un temporale pieno e cattivo.
Di qualcuno che dica "muoviti".
Di qualcuno che per un attimo sia te.

Quando quaggiù le cose vanno male penso sempre a te.

Non ti sarei piaciuta, io ne sono certa.
Ma questo per te non sarebbe stato un problema.
Mi avresti accettata comunque.
Mi chiamano "pecora nera" in famiglia.
In maniera affettuosa, sia chiaro.
Ma penso che sia un'affermazione priva, senza di te.

Avrei bisogno di incontrarti negli occhi di chi mi è accanto.
Avrei bisogno che tu per un attimo mi abbracciassi
e mi dicesti che per noi non c'è più male.
Che sono solo piccole cadute
e anche se adesso sembra tutto fermo, ripartirà. Ripartiremo.

Ho necessità di credere che respirare non farà più male.
Ho necessità di vivere questi anni senza avere sulle spalle questo dannato senso di colpa che mi chiude la gola e mi annulla.
Non l'avevo mai immaginata una vita con te accanto, perchè tu non ci sei mai stato nei miei ricordi.

Adesso sembro avere un disperato bisogno di sapere e di saperti.
Eppure ho solo un racconto e una foto sbiadita sopra il cassettone di mamma e papà per immaginarti.

A volte mi domando come sarebbe stato esserti vicino.
Averti al mio fianco senza paura e basta.

Crepa(il)cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora