Crepa(il)cuore

63. Evita il cuore, nutri la mia testa

Vorrei entrarti dentro.
Sradicarti convinzioni.
Ribaltarti le parole.
Sentirmi strisciare addosso
questa insensata fame che ho di te.
Della tua bocca.
Della tua voglia.
Delle tue mani.

Me lo chiedo spesso dove è la mia testa ultimamente?
Dove si trova ciò che voglio?
Ciò che cerco?

Ho voglia di sentirmi viva.
Di perdere il labile equilibrio.
Di uccidere le voglie.
Di spengere il senso di colpa.

Chi è questa persona?
Non mi riconosco.
Pensieri impuri navigano nella mia mente,
il buio si fa strada,
sradica la luce,
evita il cuore,
cresce nello stomaco.

La mia ombra rimane appollaiata sulla mia spalla
sussurra tutto ciò che io odio ammettere.

Sarà il vino?
O sarò io?

Scarico la tensione.
Le tue mani sono diavoli.
I miei sospiri li conosco.
L'angelo delle mie giornate.
Lucifero delle mie notti.

Io non li so incasellare questi pensieri
spingono per venire fuori
uccidono per liberarsi.
E tra queste parole sconnesse
io mi riconosco
io mi sento viva.

E nessuno lo sa,
nessuno la vede.
La Serena che smania
per venire fuori,
sconfiggere il male che le muore dentro;
il buio che mangia la sua testa;
il cuore che incenerisce le sue ambizioni.